spesa bollette elettriche gas

SIAMO IN BOLLETTA E CI ALZANO LE BOLLETTE - ARRIVA LA MAXI STANGATA SUI COSTI DI LUCE E GAS, SPINTA DAI LISTINI IMPAZZITI DELLE MATERIE PRIME E DALLE DINAMICHE DI MERCATO SU PETROLIO E CARBONE - IERI SERA L'AUTORITÀ DELL'ENERGIA, ARERA, HA RIELABORATO I CONTEGGI E AGGIORNATO I NUOVI PREZZI: RINCARI MAI VISTI, DAL 12% AL 21% - SE NON ALTRO LA LEGNATA È IN PARTE MITIGATA DA UNO STANZIAMENTO DEL GOVERNO, MA ANCHE SULLA BENZINA...

Jacopo Giliberto per "Il Sole 24 Ore"

 

scattano gli aumenti in bolletta

Una stangata sulle tariffe di luce e gas. Una stangata - per fortuna - mitigata dallo stanziamento salvabollette del Governo. Questa mattina metano e corrente elettrica cresceranno come mai prima d'ora (ieri sera erano ancora in corso i conteggi per definire il dettaglio dell'aumento da far partire a mezzanotte) spinti dai listini impazziti delle materie prime, e spinti al rialzo soprattutto dal petrolio e dal carbone che orientano a cascata i costi di produzione del metano e della corrente elettrica che in Italia si produce soprattutto con il metano.

 

rincari in bolletta

La nuova tariffa rimarrà valida fino alla fine di settembre e il 1° ottobre ci sarà l'aggiornamento successivo che, con ogni probabilità, confermerà l'andamento di rincaro fortissimo.

 

Fino a tarda sera ieri gli economisti e i tecnici dell'autorità Arera stavano rielaborando i conteggi sull'effetto tariffario cercando di leggere l'impatto del fondo salvabollette contenuto nel decreto Lavoro emanato in serata dal Consiglio dei ministri.

 

Stime: da Nomisma ad Althesys

spesa bollette elettriche gas

Ogni tre mesi l'autorità dell'energia Arera (l'organismo statale indipendente che regola i settori energetici e ambientali, l'acqua potabile e i servizi di nettezza urbana) aggiorna le bollette di luce e gas secondo l'andamento dei mercati energetici.

 

Nei giorni scorsi l'economista dell'energia Davide Tabarelli, Nomisma, da Bologna aveva fatto i conti sulla base del meccanismo di calcolo adottato dall'autorità dell'energia e aveva ammonito sul rischio stangata: «La ripresa dell'economia europea incontra un primo ostacolo nell'impennata dei prezzi dell'energia che per l'Italia porta una stangata sulle bollette di elettricità e gas dal primo luglio 2021. In base ai dati preliminari - aveva pronosticato Tabarelli - è possibile stimare per l'elettricità un aumento intorno al 12% e per il gas oltre il 21%, entrambi balzi record mai visti in passato». Tabarelli non aveva ancora potuto contare il beneficio al ribasso apportato dalle decisioni del Governo adottate ieri sera.

 

aumentano le bollette

Da Milano arrivano le considerazioni del centro studi Althesys dove un altro economista dell'energia, Alessandro Marangoni, aggiunge: «Non bisogna farsi distrarre dagli alti e bassi congiunturali dei combustibili, ma guardare oltre. Nel medio periodo, le bollette difficilmente scenderanno, nonostante le fonti rinnovabili siano sempre meno costose e, auspicabilmente, sempre più disponibili»; dietro alle medie «si nascondono andamenti molto diversi delle varie componenti: a fronte di un netto calo della componente energia, sono saliti i costi dei servizi di vendita e gli oneri generali di sistema».

 

aumenti record in bolletta

Le diverse associazioni dei consumatori hanno elaborato stime tra loro vicine sull'effetto dei rincari energetici, contando anche i carburanti, e qualcuno arriva a lanciare allarmi per un sovraccosto di complessivi 7 miliardi di euro a carico dei consumatori.

 

BOLLETTE

Le rilevazioni dell'Istat

A riscaldare le preoccupazioni è stato anche l'Istat, le cui stime preliminari vedono l'inflazione ferma in giugno all'1,3%, lo stesso livello di maggio, ma registrano come principale spinta al carovita ancora una volta i prezzi dei prodotti energetici, saliti da +13,8% di maggio a +14,1%, con rialzi sia della componente regolamentata come le bollette (da +16,8% a +16,9%) sia di quella non regolamentata a mercato libero (da +12,6% a +12,8%).

 

I rialzi dei prezzi alla produzione rilevati in maggio (+1% su base mensile e +8% in un anno) sono spinti soprattutto dai prodotti energetici.

 

Paghiamo il no al petrolio

rincaro petrolio

La ripresa dell'attività industriale con il placarsi dell'epidemia si è sommata con le politiche contro gli investimenti nei giacimenti e sulle miniere e con le campagne d'opinione contro le trivelle e i combustibili fossili, come carbone, petrolio e gas.

 

Risultato: la domanda di energia è ripartita ma l'offerta di energia è calata, le fonti rinnovabili non riescono a soddisfare il bisogno di chilowattora puliti del mondo. E la febbre del mercato si esprime con la temperatura dei prezzi.

 

pozzi petrolio

Qualche esempio dei rincari energetici. Rispetto all'anno scorso il carbone è passato da 50 a 120 dollari la tonnellata, il greggio da 45 a 75 dollari al barile (un barile sono 159 litri).

 

aumenti carburanti 5

Ormai il petrolio è marginale sulla produzione

E i carburanti? Lo Sviluppo economico ha appena pubblicato la rilevazione settimanale e il prezzo medio di benzina e gasolio è cresciuto ancora, raggiungendo nell'ordine 1,628 e 1,489 euro al litro, pari a una decina di euro in più per un pieno medio di una vettura rispetto a un anno fa. Ovviamente la rilevazione riguarda la media dei prezzi, dove un rifornimento servito dal benzinaio in autostrada può superare i 2 euro al litro.

 

aumenti carburanti 4

Le voci delle associazioni

Protesta l'Unione nazionale consumatori: «Un rincaro che, su base annua, produrrebbe una scoppola pari a 271 euro all'anno per la benzina e a 240 euro per il gasolio».

 

Nei giorni scorsi era in allarme anche la Coldiretti. Per esempio l'alimentazione degli animali con il mais «registra il maggior incremento del decennio con +74% annuo, mentre la soia ha raggiunto il picco da quasi sette anni con +77%».

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO