matteo salvini giancarlo giorgetti superbonus edilizia

È SEMPRE SALVINI CONTRO GIORGETTI - NUOVO SCONTRO TRA IL SEGRETARIO DELLA LEGA E IL SUO VICE. IL “CAPITONE” DIFENDE IL SUPERBONUS DOPO L’ATTACCO DEL MINISTRO (“È UNA DROGA PER L’EDILIZIA”): “È FONDAMENTALE PER AIUTARE GLI ITALIANI” - INTERVIENE PURE CONTE, CHE CON IL VOTO SUL QUIRINALE È TORNATO CULO E CAMICIA CON MATTEO: “POLEMICHE SURREALI. SI SCELGA DA CHE PARTE STARE” - MA DRAGHI E FRANCO ORMAI HANNO DECISO PER LA STRETTA, DOPO LE SCANDALOSE TRUFFE SULLA CESSIONE DEL CREDITO

giancarlo giorgetti e matteo salvini 2

Niccolò Carratelli per "la Stampa"

 

Ci risiamo. Giancarlo Giorgetti dice A e Matteo Salvini dice B. Il leader della Lega ieri mattina ha letto le critiche sprezzanti del "suo" ministro dello Sviluppo economico a proposito del Superbonus del 110% e a stretto giro, in diretta radiofonica su Rtl 102. 5, lo ha corretto.

 

Giorgetti dice che non è sufficiente? «Ovvio, ma è fondamentale per aiutare gli italiani e, soprattutto, il settore dell'edilizia - ha spiegato - il Superbonus è uno strumento assolutamente efficace e stiamo lavorando per rinnovarlo, aumentando la possibilità della cessione del credito».

 

mario draghi in conferenza stampa 1

Insomma, altro che «droga per l'edilizia e causa dell'aumento dei prezzi», come ha evidenziato Giorgetti dalle pagine del Corriere, sposando, come spesso gli capita, le critiche espresse dal premier Mario Draghi sulla misura cara ai 5 stelle. Non a caso, dalle parti del Movimento, hanno subito punzecchiato Salvini via social, ricordandogli il voto favorevole della Lega sul provvedimento.

giuseppe conte matteo salvini meme

 

«Si scelga da che parte stare - ha attaccato il presidente M5s Giuseppe Conte - non si può brindare al più 6% del Pil dell'anno scorso e poi gettare fango sul Superbonus, che ci ha reso la locomotiva d'Europa sulle costruzioni. Sono surreali le polemiche di alcuni esponenti politici».

 

giancarlo giorgetti matteo salvini a cernobbio

La pubblica sconfessione di Giorgetti, da parte di Salvini, è stata, tra l'altro, ribadita dal responsabile economico del partito, il senatore Alberto Bagnai: «Che la misura sia fondamentale per l'edilizia è nei numeri - ha detto - poi naturalmente un partito è pluralista e quindi ha diverse interpretazioni, ma i numeri quelli sono. Questa misura è stata oggettivamente un grande volano».

 

di maio conte salvini

Fonti leghiste hanno, ovviamente, provato a ridimensionare il botta e risposta tra Giorgetti e Salvini, assicurando che tra i due ci sia una sostanziale «identità di vedute» sul Superbonus, che il ministro non ha mai voluto attaccare, ma ha solo precisato che «non è con quello che fai politica industriale in Italia».

 

roberto cingolani

Intanto, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus, aggiornando quelli già vigenti per l'Ecobonus e aumentandoli almeno del 20%, in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell'inflazione.

 

«In questo modo, si pone un freno all'eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti - ha spiegato Cingolani - riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole, che tuteli lo Stato e i cittadini». Per tutti i costi non previsti nel decreto si farà riferimento ai prezziari predisposti da Regioni e Province autonome o ai listini delle Camere di commercio.

 

matteo salvini e giancarlo giorgetti 4

Ma sarà, comunque, indispensabile l'asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato, per evitare speculazioni. La stretta anti frodi messa a punto dal governo arriverà, invece, entro la fine di questa settimana, forse venerdì: non più, come ipotizzato nei giorni scorsi, con un emendamento al decreto Milleproroghe (troppo lunghi i tempi di conversione per l'entrata in vigore), ma nell'ambito del decreto contro l'aumento dei costi dell'energia. La traccia di intervento l'ha anticipata il ministro dell'Economia, Daniele Franco.

 

daniele franco 1

Ogni operazione sarà tracciata dall'inizio alla fine: è in arrivo un codice identificativo, di fatto una sorta di bollino, che accompagnerà le diverse cessioni e che consentirà di risalire a tutta la filiera.

 

Uno strumento che, insieme all'asseverazione, al visto di conformità sull'adeguatezza dei prezzi e al controllo preventivo dell'Agenzia delle Entrate, permetterà di bloccare i meccanismi fraudolenti. Si allentano poi i vincoli, per consentire la cessione del credito più volte, mentre ora la legge prevede una sola operazione. Con la nuova soglia si potranno fare anche tre passaggi di mano, ma solo attraverso canali certificati e sicuri, come quelli bancari.

matteo salvini e giancarlo giorgetti 1mario draghi a bordo di una motovedetta della guardia costiera a genova matteo salvini e giancarlo giorgetti 3

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...