lia quartapelle chiara gamberale irene tinagli zingaretti

SANNA MONTATA - CON L’ARRIVO DEL NUOVO PRIMO MINISTRO FINLANDESE, SANNA MARIN, LE PIDDINE SI RINGALLUZZISCONO E CHIEDONO UNA SVOLTA: AI VERTICI DEI DEM CI SONO SOLO UOMINI E "ZINGA" HA PROMESSO PARITÀ DI GENERE - IL CONTENTINO POTREBBE ARRIVARE CON LA PRESIDENZA: IN GARA CI SONO TINAGLI, PINOTTI E QUARTAPELLE. C’È ANCHE CHI OSA IL NOME DELLA SCRITTRICE CHIARA GAMBERALE (PER DARE UNA PENNELLATA DI SOCIETÀ CIVILE)

Giovanna Vitale per “la Repubblica”

 

Sanna Mirella Marin

Non serviva l' elezione di una socialdemocratica 34enne a premier della Finlandia per provare l' arretratezza della sinistra italiana rispetto a quella di altri paesi europei.

Al Nazareno sono mesi che la "questione femminile" cova sotto la cenere: da quando Paola De Micheli ha annunciato le sue dimissioni da vicesegretaria per fare il ministro dei Trasporti e il presidente dem Paolo Gentiloni è stato designato commissario Ue.

 

PAOLA DE MICHELI

Due posti al vertice del Pd che Nicola Zingaretti dovrebbe ora assegnare ad altrettante donne per tenere fede alla promessa parità di genere negli organismi dirigenti inserita, prima, nella sua mozione congressuale e poi, anche, nel nuovo Statuto del Pd. «Cambiato dopo 12 anni proprio su input di Nicola, che ha pure reintrodotto la conferenza nazionale delle donne dem azzerata e sostituita da Renzi con il contestato Dipartimento alla famiglia», ricorda la sottosegretaria Francesca Puglisi, coordinatrice di Towanda dem, l' associazione che da anni combatte per tingere di rosa il cielo sopra il Pd. «Adesso però gli alibi sono finiti: gli strumenti ci sono e bisogna usarli».

FRANCESCA PUGLISI

 

Aspettare non si può più, concorda De Micheli: «È un tema dirimente per un grande partito come il nostro ». Se infatti in Finlandia i leader delle quattro formazioni di centrosinistra che sostengono il governo sono tutte donne, in Italia non ce n' è nemmeno una. Con un' aggravante.

 

andrea orlando 4

Nel Pd il gruppo di testa è interamente maschile: segretario, vice, presidente (ora vacante), capigruppo in Parlamento. E cambiare gli assetti non sarà facile. A cominciare dalla governance del Nazareno. Dove Andrea Orlando ha deciso di restare, rinunciando a una poltrona da ministro, a patto di conquistare i galloni di vicesegretario unico.

 

PAOLA DE MICHELI

E pure la presidenza femminile, a un certo punto, è sembrata vacillare. Raccontano che un paio di mesi fa Maurizio Martina e Pietro Bussolati siano andati dal sindaco di Milano Beppe Sala per proporgli di succedere a Gentiloni. Un modo per testimoniare apertura a mondi diversi da quelli della Ditta (il primo cittadino non è neanche iscritto) e attenzione per i territori. Sala aveva pure dato una disponibilità di massima.

zinga e sala

 

Irene Tinagli

Solo che poi si è temuta la rivolta delle donne e ci hanno ripensato. Virando su altre ipotesi. In pole adesso ci sarebbe l' eurodeputata Irene Tinagli: economista esterna al partito molto apprezzata a Strasburgo come capo della commissione Econ che fu di Gualtieri. Se dovesse declinare, sono già pronte le alternative: l' ex ministra Roberta Pinotti (che però sconta l' appartenenza alla corrente di Franceschni, accusata di aver già fatto il pieno) e la deputata 37enne Lia Quartapelle.

chiara gamberale foto di bacco (1)

 

E c' è anche chi pensa alla scrittrice Chiara Gamberale, che porterebbe una ventata d' aria fresca. Di sicuro, quando dopo il voto emiliano l' assemblea nazionale si riunirà per eleggere la nuova presidente, potrebbero essere gli uomini a sentirsi discriminati, visto che gli attuali vice sono entrambe donne: Anna Ascani e Debora Serracchiani.

LIA QUARTAPELLE NAZIONALE DI CALCIO PARLAMENTARI

 

Un epilogo ormai scritto. Pena l' esplosione di un malumore complicato da gestire. «Una donna presidente del Pd mi pare il minimo - sbotta Marianna Madia - anzi dirò di più: sarebbe l' ora di finirla con i ruoli esecutivi affidati quasi sempre agli uomini, penso per esempio alle partecipate come pure al Pd. E' mai possibile che il centrodestra, che ha una leader come la Meloni, debba essere più avanti del centrosinistra?».

roberta pinotti LIA QUARTAPELLEchiara gamberale foto di bacco (2)LIA QUARTAPELLE

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."