giuseppe conte tafazzi

LA SETTIMANA NERA DI CONTE - IL MOVIMENTO DI PEPPINIELLO APPULO È SCESO SOTTO LA SOGLIA PSICOLOGICA DEL 15 PER CENTO: HA PERSO LO 0,8 IN SETTE GIORNI E ORA È AL 14,3. MA MOLTI GRILLINI PENSANO CHE I NUMERI VERI SIANO MOLTO PIÙ ESIGUI - INTANTO IL MOVIMENTO FRANA ANCHE DALL’INTERNO: I PARLAMENTARI SONO INCAZZATI PERCHÉ SOLO APPENDINO, BONAFEDE E CASTALDO ENTRERANNO NEL CONSIGLIO NAZIONALE. ALMENO SEI PARLAMENTARI M5S SONO PRONTI A CONFLUIRE CON GLI EX GRILLINI DI “ALTERNATIVA C’È” (IN VISTA DEL VOTO SUL QUIRINALE, È UNA BELLA GRANA PER "GIUSEPPI")

Jacopo Iacoboni per www.lastampa.it

giuseppe conte atreju 5

 

È stata una settimana molto difficile, per il M5S. Stando a un sondaggio che da due giorni sta circolando tantissimo nelle chat dei gruppi parlamentari, accendendo discussioni e scontri interni, il Movimento di Conte ha perso lo 0,8 in soli sette giorni.

 

Una rilevazione, compiuta da Swg, certifica da ieri sera che i cinque stelle sono precipitati sotto la soglia psicologica del 15 per cento: al momento sarebbero al 14,3 per cento, che li colloca ormai a distanza dagli altri, quarto partito d’Italia, lontani i tempi del boom del 33 per cento alle elezioni politiche del 2018.

 

giuseppe conte l'aria che tira 11

C’è anche chi, tra i grillini, teme che i numeri veri possano essere persino più ridotti: circolava, dieci giorni fa, un’altra rilevazione che dava il Movimento all’11 per cento. È stata abilmente silenziata, ma non abbastanza da non alimentare capannelli interni e dissenso.

 

Una cosa appare certa, innanzitutto dentro i gruppi parlamentari: l’effetto Conte, se c’è stato, non si vede più. Anzi. Il Movimento è in preda a fortissime spinte e malumori, su quale direzione strategica dovrà prendere in questo tornante decisivo, ma anche su questioni più prosaiche: nomine appena fatte, poltrone mancate, posti futuri e ricandidature (molto in bilico per i quattro quindi degli attuali parlamentari).

conte grillo

 

E il rischio di una piccola ma pericolosa diaspora. Giuseppe Conte ha appena portato a termine una infornata significativa di nomine, addirittura novanta grillini sono diventati membri dei 17 Comitati tematici previsti dallo Statuto.

 

Ma questo ha prodotto un doppio effetto, che non ha stabilizzato la leadership: innanzitutto, tra i presidenti degli otto comitati solo quelli dei quattro obbligatori entreranno nel “Consiglio nazionale”, l’organismo dirigente creato dall’ex premier che sarà un po’ la sua segreteria politica allargata.

CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE

 

Tra loro, pezzi da novanta come Chiara Appendino, Alfonso Bonafede, Fabio Massimo Castaldo (a cui è affidato il Comitato per i rapporti europei e internazionali), che si uniscono a cinque vicepresidenti super contiani (Paola Taverna, Riccardo Ricciardi, Mario Turco, che anche a palazzo Chigi aveva in mano il dossier Cina, Michele Gubitosa, Alessandra Todde).

 

letta conte

Gli altri presidenti (quelli dei comitati facoltativi) non entreranno, sono esclusi insomma da quella che viene percepita come la futura stanza dei bottoni. A maggior ragione saranno esclusi i membri dei loro comitati. Si sta insomma diffondendo tra i grillini la sensazione che quelle nomine siano state solo fumo negli occhi.

 

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

Il resto della truppa parlamentare (altre novanta persone), escluso da tutto, è ancora più malmostoso, e si interroga drammaticamente anche sul suo futuro. È già in piedi una operazione-diaspora che porterebbe in tempi rapidi almeno sei parlamentari M5S nel gruppo misto, pronti a confluire con gli ex grillini di “Alternativa c’è”, che al momento sono undici. Barbara Lezzi e Nicola Morra dicono apertamente che bisogna ragionare di «un nuovo soggetto politico».

MORRA LEZZI 2

 

Ma l’obiettivo più dietro l’angolo, raccontano dentro il Movimento quelli che hanno avvistato questa manovra, è arrivare a gennaio ai venti deputati necessari per creare un gruppo autonomo alla Camera, dove sono davvero vicini a riuscirci, e pesare nella partita per il Quirinale.

 

Una gara complicatissima, dove però potrebbero avere spazi di manovra interessanti non solo i centristi e i renziani, ma anche la galassia grillina o ex grillina che si sente abbandonata e tradita dai capi.

 

DAVIDE CRIPPA GIUSEPPE CONTE

Conte non può ovviamente sanare tutti questi problemi, ma la vicenda della rinuncia forzata alla candidatura nel seggio di Roma centro, che gli era stata offerta dal Pd di Enrico Letta, ha pesato soprattutto su di lui, innanzitutto sul suo rapporto con il Pd, perché anche nel Pd si chiedono (e chiedono a chi nel Movimento conosce gli umori dei gruppi) se e quanto potrà essere l’avvocato a garantire solidamente gli assetti dell’alleanza tra 5 stelle e democratici.

 

grillo conte

Davide Crippa, il capogruppo M5S a Montecitorio, tutte queste cose le sta vedendo direttamente in questi giorni, e infatti invoca, anche in prospettiva del voto per il Quirinale: «I gruppi parlamentari vanno coinvolti in un percorso e informati sull'evoluzione della trattativa, e non parlo dei nomi, quanto del modo con cui coinvolgeremo le altre forze politiche».

 

Crippa è visto tuttora come la longa manus di Beppe Grillo nel partito, il capogruppo che il nuovo corso contiano non è riuscito a sostituire. E Grillo, in tutto questo? Raccontano che non abbia affatto abbandonato l’idea di un Movimento a tre punte, “né di destra né di sinistra”: Roberto Fico (centrosinistra), Luigi Di Maio (che guarda al centrodestra) e Virginia Raggi (che richiama l’ortodossia e in questo schema rappresenterebbe la grillina tout court). Per questa via, Beppe e Di Maio non sono mai stati così vicini nel non volere un Movimento contiano, ridotto a costola della sinistra.

giuseppe conte atreju 4meme su giuseppe conte e beppe grillogiuseppe conte atreju 1BEPPE GRILLO IN COLLEGAMENTO CON CONTE. giuseppe conte atreju 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA