matteo salvini migranti

SALVINI HA IL MAL DI MARE - IL LEADER DELLA LEGA È IL PIÙ PREOCCUPATO DI TUTTI DALLA RIPRESA DEGLI SBARCHI: COME GESTIRÀ L’EMERGENZA MARIO DRAGHI? LA MELONI HA GIÀ INIZIATO A INVOCARE BLOCCHI NAVALI, E IL PREMIER DOVRÀ RIUSCIRE A TROVARE UNA SINTESI CHE VADA BENE AL CARROCCIO E ALLA SINISTRA DI PD E LEU – NEI PROSSIMI GIORNI SARÀ CONVOCATA UNA CABINA DI REGIA. DRAGHI INSISTE SUGLI ACCORDI BILATERALI CON LIBIA E TUNISIA E LA RICHIESTA DI UN SOSTEGNO CONCRETO DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA…

MATTEO SALVINI

1 - RICOLLOCAMENTI E ACCORDI BILATERALI IL PIANO DRAGHI: "GESTIREMO GLI SBARCHI"

Alessandro Barbera e Amedeo La Mattina per "la Stampa"

 

Ripristino degli accordi di Malta per il ricollocamento volontario dei richiedenti asilo in Europa, accordi bilaterali con Libia e Tunisia, la richiesta di un sostegno concreto da parte della Commissione europea. Il governo Draghi percorrerà queste tre strade per affrontare la stagione degli sbarchi.

migranti lampedusa

 

Già dai primi giorni di maggio, complice il mare piatto, al Viminale era scattata l' allerta. Ieri mattina, ricevute le notizie da Lampedusa, la ministra dell' Interno Luciana Lamorgese ha chiamato il premier per chiedergli di mettere la questione migranti in cima all' agenda del prossimo consiglio dei ministri, quello che avrebbe dovuto essere dedicato al nuovo decreto di aiuti alle imprese.

 

luciana lamorgese

Matteo Salvini è il più preoccupato di tutti, perché sa di essere parte di una maggioranza che non affronterà il problema coi metodi del governo di cui era ministro degli Interni. Ieri ha cercato Lamorgese, e chiesto un incontro a Draghi.

 

A destra ha Giorgia Meloni, che ha già iniziato la campagna elettorale per le amministrative invocando blocchi navali. Una soluzione che al Viminale giudicano «impraticabile» perché paragonabile ad un atto di guerra e vietata da tutte le leggi del mare. Il leader leghista chiede un intervento immediato perché viceversa - così riferiscono dal Carroccio - per la Lega perderebbe di senso la permanenza nel governo.

 

DRAGHI SALVINI

La gran parte delle persone sbarcate in queste ore vengono dalla Tunisia, dunque si tratta di migranti economici che il Viminale può rimpatriare. Fino all' inizio dell' emergenza Covid, in virtù degli accordi precedenti, dall' Italia partivano con destinazione Tunisi fino a quattro voli la settimana. Ma crescono le persone in arrivo dalla Libia, che possono fare richiesta di asilo.

 

CONTE SALVINI

L' emergenza è aggravata dalla necessità di imporre misure di prevenzione antivirus: ogni migrante in arrivo riceve un tampone e viene trasferito su una delle navi affittate ad armatori privati per le quarantene. Solo dopo i richiedenti asilo possono essere distribuiti nelle strutture di accoglienza. Se il ritmo degli arrivi di queste ore diventasse la normalità, diventerebbe presto ingestibile. «Lo gestiremo», dice Draghi in queste ore nei contatti telefonici.

 

La nave Protector di Frontex in rada a Pozzallo (Ragusa)

L' ex banchiere centrale dovrà fare uso di tutto il suo pragmatismo per imporre una linea comune ad una maggioranza che va dalla sinistra di Leu alla Lega. Salvini è perplesso di fronte all' ipotesi di far ricorso a operazioni internazionali come Triton, Sophia o Mare Nostrum che considera utili solo ad attrarre altri migranti. E' perplesso anche sul rafforzamento delle operazioni di pattugliamento di Frontex.

 

Insiste per accordi bilaterali, chiede di tornare in Libia, Tunisia e Algeria per parlare ai rispettivi leader in maniera chiara. Considera gli accordi di Malta carta straccia perché «i partner non fanno nulla e l' Unione come al solito non batte un colpo».

 

salvatore martello sindaco lampedusa

Su questo a Palazzo Chigi e al Viminale ci tengono a mostrarsi ottimisti. Perché l' emergenza Covid sta passando ed è possibile discutere a Bruxelles il ripristino degli accordi di distribuzione dei migranti su base volontaria sospesi all' inizio della pandemia.

 

Il governo cercherà la sponda della Commissione e delle Ong tedesche, francesi e spagnole, che possono fare pressione sui rispettivi governi. Certo il contesto non aiuta. In Germania la campagna per le elezioni di settembre è già iniziata. Emmanuel Macron si gioca il rinnovo nella primavera del 2022 e deve fare i conti con la concorrenza a destra.

OPERAZIONI DI FRONTEX

 

La prima opzione resta dunque far da soli. Il 20 maggio Lamorgese sarà a Tunisi con la commissaria europea Ylva Johannson. La questione è la Libia, dove la situazione è disastrosa, anzitutto sul piano umanitario. Al Viminale hanno l' impressione che il controllo delle coste sia blando, aggravato da un afflusso crescente di persone dai confini Sud.

 

In Ciad è il caos: tre settimane fa è stato ucciso il presidente, vittima di un agguato di milizie ribelli che sarebbero state addestrate in Libia dai russi. I russi, insieme ai turchi, hanno il controllo di Tripoli e di parti del Paese.

 

migranti lampedusa 6

Draghi punta sul nuovo premier Abdul Dbeibah, che però fatica a imporsi. La Turchia di Erdogan attende un segnale dall' Unione per rinegoziare l' accordo per la gestione dei flussi di migranti dai suoi confini est, e sa di poter condizionare tutti.

 

Per il momento a Lamorgese non resta che annunciare una cabina di regia con i colleghi Di Maio (Esteri), Guerini (Difesa) e Giovannini (Infrastrutture). Salvini è preoccupato di non compromettere la stagione turistica in Sicilia, ma in gioco ci sono molte vite umane.

 

2 - CABINA DI REGIA A PALAZZO CHIGI PER GESTIRE UN'ESTATE «DIFFICILE»

Fabrizio Caccia per il "Corriere della Sera"

 

GIORGIA MELONI

Organizzare in poche ore più di mille tamponi anti Covid. E tutti i fotosegnalamenti e poi l' arrivo delle navi-quarantena per non far scoppiare di nuo vo Lampedusa. Una domenica «pancia a terra» per la ministra dell' Interno, Luciana Lamorgese, in costante contatto con il suo capo dipartimento per l' immigrazione, il prefetto Michele Di Bari, dopo lo sbarco sull' isola di più di mille migranti in un giorno solo.

 

Con il mare calmo e il meteo favorevole, puntualmente è scattata di nuovo l' emergenza e le parole di Matteo Salvini («É necessario un incontro con il presidente Draghi») e Giorgia Meloni («Chiediamo il blocco navale») non potevano sfuggire a Palazzo Chigi.

luciana lamorgese luigi di maio

 

Così, in vista di un' estate che sul fronte flussi si annuncia come sempre complicata, il premier Mario Draghi ha parlato a lungo al telefono con la stessa Lamorgese e fitti colloqui ci sono stati anche con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Sul tavolo, la convocazione nei prossimi giorni di una cabina di regia per affrontare insieme il dossier sbarchi.

 

Lo stesso Matteo Salvini, che resta comunque alleato di governo, da ex capo del Viminale - critiche a parte - ieri ha offerto via sms alla Lamorgese la sua volontà di collaborare e alla fine i due hanno convenuto che faranno il punto al più presto al cospetto di Draghi.

 

migranti lampedusa 4

Ma l' attuale ministra dell' Interno, sulla questione migranti, vuol provare anche a rilanciare. Lamorgese ne ha già parlato con il collega francese Gérald Darmanin e nelle prossime ore estenderà la proposta pure al ministro tedesco Horst Lorenz Seehofer e al commissario Ue Ylva Johansson: l' obiettivo è riattivare da subito l' accordo di Malta del settembre 2019, sottoscrivere cioè un nuovo patto tra le Nazioni europee più volenterose (c' è anche Malta), al fine di ricollocare nell' immediatezza i richiedenti asilo che approdano sulle nostre coste, distribuendoli via via tra i vari Paesi una volta sbarcati. Il tutto, da sempre, nell' indifferenza generale dell' Europa.

 

migranti lampedusa 5

Tra marzo e aprile sono stati in Libia il premier Draghi, i ministri Di Maio e Lamorgese: lo sforzo comune, quello di agire sulle autorità libiche per incrementare il dispositivo di soccorso e controllo sulle coste, garantendo però allo stesso tempo il rispetto dei diritti umani e la creazione di corridoi umanitari per i profughi.

Malgrado i buoni propositi del nuovo governo di unità nazionale, però, la situazione tra Tripoli e Bengasi resta incertissima, con le milizie locali che continuano a lucrare sfruttando il traffico di migliaia di africani in fuga dalle guerre nei loro Paesi.

SALVATORE MARTELLO

 

Ma anche la crisi economica della Tunisia rischia d' innescare un' ondata di partenze. La ministra Lamorgese il 20 maggio volerà a Tunisi con il commissario europeo Ylva Johansson per affrontare il tema con le autorità locali: si parlerà di rimpatri e aiuti.

Sono tanti i fattori che in questo momento rischiano di provocare nuovi grandi flussi migratori nel canale di Sicilia.

 

Ci sono i milioni di siriani rifugiati in Libano in condizioni di vita sempre più drammatiche. Eppoi i tradizionali spostamenti dei lavoratori dal Bangladesh, che potrebbero però intensificarsi per sfuggire alla pandemia.

 

«E intanto - chiosa amaro il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello - a Roma si dibatte sul prolungare o meno il coprifuoco».

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