SALVINI È TALMENTE DISPERATO CHE PROVA A "VENDERE" LA LEGA AI DEMOCRISTIANI DI CESA, MA NON CI RIESCE – IL “CAPITONE” AVEVA SIGLATO UN PATTO FEDERATIVO CON IL SEGRETARIO DELL’UDC, PER  RECUPERARE VOTI AL SUD, MA IL CONSIGLIO FEDERALE DELLA LEGA NON L’HA MAI RATIFICATO – SALVINI HA BLOCCATO TUTTO PERCHÉ TEME DI FINIRE SCONFESSATO DAL SUO PARTITO, IN UN MOMENTO DI ENORME DIFFICOLTÀ. NEL CARROCCIO È GIÀ PRONTO L’AVVISO DI SFRATTO, TRA MOVIMENTI SOSPETTI DEI NORDISTI DI BOSSI E IL RAPPORTO “OTTIMO” TRA FEDRIGA E MELONI…

-

Condividi questo articolo


 

 

 

MATTEO SALVINI - LORENZO CESA MATTEO SALVINI - LORENZO CESA

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”

 

“Matteo in questa fase è così debole che sembra non avere agibilità politica all’interno del suo partito”. Il commento, analitico e spietato, è stato consegnato dal segretario centrista Lorenzo Cesa ai suoi “amici democristiani” nei giorni scorsi. Salvini per le europee aveva proposto a Cesa un accordo politico – con baricentro al centro sud dove il Carroccio rischia di scomparire – con uno sguardo anche alle prossime politiche.

 

PATTO FEDERATIVO TRA LEGA E UDC PATTO FEDERATIVO TRA LEGA E UDC

Una lista di  impegni onerosi e dettagliati da rispettare che però il capo del Carroccio non riesce a ratificare. Cioè a farli approvare dal Consiglio federale di Via Bellerio. Cosa prevede il patto federativo Lega-Udc? Il Foglio ha potuto visionare il documento […], […] al momento […] bloccato.

 

L’accordo prevede quattro punti. Il primo: “Nascita della componente Udc alla Camera dei deputati”. Per fare questa operazione Salvini aveva promesso il prestito di una manciata di leghisti a Cesa, tutti eletti nel sud, pronti a traslocare per arrivare alla creazione di una componente centrista, con tanto di simbolo, nel gruppo Misto.

 

Secondo punto: “Riconoscimento del diritto di tribuna per le prossime elezioni al Parlamento europeo che preveda nella lista della Lega l’inserimento di candidati indicati dall’Udc provenienti dall’area politico culturale democratico-cristiana”. In questo caso l’unico nome certo è quello dell’europarlamentare di lungo corso, proveniente da Forza Italia, Aldo Patriciello, che sarà candidato con la Lega (operazione strana visto che è uno storico esponente italiano del Ppe che si troverebbe intruppato nel gruppo di Id, salvo andarsene il giorno dopo, appena eletto, per ritornare con i Popolari).

MATTEO SALVINI E LA MIMOSA - 8 MARZO MATTEO SALVINI E LA MIMOSA - 8 MARZO

 

Il terzo punto del patto federativo che il Foglio ha potuto leggere è ancora più interessante: “Riconoscimento della pari dignità e della rappresentanza dell’Udc nella lista della Lega per le prossime elezioni politiche. La rappresentanza è determinata in numero di quattro candidati alla Camera dei deputati e numero due al Senato della Repubblica in posizioni favorevoli”.

 

Sei posti sicuri ceduti ai centristi. Uno scenario che sta facendo borbottare (eufemismo) il partito del nord. Basta ascoltare i commenti del capogruppo alla Camera Riccardo Molinari o quelli di Stefano Candiani, ex sottosegretario.

 

matteo salvini e massimiliano fedriga matteo salvini e massimiliano fedriga

Il quarto ed ultimo punto è legato invece alla comunicazione: “Un evento nazionale dell’Udc al fine di presentare il patto federativo ai territori”.

 

Salvini in questa fase ha bloccato tutto. Teme che in Consiglio federale si levino, per la prima volta, pareri contrari a questa operazione: sarebbe una clamorosa sconfessione dell’operato del leader nonché un mezzo avviso di sfratto.

 

MATTEO SALVINI - LORENZO CESA MATTEO SALVINI - LORENZO CESA

[…] Per il leader sembra che lo spazio politico nei territori si restringa sempre di più. Vanno messi insieme i segnali. Se l’intesa con i centristi è congelata, anche nella vecchia base del nord si segnalano scricchiolii. Ieri alla Camera Cateno De Luca ha presentato l’alleanza con un pezzo di ex leghisti che fa capo a Roberto Castelli.

 

Alla fine si è finiti a parlare di Umberto Bossi, non proprio entusiasta della linea salviniana. I lumbard delusi fanno sponda con “Sud chiama Nord” per le europee. “La Lega di Salvini ha tradito gli ideali autonomisti della Lega di Umberto Bossi, e la ha trasformata in un partito centralista: da qui la fondazione del nostro Partito popolare del Nord, che si oppone al centralismo di Roma e al centralismo di Bruxelles”, ha detto l’ex Guardasigilli Castelli.

ROBERTO CASTELLI UMBERTO BOSSI ROBERTO CASTELLI UMBERTO BOSSI

 

Alla domanda se si cercherà l’appoggio esplicito di Bossi, De Luca ha risposto ricordando di averlo incontrato a Gemonio lo scorso 22 settembre: “Cercherò di andarlo a trovare di nuovo”. Castelli ha invece osservato che “Umberto è un parlamentare della Lega Salvini premier, ma il fatto che la parola Nord sia evocata nel nostro simbolo gli farà piacere. Gli chiederò il voto, poi c’è il segreto dell’urna”.

 

cateno de luca cateno de luca

Tutti segnali che piovono addosso al vicepremier. Costretto a destreggiarsi tra i risultati elettorali incombenti e l’ombra di Massimiliano Fedriga, il governatore del Friuli Venezia Giulia, sempre più evocato […]  come unica soluzione praticabile per un ipotetico dopo-Salvini. Sospetti e veleni arricchiti anche dal rapporto personale (“ottimo”) fra il presidente di regione e Giorgia Meloni. Oggi la premier sarà a Pordenone per la firma dell’accordo di programma sui fondi di coesione. A riceverla ci sarà, come da grammatica, Fedriga.  Bisogna dunque unire i puntini e metterli insieme da nord a sud. […]

GIORGIA MELONI MASSIMILIANO FEDRIGA GIORGIA MELONI MASSIMILIANO FEDRIGA giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni matteo salvini MATTEO SALVINI CON LA FELPA ABRUZZO MATTEO SALVINI CON LA FELPA ABRUZZO MATTEO SALVINI VA IN CARCERE A TROVARE DENIS VERDINI MATTEO SALVINI VA IN CARCERE A TROVARE DENIS VERDINI MATTEO SALVINI BRINDA DOPO LE ELEZIONI IN SARDEGNA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA MATTEO SALVINI BRINDA DOPO LE ELEZIONI IN SARDEGNA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA LA DISFATTA DI MATTEO SALVINI IN SARDEGNA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA LA DISFATTA DI MATTEO SALVINI IN SARDEGNA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA matteo salvini all arrivo di cesare battisti foto mezzelani gmt026 matteo salvini all arrivo di cesare battisti foto mezzelani gmt026

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI... 

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO