beppe grillo farage euro

LA SINISTRA RIPARTE DA GRILLO - CI VUOLE IL ''COMPAGNO'' BEPPONE PER INVOCARE L'ENTUSIASMO DEI GIOVANI DI SINISTRA, CHE IN UN PAIO DI GIORNI CANCELLA ANNI DI ODIO RIVERSATO SUL PD, LA STAMPA, LE ISTITUZIONI. ADDIO PUTIN, ADDIO USCITA DALL'EURO, ADDIO BIRRE CON FARAGE. È UN VECCHIO SPETTACOLO DA MANDARE IN SOFFITTA, COME QUELLI IN CUI DISTRUGGEVA I COMPUTER. IL MOVIMENTO TORNA AL PROGRESSISMO DEL 2006. SOLO CHE GLI ELETTORI NEL FRATTEMPO…

grillo distrugge il computer

Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica

 

Chi ha parlato col fondatore del Movimento 5 stelle in queste settimane, lo definisce non solo «convinto» della possibile intesa col Pd. Ma addirittura: «Entusiasta». Beppe Grillo scherza con gli amici. Ricorda i tempi in cui aveva preso la tessera del Partito democratico ad Arzachena, in Sardegna, per presentarsi alle primarie. Una provocazione ai tempi respinta con sdegno dai dirigenti del partito di centrosinistra. O quando, nel 2006, aveva portato all' allora premier Romano Prodi i risultati delle primarie del programma, per vederlo «addormentarsi » - questo il racconto fatto in seguito - davanti alle proposte che arrivavano dai cittadini sul blog. Era un anno prima del Vaffa day del 2007. Era prima della torsione autoritaria del Movimento, delle espulsioni, dei post sempre più violenti contro politici, stampa, istituzioni.

 

GRILLO EURO

E come se tutto questo non ci fosse stato, come se l' odio per il Pd, soprattutto per il Pd, non avesse nutrito negli ultimi anni tutti gli iscritti e gli attivisti 5 stelle, Grillo torna a quel punto - a quel momento della sua storia - col sollievo di chi sembra tornare a casa. Chiede entusiasmo, esuberanza, chiede - in una parola - di metterci l' anima, ai giovani democratici. Come se con i suoi avesse perso la speranza. Come se a sentir parlare di ministri, vicepremier, di dieci punti che diventano venti e continuano a non significare nulla, lo scoramento avesse superato il livello di guardia.

 

Ma non si tratta solo dell' ennesima scomunica di Luigi Di Maio. Quel che fa Grillo con il video in cui si definisce "esausto", ma che fa dire a uno scrittore come Giuseppe Genna, condiviso da Sandro Veronesi, «è il discorso più politico, cristallino e rilevante degli ultimi anni», è riposizionare il Movimento in un terreno lontano anni luce dalla Lega. Con buona pace di Di Battista, di Paragone, dello stesso Di Maio. Che i 5 stelle li hanno incrociati molto dopo quegli anni. Che dei temi progressisti degli inizi - sui diritti civili, sul testamento biologico, ad esempio - non condividono nulla. O molto poco.

 

grillo farage

Dice il presidente della commissione antimafia Nicola Morra: «Beppe è oltre. Sempre. Si rivolge ai giovani e sottolinea come il futuro sia costituito da flussi. E i flussi vengono impediti dalla costruzione di muri, come il sovranismo nazionalista e chiuso vorrebbe».

 

Così sparisce il Grillo che voleva uscire dall' euro, tornare alla lira, a un' Italia autoreferenziale piccola e sovrana. Come fosse materiale di un vecchio spettacolo, il fondatore lo mette da parte e riprende il bandolo da un punto che sembrava dimenticato. Dopo gli accordi con Nigel Farage sanciti da una birra. Dopo il plauso all' impresa rivoluzionaria di Donald Trump. Dopo gli apprezzamenti fatti perfino a Vladimir Putin, il garante M5S - colui al quale lo Statuto lascia l' ultimo residuo potere di sfiduciare il capo politico - vira il timone in direzione ostinata e contraria a quella degli ultimi anni.

 

BEPPE GRILLO IN EUROPA

«Di Maio l' ha presa malissimo », questo filtra dal quartier generale del vicepremier. E c' è da crederci. Chi l' ha presa bene, oltre a Giuseppe Conte, è invece il presidente della Camera Roberto Fico, per il cui impegno in questa fase quella del fondatore è una presa di posizione fondamentale. Racconta la capogruppo in regione Lazio Roberta Lombardi, la prima a lanciare apertamente l' idea di un accordo col Pd: «Ero capogruppo alla Camera quando Beppe disse a Bersani: 'Votiamo insieme Stefano Rodotà alla presidenza della Repubblica e si apriranno praterie'. Ci sono cose, come la rivoluzione verde, quella della mobilità, del lavoro, che possiamo fare solo con i progressisti».

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

 

Così, chi crede nell' accordo - e teme il voto on line affidato a chi è stato nutrito per anni da post anti Pd, arrivati ad accusare il partito democratico, letteralmente, di vendere bambini - spera che il fondatore faccia un altro video come questo nelle prossime ore. Che la scelta di campo sia reale, se non definitiva, non un' altra maschera o una nuova provocazione.

 

Dall' altra parte, tra i dirigenti M5S, restano a questo punto soltanto Di Maio e Di Battista.

Le cui parole, se sconfessate dal garante, perdono di senso e di peso ogni giorno di più.

beppe grillo no tav

Il comico "entusiasta" della possibile svolta ha rilanciato l' ala che fa capo a Fico Lombardi: "Ci sono temi su cui possiamo fare qualcosa solo con i progressisti"

GRILLO E DI MAIO

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...