fidel castro anna maria traglia

NEI SECOLI FIDEL – CASTRO HA AMATO PER 40 ANNI UN'ITALIANA CATTOLICA E ANTICOMUNISTA - UN LIBRO RICOSTRUISCE LA TRAVOLGENTE PASSIONE TRA IL DITTATORE E ANNA MARIA TRAGLIA, NIPOTE DI UN CARDINALE, SPOSATA E BIMBATA, DURATA FINO ALL'ULTIMO RESPIRO DEL LÍDER MÁXIMO - I TRADIMENTI (FIDEL ERA UN DONNAIOLO), LA MALATTIA E IL CARDINALE AGOSTINO CASAROLI CHE DEVE "SUBIRE" LA PRESENZA DI FIDEL, A SUA INSAPUTA...

CATERINA MANIACI per Libero Quotidiano

 

fidel castro cover

Un uomo maturo, fascinoso, pietra dello scandalo e spina al fianco per buona parte dell'Occidente, e una donna giovane, moglie e madre, proveniente da una delle famiglie della Roma bene e di tradizione "papalina", essendo nipote del cardinale vicario della Capitale. Si incontrano e fatalmente scocca la scintilla.

 

È amore praticamente a prima vista, ed è l'incipit perfetto per un best seller dalle tinte più che rosa. Eppure la storia è vera e i protagonisti sono in carne e ossa, con nomi e cognomi che fanno rumore. Sulla scena ci sono niente di meno che Fidel Castro, il Líder Máximo, e Anna Maria Traglia, nipote del cardinale vicario di Roma, di famiglia conservatrice e anticomunista, e fornita di un marito e due figli.

anna maria traglia

 

paola sorge castro cover

Sullo sfondo appare Cuba, l'isola che, a secondo da quale prospettiva la si guardi, è l'incarnazione dell'inferno in terra oppure il tentativo di realizzare il paradiso in terra. In ogni caso, sfondo esotico più che adeguato per una bruciante storia d'amore. I due si conoscono nel 1975 e per quarant' anni questa storia durerà e resisterà nel tempo, anche nel silenzio, in cui due opposti si toccano e si rincorrono, lei cattolica osservante e lui l'ateo che ha chiuso tutte le chiese di Cuba, con il quale ufficialmente nessun membro della Chiesa può avere contatti.

 

E dopo quarant' anni l'una e l'altro finiranno per dire: «Avevi ragione tu». Materiale romanzesco a cui pochi avrebbero potuto resistere. Così Paola Sorge lo ha trasformato in un racconto che è autentico ma è anche, in qualche modo, rielaborato. Il risultato è Fidel in love. Il grande amore segreto del Líder Máximo, edito da Castelvecchi (pp.208, euro 16.80).

anna maria traglia

 

bella ed annoiata Possiamo dunque seguire le vicende di questo inedito "love affaire" fin dai primi passi, fin dall'incontro fatale durante una cena tra vip a Cuba, sotto gli occhi di un alto prelato. Anna Maria è giovane e bella, un po' annoiata della sua vita alto borghese e molto eccitata all'idea di essere riuscita ad arrivare nell'isola del diavolo, insomma, in quella Cuba dominata dal "piccolo Stalin".

fidel castro

 

E quella sera, ad una cena tra prelati e diplomatici, le si presenta davanti proprio lui, Fidel. Che le appare ben poco minaccioso, anzi, tutt' altro. Non può sottrarsi a quegli occhi penetranti, pieni di fuoco. Lui è tanto audace che, con la più banale prevedibile delle scuse - raccogliere un tovagliolo caduto - trova l'occasione per stringere la mano di nascosto all'"italianita", la quale si ritrova in un vortice di passione che neppure nei sogni più audaci aveva mai potuto immaginare.

 

Via libera, quindi, a incontri fuori "protocollo", come quelli in barche che scappano al largo per una battuta di pesca, e cene, colloqui, tête-à-tête rubati. Insieme a loro vorticano personaggi di ogni genere, ambasciatori, familiari angosciati, attivisti, preti, suore, persino il cardinale Agostino Casaroli, grande protagonista di quella tormentata stagione politica, dominata dalla guerra fredda, dalla perenne antitesi Usa-Urss, da tentativi di timide aperture e scontri frontali. Casaroli che deve "subire" la presenza del dittatore, a sua insaputa. Sotto lo sguardo di Anna Maria.

fidel castro

 

Ci sono i tradimenti, le delusioni - Fidel è un donnaiolo, fra le altre cose - non si può chiudere gli occhi su quello che il regime impone, i dissidenti in carcere, la fuga di chi non vuole e non può vivere in una dittatura, che si basa sul culto della personalità di un solo uomo. Non si tratta di avere a che fare con un "eroe" tutto fascino e personalità.

 

La storia va avanti, con lo stesso andamento delle vite dei protagonisti, tra i molti avvenimenti che attraversano la vita di Castro, così inestricabilmente legata alle vicende della scena internazionale. Ma anche Anna Maria si trova legata a queste vicende, e sempre a lui, il Líder. Che per lei rimane soprattutto l'uomo di cui si è profondamente innamorata.

agostino casaroli

 

Nel 2006, quando viene a sapere che Fidel è ammalato di tumore al colon, lei non aspetta neanche un momento per volare a Cuba. Riesce ad essere ammessa nella stanza di ospedale dove si trova in cura. Lo vede con la barba lunga, smagrito, avvilito. Rimane ben poco di quell'uomo che credeva di poter cambiare il mondo, a sua immagine e somiglianza. Anna Maria però continua solo a vedere l'uomo dei suoi sogni. la luce nella stanza E lui, così come appare nella descrizione dell'autrice, si illumina nel vederla entrare nella stanza. Parlano di tutto, dall'incontro con papa Giovanni Paolo II, all morte del grande amico di Fidel, il ballerino Antonio Gades

 

Si lasciano dopo essersi abbracciati e dopo che Castro le regala la sua medaglietta del battesimo, con l'immagine di Sant' Antonio. Passano altri dieci anni e Anna Maria questa volta apprende la notizia della scomparsa del "suo" Fidel dai giornali.

bergoglio fidel castro 1

 

Per lei è morto l'uomo della sua vita e un grande uomo, non contempla le ombre nere della sua vita e delle sue azioni. Parla con un gesuita che ha assistito il Líder. Che negli ultimi anni ha "ammorbidito" le sue posizioni verso la chiesa cattolica. Il religioso racconta che le sue ultime parole sono state "Ave Maria". Ma la donna non ci crede. Pensa che non si sia tratto dell'omaggio alla Madonna, ma dell'ultimo pensiero pieno d'amore rivolto proprio a lei.

fidel castro e il chefidel castro fidel castro 2fidel castro 1fidel castrofidel castro e i barbudosfidel castro a tavola

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."