giancarlo giorgetti mario draghi matteo salvini

SALVINI SPARA A SALVE - I MINISTRI LEGHISTI NON HANNO PROFERITO PAROLA DURANTE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI CHE HA APPROVATO (ALL'UNANIMITÀ) L’ESTENSIONE DEL GREEN PASS AI LAVORATORI ESTERNI DELLE SCUOLE E DELLE RSA - DRAGHI ANDRÀ AVANTI NONOSTANTE LE BORDATE LANCIATE SUI SOCIAL DAL “CAPITONE”. SALVINI È TRAVOLTO DALLA SPACCATURA NEL SUO PARTITO E APPESO AI SONDAGGI CHE CERTIFICANO LA VOLATA DELLA “DUCETTA” MELONI

DRAGHI SALVINI

1 - COME DRAGHI HA SALVATO LA FACCIA AL BIPOLARE SALVINI - C'È NELL'ARIA IL PARTITO “MARIOPIO AL QUIRINALE”. TRASLOCO CHE SOTTINTENDE ELEZIONI ANTICIPATE AL 2022. PARTITO DI CUI FANNO PARTE GIORGIA MELONI E CONTE & TRAVAGLIO. E IN PARTE, PIENO DI DUBBI, C’È UN MATTEO SALVINI TRAVOLTO DA UNA LEGA SPACCATA IN DUE - APPESO AI SONDAGGI E AI CONSIGLI Di DENIS VERDINI, ALLA MINACCIA DEGLI OLTRANZISTI ALLA BORGHI DI VOTARE CONTRO IL GREEN PASS, QUINDI CONTRO IL GOVERNO, SALVINI SI È PRECIPITATO DA DRAGHI: SE FAI METTERE LA FIDUCIA, SONO FOTTUTO…. https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/come-draghi-ha-salvato-faccia-bipolare-salvini-39-282170.htm

MARIO DRAGHI GIANCARLO GIORGETTI

 

 

2 - LA BRECCIA DI DRAGHI SULL'OBBLIGO DI VACCINO L'OK DI TUTTI I MINISTRI

Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

Un Consiglio dei ministri tranquillo, anzi «tranquillissimo». Il parallelo, sofferto via libera al decreto green pass in Parlamento, con la Lega che dopo giorni di tensioni e strappi ha votato assieme alla maggioranza, ha apparentemente placato gli animi.

 

matteo salvini claudio borghi

I ministri del Carroccio non hanno proferito parola durante i 16 minuti che sono serviti per approvare la prima, piccola estensione del certificato verde ai lavoratori esterni delle scuole e delle Rsa. Eppure, nonostante la frenata dovuta in parte alle mosse di Salvini, il premier non solo conferma di voler allargare la platea del passaporto di immunità al lavoro pubblico e privato, ma apre una breccia nel muro che la Lega ha issato contro la prospettiva dell'obbligo vaccinale generalizzato.

 

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

La novità è all'articolo 2 del nuovo decreto, dove è scritto che dal prossimo 10 ottobre e fino al 31 dicembre «tutti i soggetti anche esterni che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa» nelle residenze per anziani, devono sottoporsi alla vaccinazione anti Covid. In caso contrario, rischiano la sospensione dal lavoro e dallo stipendio.

 

MATTEO SALVINI E GIANCARLO GIORGETTI ALL HOTEL MIAMI DI MILANO MARITTIMA

«Abbiamo pagato un prezzo altissimo in vite umane tra le persone anziane - ricorda Speranza illustrando il decreto -. Per questo ci è sembrato giusto equiparare i lavoratori delle Rsa ai medici e agli infermieri». I due leghisti presenti, Giancarlo Giorgetti ed Erika Stefani, non emettono un fiato, atteggiamento che non sfugge ai colleghi vista la portata politica della nuova regola.

 

È la stessa norma stabilita mesi fa per il personale sanitario, eppure non è un passaggio banale, ma la conferma che Palazzo Chigi procede nella direzione del massimo rigore e del massimo numero possibile di italiani immunizzati.

 

MATTEO SALVINI IN SENATO APPLAUDE DRAGHI

«Non abbiamo paura di dire che l'obbligo è un'opzione in campo», ripete Speranza. Avanti, dunque. Estensione del green pass più larga possibile e, se la campagna vaccinale non raggiungerà in fretta una quota di sicurezza delle persone coperte da seconda dose, obbligo per tutti. Il capo del governo durante il Cdm non si spinge così avanti, però assicura che «la tabella di marcia» sarà rispettata.

 

GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI LEGGONO DAGOSPIA

«Per estendere il green pass al lavoro pubblico e privato serve tempo - dice in sostanza Draghi -. Sono questioni complesse, è necessario adottare un approccio graduale, ma di costante progresso nell'ampliamento del certificato verde». Il presidente non mette ancora in agenda la cabina di regia con i capi delegazione, perché prima deve «costruire il consenso».

 

renato brunetta mario draghi

Il che vuol dire assicurarsi il via libera di Salvini, al quale però non intende concedere troppi giorni ancora. Draghi ha fretta, si è anche piuttosto stancato degli scossoni politici assestati dai partiti e già la prossima settimana è pronto compiere un passo ulteriore: estendere il certificato ai lavoratori della Pubblica amministrazione e a tutte quelle attività al chiuso dove la carta verde è obbligatoria. Toccherà quindi a baristi, ristoratori, camerieri, istruttori di nuoto e delle palestre, personale del cinema e dei teatri.

 

matteo salvini con caffe e green pass sul tavolo

Il settore dello spettacolo preme per aumentare il suo pubblico. Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha scritto al premier e a Speranza, per chiedere se non sia possibile - proprio grazie al green pass - superare il contingentamento delle capienze nelle sale. Ma la linea di Draghi e Speranza resta improntata alla massima cautela. Finché non si vedrà l'impatto della riapertura delle scuole sulla curva epidemiologica, sarà difficile che il governo decida di allargare le maglie. E c'è anche chi vuole stringerle. Forza Italia ad esempio, che ha sposato la linea dura.

 

Raccontano che sia stato Renato Brunetta ad aprire la riflessione sul prossimo decreto. Ha davvero senso procedere per step, prima il settore pubblico e poi quello privato? O non è meglio una misura unica, universalistica? «Se io vado dal commercialista e lui deve avere il green pass - è il tema posto dal ministro della Pa - che senso ha che il cliente non lo abbia?». Ecco il punto, che potrebbe convincere Draghi a varare un decreto unico che tenga dentro i lavoratori del pubblico e del privato (professionisti e autonomi compresi) e «tutti coloro che fruiscono del lavoro». Milioni e milioni di persone. Un passo, un altro, in direzione dell'obbligo vaccinale.

GIANCARLO GIORGETTI MARIO DRAGHI LUIGI DI MAIO

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO