claudio durigon saldo stralcio cartella cartelle esattoriale esattoriali

SI FA PRESTO A DIRE “TOGLIAMO IL REDDITO DI CITTADINANZA” - IL SOTTOSEGRETARIO AL LAVORO, CLAUDIO DURIGON: “SONO PER TROVARE UN'ALTRA SOLUZIONE, ANCHE PERCHÉ SIAMO DI FRONTE AD UNA SITUAZIONE ECONOMICA DAVVERO BRUTTA E FINORA TROVARE LAVORO PER I SOGGETTI A BASSA SCOLARIZZAZIONE SI È RIVELATO IMPOSSIBILE. NELLA MAGGIORANZA C'È CHI HA POSIZIONI BEN PIÙ NETTE, IO INVECE HO UN APPROCCIO PIÙ SOFT E PUNTO A DARE UNA PROSPETTIVA FUTURA AL REDDITO - ORA NON C'È TEMPO E NON CI SONO SOLDI, PER CUI SULLE PENSIONI FAREMO SOLO UN ACCORDO PONTE”

P. Bar. per “la Stampa”

 

claudio durigon giorgia meloni

«Calma, siamo al governo da nemmeno un mese, i tempi sono strettissimi e tutto non si può fare subito» avverte il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. «Anche perché avendo deciso i concentrare il grosso delle risorse per contrastare il caro-energia per gli altri interventi non resta molto». E questo vale innanzitutto per le pensioni. Quanto al reddito di cittadinanza l'esponente della Lega rilancia la sua proposta in base alla quale basterà rifiutare anche una sola offerta di lavoro per perdere il sussidio.

 

MATTEO SALVINI BRINDA ALLA FINE DEL GOVERNO DRAGHI CON UNA COCA COLA INSIEME A DURIGON

Il suo ministro, Marina Calderone, però non sembra molto convinta di questa soluzione.

Sostiene che "è solo una delle posizioni sul tavolo e che il suo compito è fare la sintesi.

«Nella maggioranza c'è chi ha posizioni ben più nette, io invece ho un approccio più soft e punto a dare una prospettiva futura all'Rdc».

 

Dire che dopo un rifiuto salta l'assegno non è tanto «soft» «Ma bisogna sempre tener presente che non si tratterebbe di rifiutare qualsiasi tipo di lavoro: ricordo che la norma parla già ora parla di offerta congrua, con la giusta distanza e nel giusto campo di attività.

 

L'obiettivo è quello di spronare i percettori del reddito facendo capire loro che l'obiettivo non può essere incassare questo sussidio a vita ma piuttosto cercare trovare assieme allo Stato un lavoro. Di qui poi la proposta di décalage del sussidio, sia in termini di durata che di importi, e l'intenzione di potenziare i piani di formazione. Che è ciò che è mancato finora perché a causa di tanti fattori, dal Covid al contingentamento, alla guerra, non è stato facile formare anche queste persone».

GIORGIA MELONI REDDITO CITTADINANZA

 

Ma se la sua è la proposta più morbida quelle più «cattive» sin dove arrivano?

«A togliere il reddito di cittadinanza a tutti gli abili al lavoro. Io sono per trovare un'altra soluzione, anche perché siamo di fronte ad una situazione economica davvero brutta e finora trovare lavoro per i soggetti a bassa scolarizzazione si è rivelato impossibile».

 

Oggi i sindacati nell'incontro con Meloni porranno anche il tema della riforma delle pensioni. Qui a che punto siamo, si parte da quota 41?

durigon salvini

«L'obiettivo che assieme al ministro Calderone ed al Mef ci stiamo dando è quello di evitare che col nuovo anno si torni alla legge Fornero col ripristino dello scalone dei 67 anni. Partiamo con un primo intervento poi vedremo cosa fare confrontandoci coi sindacati quali modifiche introdurre. Per me ora si tratta di dare un segnale per far capire dove si vuole andare, magari inserendo "quota 41" come prima fase per poi costruire la soluzione definitiva».

 

E' prevista anche l'introduzione di un tetto di età?

«Non è ancora stato deciso, ma in questa prima fase verrà sicuramente previsto».

 

Ma si resta con l'attuale Quota 102, come somma di 41 anni di contributi e 61d'età o si cambia?

il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 5

«La Quota 102, come somma dei 64 anni di età e di 38 anni di contributi introdotta dal governo Draghi, doveva interessare 13 mila persone ma poi solo 8 mila sono andate in pensione in questo modo. Il nulla. Noi cercheremo di dare dei numeri un poco più pesanti, poi che sia Quota 102 o 103 lo vedremo. Di certo in un mese e mezzo non riusciremo a fare la riforma, non ci sono riusciti altri governi ed è impensabile farlo ora. E oggettivamente sarebbe anche sbagliato, perché una riforma del genere va condivisa coi sindacati e non si fa in una settimana».

 

Quindi per ora si tratta di una soluzione ponte?

«Adesso è l'unica scelta che possiamo fare. Poi avremo un anno davanti per decidere che fare».

 

E la flat tax? I sindacati sono contrarissimi, e oggi lo diranno a Meloni, mentre voi la volete allargare.

FLAT TAX

«Anche ai lavoratori autonomi va dato un minimo di risposta. Vogliamo dare un segnale ampliando un po' oltre i 65 mila euro la soglia per questa fascia di contribuenti. Ma con questo non estenderemo la flat tax ad altri soggetti».

 

Però si è scoperto che far pagare solo il 15% di tasse per chi sta sotto il tetto dei 65 mila spinge tanti a sottofatturare, a evadere

«Io la vedo al contrario, perché più si alza il tetto e più questo fenomeno tende a ridursi. Adesso si tratta di valutare a che livello arrivare».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…