SALVINI PER UNA VOLTA È SULLA BUONA STRADA – “IL FATTO QUOTIDIANO” AMMETTE A DENTI STRETTI CHE LA RIFORMA DELLE CONCESSIONI AUTOSTRADALI MESSA A PUNTO DAL “CAPITONE” FUNZIONA: TUTTI I PEDAGGI SARANNO INCASSATI DALLO STATO, CHE NE GIRERÀ UNA PARTE AI CONCESSIONARI PER GESTIONE E MANUTENZIONE. E LE TRATTE IN GESTIONE SARANNO “SPEZZETTATE” – SAREBBE LA FINE DEL MONOPOLIO DI ASPI CHE, CONTROLLANDO OLTRE LA METÀ DELLA RETE, È DIVENTATO UN SOGGETTO CON TROPPO PESO POLITICO, IN GRADO DI...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Marco Ponti per “il Fatto quotidiano”

 

MATTEO SALVINI AL VOLANTE MATTEO SALVINI AL VOLANTE

Da un articolo di Carlo Di Foggia sul Fatto, e dal capitolo IV dell’Allegato Infrastrutture al Def, emerge chi il ministro dei trasporti Matteo Salvini vuole avviare una riforma delle concessioni autostradali, accentrando nel suo ministero tutti i ricavi pagati dagli utenti e mantenendo ai concessionari solo l’attività di gestione, cioè investimenti, manutenzioni e riscossione dei pedaggi, ovviamente garantendone la redditività.

 

[...] l’assetto attuale si è rivelato del tutto insoddisfacente, quindi a cambiare non c’è certo molto da perdere. Infatti sin dall’origine è stato sbagliato affidare a privati delle infrastrutture che sono da un lato “monopoli naturali”, quindi non apribili alla concorrenza, e dall’altro hanno contenuti tecnologici modesti, per cui il contributo di “know how” privato è limitato. Ma non solo: le concessioni erano squilibrate, con un soggetto, Autostrade per l’Italia (Aspi) assolutamente dominante, con più della metà della rete e tre quarti dei traffici.

 

casello autostrada - aspi casello autostrada - aspi

Questa concentrazione non solo ha creato un soggetto con troppo peso politico, cioè in grado di “catturare” il regolatore, ma è anche ingiustificato in termini di economie di scala, che vedono in circa 300 km una dimensione efficiente delle tratte in concessione (come correttamente osservato nell’allegato al Def).

 

Inoltre il sistema tariffario è stato correlato al recupero di tutti i costi, compreso quelli di investimento, quindi con un modello difforme da quello della rete ferroviaria, che recupera dagli utenti solo i costi di manutenzione che generano usando la rete.

 

MATTEO SALVINI. MATTEO SALVINI.

L’inadeguatezza del sistema è emersa subito, da un lato con una sostanziale incapacità del concedente pubblico a controllare le manutenzioni dimostrato dal crollo del ponte di Genova), e tariffe e profitti dei concessionari molto elevati, molto al di là dall’ammorta mento degli investimenti stessi.

 

Persino il soggetto indipendente creato per regolare i trasporti (Art) è stato impossibilitato per molti anni ad intervenire, nonostante i rapporti con i concessionari fossero divenuti una giungla .

 

CASELLO AUTOSTRADALE CASELLO AUTOSTRADALE

Ma veniamo ora al nocciolo della proposta di separare le tariffe dagli investimenti: è condivisibile perché, per esempio, oggi una autostrada più recente vede tariffe molto più elevate di una vecchia già in parte ammortizzata, indipendentemente dai traffici.

 

Ne consegue che una tratta congestionata può costare molto meno di una poco utilizzata, mentre è intuitivo che le tariffe dovrebbero distribuire i flussi di traffico in modo da minimizzare la congestione, cioè di utilizzare la rete nel modo più efficiente possibile la congestione aumenta molto anche i danni all’ambiente).

 

MATTEO SALVINI AL VOLANTE MATTEO SALVINI AL VOLANTE

Anche dal punto di vista dell’equità, tariffe stabilite con criteri omogenei sarebbero più accettabili: perché un utente di due autostrade identiche dovrebbero pagare diversamente solo perché costruite in tempi diversi? Molti di questi aspetti sono stati confermati da una recente simulazione tariffaria estesa a livello nazionale, effettuata con un modello di traffico promosso dal Brt onlus (un gruppo di ricerca non-profit) e dal Politecnico di Milano.

 

A parità di ricavi totali, tariffe legate ai soli costi di manutenzione e alla congestione aumentano il benessere collettivo e diminuiscono le emissioni, rispetto al sistema di tariffazione attuale. E tutta la rete viaria, compresa quella esterna alle autostrade, risulta meglio utilizzata.

 

[…]

 

CASELLO CASELLO

E se si vuole maggiore competizione occorrerebbe non solo evitare fusioni tra i concessionari, ma pensare a “spezzatini” del concessionario maggiore, Aspi, oggi in mano pubblica. E una considerazione analoga vale anche per le risorse pagate dagli utenti con le tariffe: se la gran parte della mobilità su strada è oggi a livello regionale, con la fine dell’inutile separazione tra la viabilità stradale ordinaria e quella autostradale, una centralizzazione spinta di risorse e decisioni sarebbe da evitare.

casello autostradale casello autostradale AUTOSTRADE CASELLO AUTOSTRADE CASELLO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I GUAI SONO DAVVERO COME LE CILIEGIE: UNA NE TIRA UN’ALTRA. NON BASTAVA ALLA MELONA DI TROVARSI UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE FA IMPALLIDIRE I VORTICI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE: LA RAI INFIAMMA LA LEGA CONTRO FRATELLI D’ITALIA, L’AUTONOMIA SCATENA FORZA ITALIA CONTRO LA LEGA, IL PREMIERATO FA SCHIFO SIA A FORZA ITALIA CHE LEGA, ETC.- ORA GLI SCAZZI DIVAMPANO ANCHE NEL SUO PARTITO - QUEL FUOCO DI PUGLIA DI RAFFAELE FITTO, CHE SOGNA DA TEMPO DI TROVARSI CASA A BRUXELLES E LASCIARSI ALLE SPALLE LE MILLE ROGNE DEL PNRR, È ANDATO SU TUTTE LE FURIE QUANDO OGGI HA LETTO SULLE PAGINE MELONISSIME DE “IL TEMPO” CHE IL SUO NOME POTREBBE SALTARE DALLA CASELLA DI COMMISSARIO EUROPEO (DI SECONDO PIANO). IN POLE C'E' LA TAPPABUCHI ELISABETTA BELLONI - MA “IO SO’ GIORGIA”, ORMAI CERTA CHE DA URSULA VON DER LEYEN OTTERRÀ AL MASSIMO UN COMMISSARIO-STRAPUNTINO ("MEDITERRANEO"), È SEMPRE PIÙ CONVINTA CHE FITTO È L’UNICO CHE PUÒ  PORTARE TERMINE LA SCOMMESSA DEL PNRR. E NELLO STESSO TEMPO EVITEREBBE, CON I DUE ALLEATI SUL PIEDE DI GUERRA, UN PERICOLOSO SUPER-RIMPASTO NEL GOVERNO…

DAGOREPORT - IL SISTEMA, PIÙ SECCO DI UN COLPO DI MANGANELLO, CON IL QUALE LA DUCETTA STA OCCUPANDO TUTTE LE CASELLE DEL POTERE NON S’ERA MAI VISTO, SOTTO NESSUN GOVERNO - UN'ABBUFFATA COMPULSIVA DI INCARICHI PER AMICI E FEDELISSIMI, SPESSO SENZA ALCUNA COMPETENZA, RIVINCITA DI UN'ESTREMA DESTRA SVEZZATA A PANE, LIVORE E IRRILEVANZA - LA PRESIDENZA DI FINCANTIERI, SEMPRE IN MANO A MILITARI O AMBASCIATORI, È STATA OFFERTA A BIAGIO MAZZOTTA SOLO PER RIMUOVERLO DALLA RAGIONERIA DELLO STATO - FABRIZIO CURCIO E' STATO SOSTITUITO ALLA PROTEZIONE CIVILE PER FAR POSTO A FABIO CICILIANO, DIRIGENTE MEDICO DELLA POLIZIA DI STATO, CHE GIORGIA MELONI HA MOLTO APPREZZATO NEL SUO RUOLO DI COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA DI CAIVANO - A SETTEMBRE GIUSEPPE DE MITA, CARO AD ARIANNA E A MEZZAROMA, SARÀ PRONTO AD APPRODARE COME DG A SPORT E SALUTE, LA SOCIETÀ PUBBLICA CASSAFORTE DELLO SPORT 

DAGOREPORT - EIA EIA ALALA’, VENEZIA ECCOLA QUA: "IL POTERE ORACOLARE DEL CINEMA… SETTIMA ARTE O... DECIMA MUSA?" - CON L’AMPOLLOSISSIMA PRESENTAZIONE (CON PAUSE RITARDANTI E ACCELERAZIONI IMPROVVISE, PIÙ DA TURI PANDOLFINI CHE DA TURI FERRO), ABBIAMO FINALMENTE CAPITO PERCHÉ LA MELONA HA SPEDITO PIETRANGELO BUTTAFUOCO ALLA PRESIDENZA DELLA BIENNALE D'ARTE: SODDISFARE IL SUO ERUDITO TROMBONISMO DA MEGALOMANE D’ANNUNZIO SICULO-MUSULMANO - SEMMAI, CI CHIEDIAMO: PERCHÉ L’OTTIMO BARBERA, UNO DEI POCHI DIRETTORI DI SINISTRA CAPACE DI ORGANIZZARE UNA MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA PIENA DI STAR E OTTIMI FILM, SI PIEGA AD ACCETTARE DI REGGERE PER DUE ANNI LA RASSEGNA VENEZIANA PRESIEDUTA DAL FILODRAMMATICO AEDO DELLA FUFFA CULTURALE DI DESTRA? – VIDEO STRACULT!

FLASH! – QUANTI VITTORIO FELTRI CI SONO IN CIRCOLAZIONE? DUE GIORNI FA, SU “IL TEMPO”, FELTRI1 HA ELOGIATO ROBERTO D’AGOSTINO PER IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”. PASSANO 48 ORE E SU “IL GIORNALE” SPUNTA IL FELTRI2 CHE, RISPONDENDO A UN LETTORE, ATTACCA DAGO PER LA POSIZIONE CRITICA DI DAGOSPIA VERSO IL GOVERNO MELONI: “SEDICENTE ESPERTI DI ARIA FRITTA”, “CORBELLERIE”, “RICOSTRUZIONI COMICHE”, “SULLA PAGINA SI RIVERSA BILE” – QUALE SARA’ IL FELTRI APOCRIFO: IL PRIMO O IL SECONDO? (MAGARI E’ SOLO UN CASO DI BIPOLARISMO SENILE)…