matteo salvini luigi di maio

SALVINI-DI MAIO ALLA RESA DEI CONTI – IL VICEPREMIER LEGHISTA LASCIA IL CDM E ACCUSA DI MAIO: "NON PARTECIPA ALLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E POI MI ATTACCA SU ‘AUTOSTRADE’” – IL SOSPETTO DEL LEADER DEL CARROCCIO: "DI MAIO NON SI E’ PRESENTATO PER NON FIGURARE TRA I VOTANTI DELL'ASSESTAMENTO DI BILANCIO E DEI FONDI DA ACCANTONARE…" - IL VIDEO IN CUI LUIGINO ATTACCA SALVINI SULLE CONCESSIONI

IL VIDEO DELLA LITE

Dal “Corriere della sera”

matteo salvini luigi di maio

Luigi Di Maio non partecipa al Consiglio dei ministri e fa una diretta Facebook in cui attacca il Carroccio, dando il via a un litigio a distanza con Matteo Salvini.

«Il silenzio della Lega sulle concessioni dispiace, fa sentire ancora più protetti i Benetton», dichiara il vicepremier 5 Stelle nel video pubblicato ieri sul suo profilo.

«Questa volta vincono i cittadini non i Benetton - continua il ministro del Lavoro - A me dispiace che Salvini abbia detto "Di Maio sbaglia si perderanno posti di lavoro". Non ci possiamo fare ricattare» .

 

IL SOSPETTO DEL LEGHISTA

Alessandro Trocino e Marco Cremonesi per “il Corriere della sera”

 

CONTE SALVINI DI MAIO MOAVERO MATTARELLA

Uno scontro formale, tutto giocato sull' assenza di Luigi Di Maio, ma che in realtà trova il suo fondamento in alcune questioni centrali della polemica politica: le sorti dell' Ilva, con quell' immunità penale per l' ArcelorMittal che i 5 Stelle vogliono togliere; la revoca delle concessioni alla società Autostrade, dopo il crollo del ponte Morandi. E infine l' assestamento di bilancio. Non c' è nessun accordo su questi temi e anche se i due leader non vogliono troppo calcare la mano sulle divisioni, le divergenze restano.

 

La Lega in serata tenta, piuttosto blandamente, di smentire che l' abbandono del Consiglio dei ministri da parte di Salvini sia in qualche modo polemico. Poi, lo stesso vicepremier dichiara: «Nessuna polemica con Di Maio o altri, abbiamo solamente tanto lavoro da fare».

In realtà, l' irritazione del capo leghista non dipenderebbe tanto dall' assenza in sé di Luigi Di Maio e dal fatto che lui non ne fosse stato informato in anticipo. E neppure dalle sortite di giornata del capo dei 5 Stelle sul fatto che, in tema di autostrade, «il silenzio della Lega sulle concessioni faccia sentire più protetti i Benetton».

 

matteo salvini luigi di maio

Il sospetto di Matteo Salvini, quello che più l' ha irritato, sarebbe un altro. E cioé che Di Maio non abbia partecipato al Consiglio dei ministri soprattutto per non figurare tra i votanti dell' assestamento di bilancio e neppure del miliardo e mezzo ulteriore da accantonare, amputandolo da reddito di cittadinanza e quota 100.

Insomma, un modo per tenersi in fondo le mani libere.

 

Risultato: né il capo leghista né quello a 5 stelle, alla fine, hanno votato quanto era all' ordine del giorno del Consiglio dei ministri. E il ministro all' Economia Giovanni Tria dovrà vedersela con l' Europa portando provvedimenti che, sorpresa, non hanno ricevuto il formale via libera dei due azionisti del governo.

 

luigi di maio matteo salvini

La visione dei 5 Stelle, naturalmente, non coincide con quella dei leghisti. Sull' assestamento di bilancio si minimizza e si rimanda tutto al premier Conte e al ministro Tria. Quanto a Salvini, i più vicini a Di Maio fanno notare come l' atteggiamento del ministro degli Interni sia stato «chiaramente pretestuoso»: «Ha cercato una scusa per far notizia, per uscirsene polemicamente, perché era nervoso». Nervosismo che potrebbe essere giustificato dalla diretta social di Di Maio, ma non, spiegano le stesse fonti, dalla sua assenza al Consiglio dei ministri:

tria di maio salvini conte

 

«Sapevano benissimo da una settimana che Luigi non ci sarebbe stato. L' assenza, per motivi del tutto personali e non politici, era stata comunicata non solo al presidente del Consiglio Conte, ma anche alla delegazione leghista. Se poi Salvini non parla con Giorgetti, non è un problema nostro, è un problema di comunicazione interna». E ancora: «La concomitanza della diretta non era voluta, come l' assenza. Del resto non è la prima volta che accade. Quante volte è stato assente Salvini o ha lasciato il consiglio per andare in tv o a un comizio elettorale?».

 

MATTEO SALVINI ANGELA MERKEL LUIGI DI MAIO IN IO TI SPREADDO IN DUE

Ma, al di là delle frecciatine e dei giochi di equilibrio sugli atteggiamenti, è sulla sostanza delle questioni politiche che si giocherà davvero la partita nei prossimi giorni. E su alcuni punti fermi Di Maio non intende fare passi indietro. Sulle autostrade ribadisce il no ai Benetton: «Noi,naturalmente, vogliamo trovare una soluzione, anche per rispetto delle persone che hanno perso la vita.

 

Ma contro i Benetton. Useremo il pugno duro». Quanto all' attacco a Salvini, si minimizza: «Era solo una narrazione dei fatti e un auspicio che la Lega appoggi il Movimento in questa battaglia».

salvini di maio

 

Che vede i due alleati su fronti opposti, come sull' Ilva. Anche qui il Movimento non intende fare passi indietro. Dirà ancora no all' immunità penale per l' Arcelor Mittal, cercando qualche forma di tutela alternativa.

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTEmatteo salvini luigi di maioMATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO COME BUD SPENCER E TERENCE HILLluigi di maio matteo salvini luigi di maio matteo salvini giuseppe conte

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…