berlusconi meloni salvini

SALVINI E BERLUSCONI NON VOGLIONO FARSI COMANDARE DALLA “NANA BIONDA” MELONI - NONNO SILVIO HA INIZIATO A METTERLA NEL TRITACARNE QUANDO HA SBIRCIATO I SONDAGGI E HA VISTO QUANTI CONSENSI CALENDA STA ERODENDO A FORZA ITALIA. NON C’È TEMPO DA PERDERE, HA DETTO AI RONZULLIANI, PERCHÉ CON UN'EVENTUALE VITTORIA ALLA REGIONE LOMBARDIA DELLA MORATTI RISCHIA L’ECATOMBE NON SOLO LA LEGA MA ANCHE FORZA ITALIA - IL TRUCE DEL PAPEETE NON HA PER NIENTE GRADITO LA MORDACCHIA CHE LA MELONI HA MESSO AL “SUO” GIORGETTI IN VISTA DELLA FINANZIARIA. E RIPARTE IL REFRAIN A DUE VOCI: “CARA GIORGIA, NON FARE TROPPO LA CAPETTA PERCHÉ NOI TI FACCIAMO CADERE QUANDO VOGLIAMO”

berlusconi meloni salvini alle consultazioni

DAGOREPORT

Salvini e Berlusconi non vogliono farsi comandare dalla “nana bionda”, come sprezzatamente chiamano in camera caritatis Giorgia Meloni. E si stanno riposizionando attraverso i sondaggi per meglio capire le mosse da fare.  

 

Così Nonno Silvio, tra la solita panzana del milione di posti di lavoro e l’utopia delle pensioni a mille euro, prepara la sua guerriglia alla Ducetta minacciando di “andare avanti con le nostre idee”: senza Forza Italia il governo non ha la maggioranza e spernacchiare il Banana della Ronzulli-Fascina può essere pericoloso.

silvio berlusconi matteo salvini giorgia meloni al quirinale

 

Il refrain “Cara Giorgia, noi ti facciamo cadere quando vogliamo”, ritorna sulle pagine de “Il Giornale” dove viene annunciato che il Cavaliere ripensa a un “patto” con il leader ammaccato della Lega. Salvini, da parte sua, durante il suo discorso al congresso provinciale della Lega di Bergamo a Treviglio, dove è uscito sconfitto, ha berciato: “Il mio obiettivo non è recuperare qualche punto percentuale, a me i sondaggi interessano zero. L'obiettivo è far tornare la Lega quello che merita di essere, il primo partito del Paese".

silvio berlusconi licia ronzulli matteo salvini

 

Il Truce del Papeete non ha per niente gradito la mordacchia che la Meloni in modalità Ducetta ha messo al “suo” Giorgetti in vista della finanziaria. Dentro una legge di bilancio che ha scarse risorse - trenta miliardi, di cui 21 destinati a far fronte al caro-energia – la Reginetta della Garbatella ha bloccato sul nascere qualsiasi tentativo di assalto alla diligenza: “Non ci sono i soldi per mantenere le promesse elettorali. Non quest'anno, almeno”.

salvini giorgetti

 

Giorgia non vuol una brutta figura in Europa, dove l’aspettano col bazooka puntato. Quindi, se nel bilancio non c’è copertura, non si fa. Punto. Un “ordine” inviato, in primis, al ministro dell’Economia Giorgetti e Salvini, che su pensioni e Flat tax, alimentava i suoi sogni di rivincita, è stato costretto a ingoiare il rospo.

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

 

Non parliamo poi del mantenimento dello sconto sulle accise sui carburanti e del brusco stop allo scudo fiscale per i capitali che rientrano dall'estero, accantonata ufficialmente per “un approfondimento”, ma sullo sfondo ci sarebbero le perplessità della Ragioneria dello Stato.

 

Tanti, troppi rospi hanno fatto partire l’embolo al moroso della Verdini: la “nana bionda” non può permettersi di dire a Giorgetti: “qui comando io”. Ed è partito il coro con Berlusconi: Cara Giorgia, non fare troppo la capetta perché noi ti molliamo”.

 

GIORGIA MELONI

Certo, Matteo e Silvio non hanno alternativa al governo Meloni ma d’altra parte per Giorgia la caduta del suo governo sarebbe una sconfitta globale, anche perché, da assoluta principiante, lei si sta presentando al mondo come una che durerà cinque anni a Palazzo Chigi.

 

E Berlusconi, da navigato marpione qual è, ha iniziato a metterla nel tritacarne quando ha sbirciato i sondaggi e ha visto quanti consensi Azione di Calenda/Renzi sta erodendo a Forza Italia. Non c’è tempo da perdere, ha allarmato i suoi cortigiani, perché con l’eventuale vittoria alla Regione Lombardia di Letizia Moratti rischia l’ecatombe non solo la Lega ma anche Forza Italia.

letizia moratti e silvio berlusconi

 

letizia moratti salvini

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...