eva kaili

SONO I QUATTRO DOSSIER "BOLLENTI" DEL PARLAMENTO EUROPEO  (SOPRATTUTTO IN MATERIA DI DIRITTI UMANI, SFRUTTAMENTO DEL LAVORO, ESENZIONE DELL'OBBLIGO DI VISTO E ENERGIA) SUI CUI IL QATAR VOLEVA INFLUIRE CON UN SISTEMA DI TANGENTI - C'E' UNA LISTA CON UNA DECINA DI EUROPARLAMENTARI SU CUI SI STA CERCANDO DI FARE CHIAREZZA: L'IPOTESI E' CHE ALTRO DENARO "NON TRACCIATO" SIA FINITO NELLE TASCHE DI ALTRI PARLAMENTARI - 

Ivan Cimmarusti, Sara Monaci per il Sole 24 Ore

EVA KAILI

 

Sono i quattro dossier "bollenti" del Parlamento europeo - soprattutto in materia di diritti umani e sfruttamento del lavoro - sui cui si sospetta che il Qatar volesse influire con un presunto «sistema» di tangenti e che ora sono al centro delle indagini degli inquirenti di Bruxelles. Ma c'è anche una lista con una decina di europarlamentari su cui si sta cercando di fare chiarezza.

 

L'inchiesta "Qatargate" dell'autorità giudiziaria belga presto potrebbe ampliare i propri perimetri.

 

L'ipotesi preliminare di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio ricade, allo stato, sui sei principali arrestati: l'ex europarlamentare Pd Pier Antonio Panzeri, oggi lobbista con l'Ong Fight Impunity e ritenuto il presunto trait d'union tra gli interessi di Doha e i parlamentari Ue, l'ormai ex vice presidente del Parlamento Ue, la social democratica Eva Kaili - da ieri destituita e detenuta nel carcere di Haren, alla periferia nord-orientale di Bruxelles -, il suo compagno Francesco Giorgi, ex collaboratore di Panzeri e oggi assistente parlamentare di Andrea Cozzolino (Pd, non coinvolto nell'inchiesta), il segretario dell'Ong No peace without justice Niccolò Figà Talamanca e la moglie e la figlia di Panzeri.

 

I primi quattro oggi compariranno davanti alla Camera di consiglio di Bruxelles per una prima udienza, mentre per le due donne si attende il provvedimento del Tribunale di Brescia per trasferirle in Belgio.

osho su eva kaili

 

Eppure, ragionano gli investigatori, il presunto ruolo della Kaili - che negli ambienti parlamentari è definita «Lady Qatar» - potrebbe non essere isolato.

 

L'ex giornalista greca, chiamata anche «la portavoce del Qatar», respinge le accuse anche se è stata arrestata in flagranza di reato perché trovata in possesso di 150mila euro che non ha saputo giustificare. Suo padre è stato bloccato mentre cercava di partire con un volo Ryanair con un trolley pieno di soldi: 600mila euro in biglietti da 20 e 50 euro. Ulteriori 600mila euro sono stati sequestrati a Panzeri. In tutto il "malloppo" messo sotto sigillo ammonta a 1,5 milioni.

 

soldi trovati a casa di eva kaili e panzeri

La lista di eurodeputati L'ipotesi che altro denaro «non tracciato» sia finito nelle tasche di ulteriori parlamentari Ue, nell'ambito di una più ampia strategia di lobbying progettata presumibilmente dal Paese del Golfo Persico, non è scartata.

 

Gli investigatori, con il coordinamento del giudice istruttore belga Michel Claise, hanno una lista di almeno una decina di europarlamentari la cui posizione è al vaglio. A partire dal social-democratico Marc Tarabella, italo-belga, sospeso dal gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), di cui fa parte anche Kaili. Fonti vicine alle indagini confermano che il suo nome è stato fatto nel corso dell'interrogatorio di Francesco Giorgi, cui tra l'altro ieri sono stati sequestrati 20mila euro trovati nella sua abitazione nella provincia di Milano.

 

A collaborare con gli inquirenti ci sarebbe anche Luca Visentini, segretario generale dell'Ituc, la confederazione sindacale internazionale, fermato nei giorni scorsi ma poi rimesso in libertà.

ANTONIO PANZERI - EVA KAILI - FRANCESCO GIORGI - MARC TARABELLA

I dossier Gli inquirenti stanno incrociando il contenuto delle indagini con alcuni atti parlamentari, per individuare conferme alle ipotesi di un più ampio coinvolgimento di politici Ue, presumibilmente pagati per agevolare gli interessi qatarini.

 

Un faro investigativo riguarda la risoluzione del 24 novembre scorso: l'Europarlamento ha approvato un testo non legislativo in cui deplora la morte di migliaia di lavoratori migranti impiegati nei cantieri del Mondiale Fifa in Qatar.

 

Eva Kaili Francesco Giorgi Niccolo Figa-Talamanca Pier Antonio Panzeri

Tuttavia, come emerge dalle riunioni di quei giorni, ci sarebbero state pressioni dell'area S&D per ammorbidire il testo allo scopo di non «discriminare il Qatar». Poi ci sono gli emendamenti al regolamento Ue 2018/1806 che adotta l'elenco dei Paesi terzi i cui cittadini sono esenti dall'obbligo dei visti per l'attraversamento delle frontiere europee.

Una modifica a cuore del Qatar, considerato che è nella lista degli Stati assoggettati all'obbligo del visto.

 

A leggere le documentazioni si scoprono gli emendamenti che elogiano Doha per l'applicazione del «salario minimo» ai lavoratori, presentanti anche da alcuni deputati socialisti (l'area politica di cui fa parte anche la Kaili), tra i quali Pietro Bartolo, al cui assistente hanno messo sotto sequestro l'ufficio a Strasburgo. Infine, c'è la proposta di regolamento della Commissione Ue che punta a vietare l'import in Europa di prodotti di Paesi terzi che attuano lo sfruttamento del lavoro forzato.

marc tarabella 1

 

Il Qatar è accusato da anni di promuovere questo tipo di pratiche, anche se dal 2020 ha eliminato la Kafala, un regime tribale paragonabile a un lavoro forzato per i dipendenti per i lavoratori migranti. Eppure, ha constatato Amnesty International, lo sfruttamento sembra essere ancora la regola. Ci sarebbe un ulteriore dossier su gas ed energia, ma in generale è l'ambito dei diritti umani - che vede coinvolte molte Ong in Europa - a destare l'attenzione dei magistrati belgi. I diritti umani come schermo per la corruzione.

EVA KAILI antonio panzeri eva kaili con il ministro del lavoro del qatar eva kaili 1niccolo figa talamanca francesco giorgi eva kaili eva kaili EVA KAILI

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...