ursula von der leyen charles michel erdogan

E SE IL SOFÀ-GATE FOSSE UN TRAPPOLONE CONTRO URSULA VON DER LEYEN? - I TURCHI SOSTENGONO CHE SIA STATO SEGUITO IL "PROTOCOLLO STANDARD": "LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON È STATA TRATTATA IN MODO DIVERSO. NÉ LA DELEGAZIONE UE HA CHIESTO UNA DIVERSA DISPOSIZIONE" - CHI DOVEVA VIGILARE SUL PROTOCOLLO PER CONTO DELL'UE E' TROPPO ESPERTO (SI TRATTA DI AMBASCIATORI DI GRADO) PER COMMETTERE ERRORI COSI' GROSSOLANI - IL DAGOREPORT

ursula von der leyen lasciata senza poltrona da erdogan e michel 1

1 - SOFAGATE: TURCHIA, UE ERA D'ACCORDO SUL PROTOCOLLO

(ANSA) - "Durante la visita" di martedì ad Ankara dei presidenti della Commissione e del Consiglio Ue, Ursula von der Leyen e Charles Michel, "è stato seguito il protocollo standard. La presidente della Commissione europea non è stata trattata in modo diverso. Né la delegazione Ue ha chiesto una diversa disposizione. In questa situazione, ci saremmo aspettati che i due ospiti si fossero accordati tra loro". Lo dichiarano all'ANSA fonti governative turche.

 

2 - LO SGARBO DEL PROTOCOLLO

Dagoreport

ursula von der leyen lasciata senza poltrona da erdogan e michel 2

 

L'Europa, che dall'esterno viene percepita come entita' unica e compatta, è in realtà formata da organi diversi guidati e gestiti in modo diverso. Con un po' di esegesi della visita ad Ankara dei vertici europei, cerchiamo di capire chi abbia la responsabilita' di fare in modo che vada tutto secondo creanza.

 

I viaggi e gli incontri all'estero della presidente Von der Leyen sono gestiti dalll'ufficio del protocollo della Commissione e dalle ambasciate all'estero, che dipendono dal servizio estero e dunque da Borrell e Sannino. A capo del protocollo della Commissione c'e' un ambasciatore francese. A capo dell'ambasciata di Ankara c'e' invece un ambasciatore tedesco. Non sono funzionari europei, euroburocrati che possono inciampare su come sistemare le seggiolinine, ma ambasciatori di grado che ben padroneggiano le regole del gioco.

ursula von der leyen lasciata senza poltrona da erdogan e michel 3

 

L'inchiesta interna che sta partendo tra gli ovattati corridoi europei punta il dito contro l'ambasciatore europeo ad Ankara, Nikolaus Meyer-Landrut. Non e' un funzionario europeo, ma un diplomatico tedesco, che e' stato consigliere della Merkel dal 2011 al 2015 e ambasciatore tedesco in Francia dal 2015 al 2020. L'ambasciata europea in Turchia ha senza dubbio organizzato la visita. L'umiliazione di Von der Leyen potrebbe dunque essere frutto di un "errore" proprio di un ambasciatore tedesco. Mani troppo esperte pero' per poter pensare ad un errore…

ursula von der leyen lasciata senza poltrona da erdogan e michel 4

 

Altro responsabile della visita e' il servizio di protocollo della Commissione. A capo c'e' un francese, Nicolas de La Grandville. Siede lì dal 2010. Anche lui, come Meyer-Landrut, e' un diplomatico di carriera e non un funzionario europeo. Ha passato la vita al Ministero degli esteri francesi, e' stato consigliere diplomatico del presidente Sarkozy e addirittura capo del protocollo del ministero degli Esteri francese. Anche lui, dunque, conosce e maneggia le regole del protocollo.

 

ursula von der leyen lasciata senza poltrona da erdogan e michel 5

La tesi della mancanza di attenzione da parte degli uffici della Commissione o della loro sciatteria nell'organizzare la visita ad Ankara per il G20 diventa assai poco verosimile. Chi avrebbe dovuto occuparsene, sia dal lato del servizio protocollo sia da quello dell'ambasciata di Ankara, ha mani troppo capaci per commettere errori cosi' grossolani.

 

Con queste premesse, qualche "addetto ai livori" di Bruxelles evoca l'idea di un tremendo trappolone fatto alla Von der Leyen, in un momento in cui lei si ritrova debole a causa di una campagna vaccinale che non va come dovrebbe…

 

Commission’s protocol chief – POLITICO

https://www.politico.eu/article/commissions-protocol-chief/

 

ursula von der leyen lasciata senza poltrona da erdogan e michel

What ‘Sofagate’ says about Charles Michel – POLITICO

https://www.politico.eu/article/what-sofagate-says-about-charles-michel/

 

3 - A CHI SPETTA LA PRECEDENZA COSA DICE IL PROTOCOLLO

Fr.Bas. per il "Corriere della Sera"

 

1 Come funziona il protocollo nelle visite ufficiali dei capi di Stato?

In occasione di cerimonie o visite ufficiali da parte di capi di Stato e di governo niente è lasciato al caso. Ma anche l'organizzazione di summit internazionali prevede un cerimoniale preciso. I protocolli in genere sono il risultato di un confronto tra la delegazione ospitante e quella in visita ancora prima dell'inizio della missione. È chiaro che durante la visita ad Ankara della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e del presidente del Consiglio europeo Charles Michel qualcosa è andato storto, perché c'era solo una sedia accanto a quella del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

 

recep tayyip erdogan

2 Qual è l'ordine delle precedenze tra le istituzioni europee?

In base al cerimoniale di Stato, pubblicato sul sito di Palazzo Chigi, e non diversamente da quanto prevede Bruxelles, tra le istituzioni europee prima viene il presidente del Parlamento Ue, poi quello del Consiglio europeo e infine quello della Commissione.

 

In base al Trattato di Lisbona il presidente del Consiglio europeo assicura la rappresentanza esterna dell'Ue per le questioni relative alla politica estera e di sicurezza comune, fatte salve le competenze dell'Alto rappresentante dell' Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Però come ha osservato il portavoce della Commissione Ue, durante gli incontri con i capi di Stato o di governo esteri (ad esempio durante i vertici tra l'Ue e un Paese terzo), il presidente della Commissione e del Consiglio europeo siedono allo stesso modo.

TUSK - ERDOGAN - JUNCKER

 

3 Quali sono i precedenti?

Il 16 novembre 2015 ad Antalya entrambi i leader Ue dell'epoca, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, furono fatti accomodare in due poltrone equidistanti ai lati di Erdogan. Il 23 gennaio 2020 a Gerusalemme, alla cerimonia del 75mo anniversario della liberazione di Auschwitz, l'ordine di intervento dei presidenti fu: Parlamento Ue, Commissione e Consiglio europeo.

 

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)