ursula von der leyen e greta thunberg-6

SIAMO AL VERDE – IL NUOVO MANTRA DELLA POLITICA BENPENSANTE, DA BERNIE SANDERS ALLA VON DER LEYEN, È CHE IL FUTURO SARÀ ‘GREEN’ E SOSTENIBILE. MA DIETRO LA SVOLTA ECOLOGISTA CI SONO ANCHE FORTI INTERESSI COMMERCIALI A SCAPITO DEI DEBOLI. E ANCHE A SINISTRA COMINCIANO AD ACCORGERSI DELLA FREGATURA

 

 

Francesco Borgonovo per “la Verità”

 

ursula von der leyen e greta thunberg 8

Il messaggio è chiarissimo, e per farcelo entrare in testa ce lo ripetono ogni giorno in mille modi diversi: il futuro dovrà essere verde. Il martellamento mediatico è costante, basta sfogliare una copia di Io Donna per trovarsi in copertina la modella Gisele Bundchen pronta a spiegare quanto sia importante «connettersi con la natura per ritrovare sé stessi». Tutto splendido, se solo fosse vero. L' attuale ossessione per il «verde», infatti, è una moda molto chic dietro cui si nascondono poderosi interessi commerciali.

 

Non è un caso che Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, abbia voluto inserire fra le «priorità europee» il cosiddetto «green new deal», cioè il massiccio piano di investimenti che dovrebbe orientare da qui a pochi anni le scelte dei vari Stati membri, spingendoli alla riduzione delle emissioni e alla riconversione in chiave «ecologica».

Elvia Wilk 1

Il termine ecologia affonda le radici nella parola greca oikos, che indica la casa, il focolare domestico. Essere ecologisti significa dunque prendersi cura della propria casa, conservare la natura che ci è stata affidata.

green economy

 

La nuova rivoluzione verde, però, non ha nulla a che fare con tutto questo: è semplicemente il nuovo travestimento con cui si presenta il capitalismo più selvaggio. Il quale, per non farsi notare, ama nascondersi dietro le intemerate degli attivisti in stile Greta Thunberg. Qualcuno, tuttavia, comincia ad accorgersi dell' inganno. Finora solo alcuni sostenitori della «ecologia profonda» e vari intellettuali conservatori avevano provato a svelare la trappolona green.

 

greta thunberg e papa francesco

Adesso arrivano perfino alcune robuste attiviste di sinistra. È il caso di Elvia Wilk, autrice tedesco-americana pubblicata da riviste autorevoli e molto «cool» come Granta. In Italia è appena uscito il suo Oval (edito da Zona42), che si potrebbe definire un romanzo filosofico sulla rivoluzione ambientale. La vicenda è ambientata in un futuro non troppo lontano, a Berlino, e vede all' opera una «corporation tentacolare», ovvero una multinazionale chiamata Finster.

magliette greta thunberg

 

Questa gigantesca azienda ha approfittato della green economy per acquisire un potere micidiale. Essa è «tristemente nota per le sue azioni di greenwashing in aree urbane come Berlino, dove ristruttura edifici perché incontrino gli standard di sostenibilità e allo stesso tempo ne sfratta gli abitanti». Pensate che sia fantascienza? Beh, qualche mese fa l' Economist ha dedicato un lungo servizio proprio a questo tema, spiegando che bisogna disincentivare l' acquisto di case (preferendo l' affitto) così da consentire l' abbattimento degli edifici vecchi e la costruzione di nuove strutture «sostenibili». Ovviamente a spese dei poveri che non possono permettersi una nuova abitazione in linea con la tendenza ecologista dominante.

ursula von der leyen

 

La Finster Corporation, nel libro della Wilk, progetta e costruisce un villaggio «verde» chiamato Berg, che si vanta di essere a «emissioni zero». Non staremo a svelare il resto della trama, ci limitiamo a notare che la Wilk - da una posizione di sinistra radicale - ha colto perfettamente il punto, mostrando quali interessi si possano celare dietro le belle parole sulla «difesa della natura». Un altro pesantissimo colpo alla vulgata green arriva da un' altra intellettuale di sinistra, Meehan Crist, che lavora alla Columbia University ed è l' autrice di un poderoso articolo uscito sulla London Review of Books, una delle riviste più influenti sul pensiero progressista a livello mondiale.

green economy 1OCASIO CORTEZ E BERNIE SANDERS

 

Il suo scritto esamina una delle questioni più scottanti con cui, da un po' di anni, si misurano gli ecologisti alla moda, ovvero il fatto che - per salvare il pianeta - sarebbe meglio smettere di fare figli. Lo sostengono politici come la democratica americana Alexandria Ocasio-Cortez e Bernie Sanders, scrittori come il celebratissimo Jonathan Safran Foer, filosofe come la «cyberfemminista» Donna Haraway.

Elvia Wilk

 

Nel novembre 2019 addirittura 11.000 scienziati aderirono a una sorta di manifesto uscito sulla rivista BioScience riguardante il cambiamento climatico. Costoro sostenevano che, per evitare il peggio, si dovesse porre un freno alla «crescita demografica incontrollata».

green economy 3

Ebbene, Meehan Crist in Avere figli nell' epoca del disastro (tradotto in italiano da Internazionale) smonta una per una le argomentazioni dei fanatici green che vogliono spingerci a non avere più figli.

 

green economy 2

A suo dire, il loro approccio sposta la responsabilità dei danni all' ambiente «dagli attori sistemici, come i produttori di combustibili e i governi, agli individui. Così facendo, scarica la responsabilità morale su persone che vivono in contesti dove non sono libere di condurre un' esistenza a zero emissioni». A pagare, di nuovo, sono i più deboli. Ecco perché «il controllo della popolazione globale» è per la Crist una cosa «razzista e antiumana», un modo per «portarci alla decimazione». Ecco perché un approccio realmente ecologista non può non prevedere «lo sviluppo umano» e la nascita di bambini.

alexandria ocasio cortez bernie sanders 2

 

Sia la Crist sia la Wink, dunque, infilano le mani nel lato più oscuro della rivoluzione green, mostrando il «futuro crudele» che ci sta preparando. Un futuro in cui chi non ha i mezzi per adattarsi agli standard verdi perde il diritto alla casa o, addirittura, la possibilità di riprodursi. Quel futuro si sta costruendo adesso, sotto i nostri occhi, anche attraverso enormi truffe come il «green new deal»: forse siamo ancora in tempo per cambiarlo.

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT