donald trump capitol hill

SIAMO AI TITOLI DI CODA PER TRUMP: LA COMMISSIONE DELLA CAMERA USA SULL’ASSALTO A CAPITOL HILL HA DEFERITO L’EX PRESIDENTE E CHIEDENDO AL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI INCRIMINARLO PER COSPIRAZIONE, INCITAMENTO ALL’INSURREZIONE E OSTRUZIONE DI UN PROCEDIMENTO UFFICIALE – ORA SARÀ IL PROCURATORE SPECIALE JACK SMITH A DOVERSI ESPRIMERE, E POI LA DECISIONE FINALE SARÀ DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, IL DEMOCRATICO MERRICK GARLAND – IL TYCOON: “CERCANO DI IMPEDIRE LA MIA CORSA ALLA CASA BIANCA…”

 

donald trump prima dell assalto a capitol hill

1. TRUMP ATTACCA, CERCANO DI IMPEDIRE MIA CORSA A CASA BIANCA

(ANSA-AFP) - Donald Trump accusa i legislatori della Camera di aver raccolto "false accuse" contro di lui nel tentativo di impedirgli di ricandidarsi alla Casa Bianca. "Le false accuse formulate dal comitato altamente partigiano 6 gennaio sono già state presentate, perseguite e processate sotto forma di Impeachment Hoax #2", ha detto Trump in un post sulla sua piattaforma Truth Social. "Ho vinto in modo convincente". "Questa faccenda di perseguirmi è proprio come lo era l'impeachment: un tentativo di parte di mettere in disparte me e il Partito Repubblicano", ha detto.

 

assalto capitol hill.

2. «TRUMP INADATTO A GOVERNARE» ORA DONALD RISCHIA IL PROCESSO

Marco Liconti per “il Giornale”

 

«Cospirazione, incitamento all'insurrezione, ostruzione di un procedimento ufficiale». Sono i potenziali reati per i quali Donald Trump è stato deferito al dipartimento di Giustizia. Nella storia degli Stati Uniti, non ci sono precedenti di questo tipo a carico di un ex presidente. La Commissione della Camera dei rappresentanti sull'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, nella sua ultima udienza, prima di essere dissolta il 3 gennaio, quando il controllo dell'Assemblea passerà ai Repubblicani, ha lanciato l'atto d'accusa definitivo nei confronti del tycoon.

commissione sull assalto a capitol hill

 

Tutti i nove membri dell'organismo, a cominciare dal presidente, il democratico Bennie Thompson, hanno preso la parola per esporre i vari aspetti del «tradimento» di Trump e del suo «complotto» per sovvertire l'esito delle presidenziali del 3 novembre 2020, a partire dalla «falsa» e «premeditata» dichiarazione di vittoria pronunciata nella notte elettorale, passando per le «false» accuse di brogli elettorali, i tentativi di manipolare il voto in alcuni Stati chiave, fino a incitare la folla dei suoi sostenitori che presero d'assalto il Campidoglio, tentando di impedire la certificazione della vittoria di Joe Biden.

 

attacco a capitol hill

I terribili «187 minuti» che intercorsero tra il comizio all'Ellipse, il grande parco che si stende sul lato sud della Casa Bianca, nel quale Trump aizzò la folla, fino al riluttante messaggio con il quale invitò i suoi supporter - «we love you» - a ritirarsi. Centottantasette minuti, secondo una delle ricostruzioni video mostrate in aula durante l'udienza finale, nei quali Trump fu «inadempiente» al suo dovere di commander in chief e di difensore ultimo della Costituzione. Sul campo, nell'immediato e nei giorni successivi, rimasero cinque morti e 104 agenti di polizia feriti.

 

liz cheney ammette la sconfitta

Lo strascico giudiziario contro gli invasati trumpiani ha già prodotto diverse condanne al carcere. «Tutti i presidenti della nostra storia hanno accettato la pacifica transizione dei poteri, tranne uno», ha ribadito la vice presidente, Liz Cheney, aggiungendo, in riferimento a Trump e alla sua annunciata candidatura per il 2024: «Quest' uomo è inadatto a qualsiasi carica pubblica».

 

La Commissione a maggioranza Dem, dopo il rifiuto dei Repubblicani di farne parte e di costituire un organismo bipartisan, ha avuto al suo interno due uniche eccezioni: la deputata del Wyoming, Cheney, appunto, e il deputato dell'Illinois Adam Kinzinger. La scelta è costata loro cara. La Cheney non è stata rieletta, battuta nelle primarie dalla candidata trumpiana Harriet Hageman. Kinzinger ha preferito non ripresentarsi.

 

nancy pelosi durante l assalto a capitol hill

I numeri dell'organismo indicano l'impegno con il quale si è scavato: 18 mesi di indagini; 9 udienze pubbliche; oltre 1.000 testimonianze raccolte (di cui 70 in aula); oltre un milione di documenti messi agli atti. E tuttavia, come avvenuto in altre circostanze, è possibile che il deferimento di Trump al dipartimento di Giustizia non porti nell'immediato ad alcuna conseguenza pratica. Le autorità federali stanno già indagando sull'ex presidente, in alcuni casi per ipotesi di reato che coincidono con quelle indicate dalla Commissione.

 

jack smith 4

Prima di assistere a un eventuale rinvio a giudizio bisognerà attendere la conclusione dell'inchiesta affidata al procuratore speciale Jack Smith. La decisione finale spetterà poi al ministro della Giustizia, Merrick Garland, chiamato a una scelta più politica che giudiziaria, dato che Trump è anche candidato per il 2024. A Garland spetterà il compito di infrangere o meno la tradizione delle amministrazioni Usa di non usare la giustizia ordinaria contro gli avversari politici. Anche questa potrebbe essere una conseguenza della legacy di Trump.

joe biden anniversario dell'assalto a capitol hill assalto a capitol hill udienza commissione d inchiesta su capitol hill 2donald trump durante l assalto al congresso il video alla commissione d inchiesta. il nuovo video sull assalto a capitol hill 3assalto a capitol hill

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…