SCOMMETTIAMO CHE PROSSIMAMENTE GIORGIA MELONI ANNUNCERÀ LA LIBERAZIONE DI PATRICK ZAKI? ROMA HA CONCESSO LA CITTADINANZA ONORARIA ALLO STUDENTE EGIZIANO DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA, ACCUSATO DI “DIFFUSIONE DI FALSE INFORMAZIONI” DAL SUO PAESE – ZAKI, TORNATO IN LIBERTÀ UN ANNO FA, NON PUÒ LASCIARE IL SUO PAESE, RISCHIA CINQUE ANNI DI CARCERE E LE UDIENZE VENGONO SISTEMATICAMENTE RINVIATE. LA PROSSIMA È FISSATA PER IL 28 FEBBRAIO, MA LA SOLUZIONE DEL SUO CASO POTREBBE ARRIVARE MOLTO PRIMA…

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Niccolò Carratelli per “La Stampa”

 

Patrick Zaki dona i suoi capelli Patrick Zaki dona i suoi capelli

Ora Patrick Zaki è anche romano. La Capitale si aggiunge alla lunga lista di Comuni italiani che hanno conferito la cittadinanza onoraria allo studente egiziano dell'università di Bologna, sotto processo nel suo Paese per «diffusione di false informazioni». Un'accusa per cui rischia cinque anni di carcere, in un processo che va avanti ormai da tre anni, ma in realtà mai iniziato.

 

Esattamente un anno fa, Zaki era tornato in libertà dopo 22 mesi di custodia cautelare. Poi, l'inizio di una lunga attesa per vedere conclusa la sua vicenda giudiziaria: finora le udienze sono state tutte sistematicamente rinviate, la prossima è fissata per il 28 febbraio. Nel frattempo, ha il divieto di espatrio, non può lasciare l'Egitto, non può tornare in Italia, suo Paese di adozione.

 

Allora, anche da Roma arriva un gesto di sostegno e vicinanza nei suoi confronti. La città, «anche perché capitale d'Italia, deve rappresentare un baluardo nella tutela e diffusione dei diritti umani», si legge nell'atto di conferimento della cittadinanza, che vuole essere «un importante segnale di solidarietà e supporto a tutte e tutti coloro che vengono ingiustamente detenuti e condannati in violazione dei diritti umani».

 

GIORGIA MELONI AL SISI GIORGIA MELONI AL SISI

Un concetto ribadito anche dal sindaco Roberto Gualtieri, intervenuto in aula Giulio Cesare: «Quello di oggi è un atto politico con cui Roma si stringe a Patrick e alle 60mila persone detenute in Egitto - ha detto - che non hanno altra colpa di avere esercitato i propri diritti pacificamente». Quella che sta subendo il ricercatore egiziano è «un'ingiustizia assurda, ingiustificabile, che quotidianamente scuote nel profondo le nostre coscienze».

 

 

Zaki era in collegamento telefonico, ha parlato brevemente, in inglese: «Questo significa molto per me, prima della giornata internazionale dei diritti umani, è un'emozione, è una cosa grande e mostra quanto Roma sia impegnata per i diritti umani e i suoi difensori - ha detto - È un onore assistere al vostro impegno e sostegno al mio caso, negli ultimi due anni. Spero di essere presto a Roma di persona e incontrarvi tutti.

roberto gualtieri foto di bacco roberto gualtieri foto di bacco

 

Continuiamo nella speranza e nella lotta». Un discorso condito da una certa commozione e applaudito da tutti i consiglieri comunali, oltre che dal pubblico presente. Tra l'altro, la cerimonia di conferimento della cittadinanza è stata organizzata, non a caso, proprio nel giorno della visita a Roma del ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, che ha incontrato alla Farnesina il collega Antonio Tajani. «Energia, clima, immigrazione e sicurezza alimentare, questi i punti su cui rafforzare cooperazione con l'Egitto, un Paese strategico per la stabilità del Nord Africa», ha poi scritto il nostro ministro degli Esteri su Twitter. Aggiungendo anche: «Giustizia e verità per Giulio Regeni, attenzione sul caso Zaki».

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