giovanni toti ferruccio sansa

SANSA INFAMIA E SENZA LODE – IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI SULLA LIGURIA È UNA BOTTA ALL’ALLEANZA PD-M5S: CICCIO-TOTI È IN VANTAGGIO DI 22 PUNTI. L’EX GIORNALISTA DEL “FATTO QUOTIDIANO” È CONOSCIUTO SOLO DAL 57 PER CENTO DEI LIGURI, A DIFFERENZA DEL GOVERNATORE USCENTE, ACCREDITATO DI QUASI IL 60% DEI CONSENSI - LEGA PRIMO PARTITO AL 21,1, IL PD SOTTO ALLA LISTA “CAMBIAMO” DEL PRESIDENTE E IL M5S ALLA PARI CON FRATELLI D’ITALIA

giovanni toti promozione pesto patrimonio dell'umanita' 1

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

Le elezioni regionali in Liguria non sembrano destinate a riservare sorprese. Il vantaggio del presidente uscente Giovanni Toti sul principale avversario Ferruccio Sansa, il candidato unitario di Pd, M5S (e di altre forze politiche), è molto netto: la differenza di oltre 22 punti appare difficilmente colmabile.

 

Nonostante la presenza di ben dieci candidati alla presidenza della Regione, il sondaggio odierno mostra che la competizione è limitata a Toti (accreditato del 57,4%) e Sansa (34,8%). A seguire il candidato di Italia Viva, +Europa e Pvu Aristide Massardo con il 2,5%, allo stesso livello di Alice Salvatore l'ex candidata del M5s alle precedenti regionali, sostenuta dalla lista Il Buonsenso.

 

ferruccio sansa

Tutti gli altri candidati sono stimati al di sotto dell'1%. Si stima un'affluenza alle urne del 62%, nettamente superiore sia alle precedenti regionali sia alle Europee 2019. La decisione di propendere per un candidato unitario da parte di Pd e 5 Stelle è stata faticosa e ha alimentato non poche contrarietà all'interno delle due forze politiche.

 

SIRIA MAGRI GIOVANNI TOTI

Sulla carta la scelta appariva promettente, dato che la somma dei voti ottenuti nel 2015 dalla candidata del centrosinistra Paita (27,8%) e quelli della Salvatore (24,8%), era nettamente superiore rispetto al risultato di Toti che si affermò con il 34,4%. Ma la politica non è quasi mai fatta di somme aritmetiche di risultati precedenti e nella campagna attuale gli avversari di Toti devono fare i conti con una valutazione positiva dell'amministrazione espressa dal 62% dei liguri.

matteo salvini giovanni toti

 

Inoltre, a differenza di quanto abbiamo registrato nei precedenti sondaggi realizzati nelle Marche e in Puglia, la maggioranza (43%) auspica che il lavoro della prossima amministrazione sia in continuità con quello dell'attuale, mentre il 39% è di parere opposto. Toti può contare anche su un gradimento personale (52%) nettamente superiore rispetto a quello di Sansa (27%), la cui notorietà peraltro è più contenuta (57%) rispetto a quella del presidente uscente (92%).

RAFFAELLA PAITA

 

È un gradimento riconducibile a più aspetti, dalla capacità di dialogare con diversi segmenti sociali alla modalità con cui è stata affrontata l'emergenza sanitaria e, non ultimo, alla gestione della tragica vicenda del Ponte Morandi e della costruzione del nuovo ponte che in Liguria (e non solo) ha assunto un valore simbolico di grande importanza.

 

ferruccio sansa

Quanto agli orientamenti di voto per le liste, la Lega con il 21,1% precede la lista di Toti, Cambiamo, che si attesta al 19,8%. A seguire: Pd (16%), M5S (9,7%), Fratelli d'Italia (9,4%), Lista Sansa (6,5%) e Forza Italia (6,3). Rispetto ai risultati ottenuti alle europee il centrodestra con il 57,1% dei consensi si rafforza molto, grazie al contributo di Cambiamo e alla crescita di Fratelli d'Italia. Il voto disgiunto sembra più penalizzare Sansa, che ottiene 1,8% in meno delle liste che lo sostengono, di quanto non avvantaggi Toti, che registra solo lo 0,3% in più delle proprie liste. La più che probabile 'affermazione di Toti rappresenterebbe la prima conferma di una giunta di centrodestra alla guida della Liguria.

GIORGIA MELONI E GIOVANNI TOTIgiovanni toti marco bucci ponte morandigiovanni toti in tuta con berlusconi

 

 

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…