sergio mattarella e roberto cingolani

SCIENZIATONI D’ITALIA - IL GENERALE RAPETTO FRIGGE ROBERTO CINGOLANI: “QUANDO (PRIMA DI DIVENTARE TOP MANAGER DI LEONARDO) ERA AL VERTICE DELL’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA SECONDO “IL FATTO” NON RIUSCÌ A SPENDERE IL MILIARDO GIÀ AVUTO DALLO STATO. E DURANTE LA DIRIGENZA DI CINGOLANI SONO STATE SOLLEVATE CRITICHE AI CRITERI DI SELEZIONE DEI VERTICI, SCIENTIFICI E MANAGERIALI, OPACHI E COMPLETAMENTE DISCREZIONALI. LE SUE PERPLESSITÀ SULLE RINNOVABILI, DAL FOTOVOLTAICO, ALL’EOLICO, E SULLE AUTO ELETTRICHE: DICEVA ALL’ENI CHE IL GAS È IL MALE MINORE…”

Umberto Rapetto per https://www.infosec.news

 

UMBERTO RAPETTO

Chi nasconde un briciolo di delusione probabilmente non sa fare i conti con la propria coscienza. Chi nega di aver sperato davvero nel “governo dei migliori” probabilmente manca solo del coraggio di ammettere la cocente insoddisfazione. La rivoluzione copernicana che ci si aspettava – secondo alcuni – non c’è stata, la politica tira un profondo sospiro di sollievo, la gente di buona volontà assapora i primi bocconi di rassegnazione.

 

Sullo schermo di chi sperava in un buon esito dell’impegnativa partita di Super Mario è apparsa la scritta “Game Over”. E’ davvero faticoso vedere reinsediarsi chi non è riuscito a dare risposte concrete sulla drammatica vicenda di Giulio Regeni o chi ha gestito in maniera maldestra la pandemia preoccupandosi però di scrivere un libro dal titolo malaugurante poi prontamente ritirato dalle librerie.

 

Gli italiani, è vero, sono preparati a tutto ma questa volta avevano assaporato il sogno di qualcosa di diverso, gongolando per la presunta imminente cacciata dell’incompetenza dal proscenio della Governo.

ROBERTO CINGOLANI

 

Risultato fiacco per chi si aspettava davvero il “Governo dei migliori”, così come era stato strombazzato ad ogni piè sospinto. Esito entusiasmante per chi, invece, guardava con terrore ad una possibile antidemocratica tecnocrazia. Una riuscita addirittura inebriante per gli appassionati di fantascienza politica, quelli che non si accontentano di semplici colpi di scena ma fanno dell’incredibilità la loro ragion d’essere.

 

Sotto la bandiera di una sedicente pacificazione nell’interesse dei cittadini uno statista del calibro di Beppe Grillo (quello che parlava della “coerenza dello scarafaggio”) ha rapidamente scordato i suoi severi giudizi sui leader delle altre compagini, cancellando con un soffio appellativi ormai leggendari come “psiconano” o “ebetino”, resettando le considerazioni su “tutto il ciarpame della Seconda Repubblica” o su “PD e Forza Italia insieme a Roma, il partito di Mafia Capitale”, eliminando celebri hashtag come #MaiPiùPd, #SalviniBugiardo e #CasiniUomoDaMarciapiede.

 

INTERVISTA ROBERTO CINGOLANI

Ma qualcuno dice che i tecnici ci salveranno. Per fortuna la formazione governativa ha persino uno scienziato pronto a valorizzare con la sua qualificata presenza numerose edizioni della “Leopolda” di Matteo Renzi, un po’ di incontri della Fondazione “VeDrò” di Enrico Letta, il Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, il convegno “Sum#02 – Capire il fururo” di Davide Casaleggio.

 

Roberto Cingolani si distingue per encomiabili doti di cautela e parsimonia nelle operazioni gestionali, al punto che quando (prima di diventare top manager di Leonardo) era al vertice dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) secondo Il Fatto Quotidiano “non riesce a spendere il miliardo già avuto dallo Stato”.

 

INTERVISTA ROBERTO CINGOLANI

La lodevole tendenza al risparmio a suo tempo ha incuriosito anche Riccardo Iacona che se ne è occupato nella puntata di Presa Diretta andata in onda su Rai Tre il 19 settembre 2016. Ancora il Fatto Quotidiano – a proposito di una presumibile spiccata capacità decisionale dell’inventore dell’IIT – scrive che “Durante la dirigenza di Cingolani sono state sollevate critiche ai criteri di selezione dei vertici, scientifici e manageriali, opachi e completamente discrezionali”.

 

La legittima ambizione di Roberto Cingolani di spiccare nel contesto professionale sarebbe stata fraintesa dall’Associazione indipendente ROARS (Return On Academic Research). ROARS ha dedicato un approfondimento sulle originali dinamiche grazie alle quali lo scienziato avrebbe conquistato una visibilità tale da classificarsi (secondo Il Sole 24 Ore) tra i primi 10 più citati esperti nelle pubblicazioni in giro per il mondo nel settore della Material Science (a dispetto degli invidiosi che lo vedono collocato alla meno gratificante 2700ma posizione).

 

ROBERTO CINGOLANI

Il neo Ministro per la transizione ecologica e per l’energia – nonostante le critiche – arriva ad assumere il delicato incarico con idee che si profilano chiarissime da molto tempo. E’ senza dubbio suggestiva la lettura suggerita da “Domani” con l’articolo “Cingolani, il ministro che diceva all’Eni che il gas è il male minore”. Il quotidiano fa riferimento ad una lunga intervista in cui il titolare del potentissimo dicastero “portava avanti le sue perplessità sulle rinnovabili, dal fotovoltaico, all’eolico, e sulle auto elettriche”.

roberto cingolani

 

Il riferimento è al pezzo “Diversificazione delle tecnologie ed educazione al risparmio” apparso a a pagina 58 del numero 39 della pubblicazione “World Energy” (edita dall’ENI) del luglio 2018. Meritevoli di attenzione sarebbero le dichiarazioni in fondo a pagina 60 dove – dopo un non troppo beneaugurante “dobbiamo accettare compromessi di altro genere”si legge tra l’altro “Le rinnovabili sono le energie meno impattanti ma bisogna fare investimenti e non risolvono tutti i problemi, soprattutto non sono utilizzabili in maniera continua come vogliamo e dove vogliamo.”

 

Nella medesima intervista si può trovare il dettagliato quadro di insieme che il neo Ministro (forse anticipando le sue opinioni in merito) descrive testualmente. “Abbiamo l’idroelettrico che è bellissimo, però non basta per tutti; il carbone e simili sono molto inquinanti; sul nucleare abbiamo visto che ci sono diversi veti di varia natura; l’eolico ha limiti di ingombro, ha problemi se c’è vento o no, non si può mettere ovunque e, come il fotovoltaico, non è immune da impatto ambientale (a lungo andare si riempirebbe il pianeta di silicio e metallo).

roberto cingolani fisico

 

In questo momento il gas è uno dei mali minori: nel medio e lungo termine la risorsa più sostenibile, ma crea problemi per le infrastrutture e anche le tecnologie di trivellazione sono oggetto di molte discussioni. Se vogliamo continuare a crescere in un certo modo dobbiamo trovare soluzioni tecnologiche, ma anche sociali che ci consentano di avere più forme di energia integrate. Le rinnovabili sono le energie meno impattanti ma bisogna fare investimenti e non risolvono tutti i problemi, soprattutto non sono utilizzabili in maniera continua come vogliamo e dove vogliamo.”

 

Questa – per diretta voce dell’interessato – la presentazione del tecnico a capo del dicastero competente sul nostro futuro. A citare la sora Lella, viene spontanea la sua espressione “aaah, annamo bene, proprio bene”.

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…