progetto del ponte sullo stretto di messina

SE IN EUROPA SCOPRONO CHE VOGLIAMO FARE ANCORA IL PONTE SULLO STRETTO CI TOLGONO PURE I SOLDI DEL PNRR - CI RISIAMO, IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE GIOVANNINI PENSA DI AVVIARE LA REALIZZAZIONE DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ SUL COLLEGAMENTO TRA CALABRIA E SICILIA - IL PROBLEMA È CHE NEGLI ANNI ABBIAMO GIÀ BUTTATO NEL CESSO 300 MILIONI PER UN'OPERA CHE NON ESISTE - CI SONO TRE MOTIVAZIONI A FAVORE, MA UNA CAMPATA UNICA COSÌ LUNGA NON È MAI STATA REALIZZATA NEL MONDO…

Paolo Baroni per “La Stampa

ponte sullo stretto

 

Sul tavolo c’è anche l’«opzione zero», ovvero la possibilità di non far nulla. Ma per la Commissione di esperti nominata nel 2020 dal ministero delle Infrastrutture rimettere in piedi un progetto per un ponte in grado di collegare Calabria e Sicilia ha senso, anzi di più visto che «sussistono profonde motivazioni per realizzare un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina».

 

PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

E quindi dopo l’imprimatur già ricevuto dal Parlamento l’idea riprende quota. Si tratta solo di decidere quale progetto adottare: ponte a campata unica, ripescando il vecchio progetto del consorzio Eurolink congelato 10 anni fa, o ponte a più campate più semplice da realizzare?

 

Incarico a Rfi

Ieri, durante il consiglio dei ministri, il titolare delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha illustrato ai colleghi quali sono le azioni necessarie per avviare la realizzazione dello studio di fattibilità tecnico-economica del progetto, annunciando che l’incarico verrà affidato tramite procedura pubblica a Rfi, «in quanto capace di garantire la più appropriata continuità e interconnessione dell’intervento con quelli ferroviari già progettati nei territori calabresi e siciliani».

 

ponte sullo stretto

A disposizione ci sono già 50 milioni di euro già messi a bilancio del 2021, mentre sono 510 i milioni già stanziati per potenziare nel frattempo per migliorare e velocizzare l’attraversamento dello Stretto a partire dal rinnovo della flotta dei traghetti e del materiale rotabile.

 

«Lo studio – spiega una nota del Mims – dovrà prendere in esame la soluzione progettuale del “ponte aereo a più campate”, valutandone la intrinseca sostenibilità sotto tutti i profili indicati, mettendola a confronto con quella del ponte “a campata unica” e con la cosiddetta “opzione zero”».

 

PONTE SULLO STRETTO

Inoltre, lo studio dovrà fornire gli elementi necessari a valutare la realizzabilità del sistema di attraversamento stabile anche sotto il profilo economico-finanziario.

 

Tra le motivazioni che giustificano un’opera del genere, già costata in passato alla casse pubbliche 300 milioni di euro per un progetto prima approvato e poi messo nel cassetto, ci sono in primo luogo «considerazioni socio-economiche legate anche agli andamenti negativi della popolazione, occupazione e Pil per l’area che sono decisamente superiori a quelli nel Centro-Nord e nello stesso Mezzogiorno», aveva spiegato ad inizio agosto Giovannini in Parlamento.

 

Tre motivazioni a favore

ponte stretto1

Ci sono poi motivazioni trasportistiche: il tempo medio di attraversamento attuale dello Stretto è paragonabile al tempo di viaggio che un’auto impiega per percorrere dai 100 ai 300 km. Non solo, ma la Sicilia è tra le isole più popolose al mondo che non posseggono un attraversamento stabile eppure ha un elevato potenziale di collegamento.

 

E un ponte sullo Stretto, assieme agli interventi programmati dal Pnrr su reti di trasporto e alta velocità, permetterebbe di rendere confrontabili i tempi medi di viaggio sulla rete ferroviaria da e verso il Sud con quelli oggi offerti al Centro-Nord, ridurrebbe i costi di attraversamento e inoltre «potrebbe modificare nel tempo le scelte localizzative e di approdo di taluni traffici, producendo anche un incremento di domanda».

 

ENRICO GIOVANNINI

Il mega tunnel sottomarino lungo tre volte lo Stretto di Messina che riduce a soli 16 minuti un viaggio di un'ora

 

Per i tecnici le altre soluzioni, il tunnel flottante e quello subalveo, per quanto suggestive vanno scartate innanzitutto per problemi legati alla sismicità della zona e poi per una questione di costi. Che non vengono al momento ancora quantificati (le stime oscillano tra 6 e 10 miliardi di euro), mentre per quanto riguarda il suo finanziamento si suggerisce di mettere tutto a carico del bilancio pubblico, visti «i benefici diffusi che l’opera ha sull’intero Paese».

 

L’impatto della campata unica

I due progetti di ponte presentano entrambi punti di forza e punti di debolezza. Nelle loro conclusioni gli esperti sostengono che «il sistema con ponte a più campate consentirebbe di localizzare il collegamento in posizione più prossima ai centri abitati di Messina e Reggio Calabria, con conseguente minore estensione dei raccordi multimodali, un minore impatto visivo una minore sensibilità agli effetti del vento, costi presumibilmente inferiori e maggiore distanza dalle aree naturalistiche pregiate».

 

enrico giovannini

Secondo il cronoprogramma del Mims la prima fase dello studio di fattibilità dovrebbe concludersi entro la primavera cui seguirà la fase di dibattito pubblico coinvolgendo tutti i soggetti interessati a quest’opera. L’intergruppo parlamentare per il Ponte sullo Stretto insiste perché i lavori comincino prima della fine della legislatura.

 

«Esiste un progetto appaltato – ricorda la coordinatrice e senatrice di Italia Viva, Silvia Vono – e quindi immediatamente cantierabile che permetterebbe ai cittadini di avere un’opera ingegneristica unica a livello mondiale, 12 mila nuovi posti di lavoro e 100 mila assunzioni di indotto e altre opere a terra con tutti gli interventi di compensazione e su questo in Parlamento c’è un fronte trasversale mai esistito che può far partire l’opera, è una occasione da cogliere subito senza perdere altro tempo».

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO