matteo salvini gianluca savoini

SAVOINI CHI? LA MAIL CHE SMENTISCE LA VERSIONE DI SALVINI - ''AGLI INCONTRI DEL MINISTRO CON LE AUTORITÀ RUSSE SARANNO PRESENTI ANCHE D'AMICO E SAVOINI''. LO SCRIVE IL VIMINALE ALL'AMBASCIATA ITALIANA A MOSCA E D'ALTRONDE LO STESSO CONTE HA DEMOLITO QUESTA VERSIONE AL SENATO - ORA RIMANE IL MISTERO SU CHI ABBIA FINANZIATO I VIAGGI. D'AMICO È CONSIGLIERE A 65MILA EURO LORDI L'ANNO, MENTRE SAVOINI…

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della sera

 

«Agli incontri del signor Ministro con le autorità russe saranno presenti anche l' onorevole Claudio D' Amico e il dottor Gianluca Savoini»: eccola la mail che smentisce la versione del titolare dell' Interno Matteo Salvini. È stata inviata mercoledì 11 luglio 2018 alle 15.27 dal capo cerimoniale del ministero dell' Interno all' Ambasciata italiana a Mosca.

Una foto del novembre 2016 tratta dal profilo Facebook di Claudio D’Amico con Salvini e Savoini

 

Il leader leghista ha sempre negato che Savoini facesse parte della delegazione, ma i documenti allegati alla relazione consegnata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Parlamento ricostruiscono ogni passaggio. E rivelano il ruolo di primo piano a lui assegnato per quella missione, proprio su richiesta del Viminale.

 

Carte che potrebbero rivelarsi preziose anche per l' inchiesta avviata dai magistrati di Milano proprio per chiarire che cosa accadde prima dell' incontro del 18 ottobre 2018 al Metropol, quando Savoini trattò con tre russi e due italiani una fornitura di carburante per fare arrivare nelle casse della lega 65 milioni di dollari. Numerosi elementi sulla rete di contatti sono gia stati acquisiti grazie all' esame di computer e telefonino di cui Savoini ha chiesto ieri il dissequestro .

 

salvini savoini

Si torna dunque all' estate di un anno fa. Il governo è insediato da poco più di un mese, Salvini programma un bilaterale per il 16 luglio 2018 per incontrare presso la sala delle riunioni del Ministero dell' Interno della Federazione Russa i rappresentanti del Consiglio per la sicurezza nazionale, Yuri Averyanov e Alexandr Venediktov, e il ministro dell' Interno Vladimir Kolokoltsev. Cinque giorni prima, l' 11 luglio, parte la richiesta del Viminale.

 

Il 13 luglio «con nota verbale della Ambasciata italiana a Mosca indirizzata al Ministero degli affari esteri della Federazione Russa veniva comunicata la lista della delegazione ufficiale e dei partecipanti agli incontri in programma e in entrambe le liste erano presenti l' onorevole Claudio D' Amico e il dott. Gianluca Savoini, indicati nello "Staff del Ministro Salvini"».

matteo salvini e gianluca savoini a villa abamelek

 

Il 10 luglio scorso, quando il sito Buzzfeed pubblica gli audio della riunione al Metropol, Salvini prende le distanze da Savoini. nega che abbia mai fatto parte del suo staff. E di fronte alle foto dell' incontro di un anno fa afferma: «Posso produrre i documenti di chi ha viaggiato con me. Savoini al tavolo? Che ne so cosa ci facesse, chiedete a lui». Versione che il premier Conte demolisce nel corso dell' audizione in Senato .

 

Ora rimane il mistero su chi abbia finanziato i viaggi di Savoini e quelli di Claudio D' Amico, il consigliere strategico di Salvini a palazzo Chigi, che fanno la spola tra l' Italia e Mosca almeno una volta al mese. E insieme guidano l' associazione Lombardia Russia, ritenuta strategica per curare le relazioni tra i due governi. Il 22 luglio il Corriere ha presentato una richiesta di accesso agli atti alla presidenza del Consiglio per conoscere i dettagli delle missioni svolte per conto del governo, con i relativi costi e ieri sera è stata data la risposta ufficiale.

vladimir putin brinda con giuseppe conte e salvini con savoini sullo sfondo

 

Secondo le informazioni raccolte dal segretario generale di palazzo Chigi «il consigliere Claudio D' Amico dal 29 agosto 2018 è stato inserito, con decreto del Vice Presidente Salvini, nei suoi uffici di diretta collaborazione, come consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale, con un compenso annuo lordo di euro 65.000. Dal 29 agosto 2018 ad oggi, il consigliere D' Amico si è recato una sola volta in missione istituzionale in Russia (a Mosca) dal 16 al 18 ottobre 2018».

 

È la trasferta durante la quale Salvini partecipa all' evento organizzato all' hotel Lotte dai vertici di Confindustria Russia Luca Picasso ed Ernesto Ferlenghi. Il 17 ottobre al termine del convegno, il ministro ha un incontro di «massima riservatezza», poi partecipa alla cena al ristorante Rusky dove è invitato anche Savoini. La mattina dopo c' è la riunione al Metropol, con Savoini, l' avvocato Gianluca Meranda e il suo socio Francesco Vannucci.

matteo salvini vladimir putin gianluca savoini

 

Scrive palazzo Chigi: «Per quanto il signor Gianluca Savoini, nessun costo o missione è stata mai posta a carico della Presidenza non esistendo alcun rapporto di collaborazione e/o consulenza del signor Savoini e in occasione della missione del 16-18 ottobre 2018 il signor Savoini non ha fatto parte della delegazione al seguito del Vice Presidente Salvini» .

lorenzo fontana, marine le pen, matteo salvini, max ferrari e gianluca savoinivladimir putin e gianluca savoini

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO