luigi federico signorini ignazio visco

SIGNORINI SI NASCE - CHI È LUIGI FEDERICO SIGNORINI, L'UOMO SCELTO DA BANKITALIA COME NUOVO DIRETTORE GENERALE - CARRIERA INTERNA, HA GUIDATO LA SUPERVISIONE E LA VIGILANZA DI VIA NAZIONALE ED ERA VICEDIRETTORE DAL 2013: LA PROMOZIONE GLI FARÀ AUMENTARE LO STIPENDIO DA 250 MILA EURO LORDI ANNUI A 350 MILA - INCROCIÒ PER LA PRIMA VOLTA MARIO DRAGHI FACENDOGLI DA ASSISTENTE ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE. E STAVOLTA I GRILLINI NON DOVREBBERO METTERSI INUTILMENTE DI TRAVERSO...

Enrico Marro per il “Corriere della Sera

 

 

 

 

 

Luigi Federico Signorini

È Luigi Federico Signorini il nuovo direttore generale della Banca d'Italia. Prende il posto di Daniele Franco, chiamato dal premier Mario Draghi a fare il ministro dell'Economia. Signorini, 65 anni, vicedirettore generale dal 2013, è stato designato ieri dal Consiglio superiore della banca centrale su proposta del governatore Ignazio Visco.

 

La nomina dovrà essere approvata con decreto del presidente della Repubblica, promosso dal presidente del Consiglio di concerto con lo stesso ministro dell' Economia, sentito il Consiglio dei ministri.

 

luigi federico signorini

Questa volta, a differenza di due anni fa, quando in particolare i 5 Stelle si misero inutilmente di traverso rispetto alla conferma di Signorini come vicedirettore di Bankitalia, non dovrebbero esserci problemi. E non solo perché il premier e il titolare dell'Economia sono rispettivamente ex governatore ed ex direttore generale della stessa banca centrale, ma soprattutto perché il Movimento fondato da Beppe Grillo ha abbandonato le posizioni intransigenti di un tempo per assumere, così almeno dice Luigi Di Maio, le vesti di una forza moderata.

 

Piero Cipollone

Signorini ha prevalso sugli altri due vicedirettori generali, Piero Cipollone (58 anni) e Alessandra Perrazzelli (59 anni, entrata in Bankitalia solo nel 2019) in virtù del suo lungo ed articolato curriculum, tutto interno alla banca, ma con ampie esperienze nelle istituzioni internazionali.

 

Alessandra Perrazzelli

Fiorentino, il nuovo direttore generale si è laureato nella sua città nel 1979, e alla Harvard University con una borsa Mortara della Banca d'Italia. Tra il 1975 e il 1982 fa il giornalista, l'insegnante, il consulente legislativo a livello regionale. E incrocia per la prima volta Mario Draghi facendogli da assistente all'Università di Firenze.

 

ignazio visco mario draghi

Nel 1982 entra nel Servizio Studi della Banca d'Italia, dove si occupa dapprima di struttura e politica industriale e poi di analisi congiunturale. Tra il 1994 e il 1996 collabora come consulente e speechwriter con il presidente del Consiglio, Lamberto Dini, già direttore generale della Banca d'Italia e anche lui fiorentino.

 

IGNAZIO VISCO

Torna al Servizio Studi di palazzo Koch e nel 1998 è nominato capo della direzione Statistica. Dal 1998 al 2008 fa parte del Comitato statistico della Banca centrale europea, del Comitato per le statistiche monetarie, bancarie e della bilancia dei pagamenti dell'Unione europea (nel quale è membro dell'esecutivo dal 2005 al 2008) e di altri organismi statistici internazionali.

 

Luigi Federico Signorini

Passa poi alla vigilanza bancaria e finanziaria nel 2008, un'esperienza decisiva nei percorsi interni della banca centrale. Si occupa degli interventi di salvataggio del sistema successivi alla crisi internazionale e della normativa sulla trasparenza bancaria.

 

Nel 2009 assume la responsabilità del servizio Supervisione sui gruppi bancari. Membro del Direttorio e vicedirettore generale dall'11 febbraio 2013, in tale veste è anche membro del Direttorio dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass) di cui ora diventa automaticamente presidente.

 

Luigi Federico Signorini di bankitalia

È autore di numerosi lavori scientifici sulla struttura economica italiana e sulla metodologia statistico-economica e ha curato due volumi sui distretti industriali, ma ha anche scritto con Ignazio Visco un libro divulgativo sull'economia del nostro Paese.

 

È membro del Comitato di Basilea, del Board of Supervisors dell'Autorità bancaria europea e partecipa ad altri organismi europei e internazionali di coordinamento della vigilanza. Per anni ha rappresentato la Banca d'Italia nelle consuete audizioni sul Def, il documento di economia e finanza, e sulle manovre di Bilancio, senza fare sconti ai governi di turno.

 

BANKITALIA 2

Come direttore generale, Signorini guadagnerà 350mila euro lordi annui, 100mila in più di quanto prendeva come vicedirettore. Il governatore ha invece una retribuzione annua di 450mila euro lordi.

 

In una delle prossime riunioni il Consiglio superiore della Banca d'Italia provvederà ad integrare il Direttorio, composto da Visco, dal direttore generale e da tre vice, con la nomina di un vicedirettore al posto di Signorini.

BANKITALIA

 

Per la promozione sono in corsa Eugenio Gaiotti, capo del dipartimento Economia e Statistica; Gian Luca Trequattrini, funzionario generale per la Revisione interna e Magda Bianco, ora a capo della Tutela della clientela.

 

Sarà invece il governatore Visco a scegliere il nuovo capo della comunicazione, che prenderà il posto di Paola Ansuini, che Mario Draghi ha chiamato nella stessa veste a Palazzo Chigi. Favorita è Angela Barbaro, attualmente responsabile del sito e della comunicazione digitale di Bankitalia.

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)