SOROS COLATO – IL FINANZIERE UNGHERESE-AMERICANO HA SOTTOSCRITTO UN APPELLO PER UNA “MAGGIORE TASSAZIONE DELLA RICCHEZZA NEGLI USA” (SIC!) – IL DOCUMENTO REDATTO DA 18 MAGNATI STATUNITENSI PER SENSIBILIZZARE I CANDIDATI DEMOCRATICI E MANIFESTARE SOSTEGNO A PETE BUTTIGIEG, ELIZABETH WARREN E BETO O'ROURKE – OVVIAMENTE NON POTEVA MANCARE UN ATTACCO A TRUMP E ALLE SUE MISURE ECONOMICHE “INGIUSTE” E “RESPONSABILI DI FAVORIRE LA CONCENTRAZIONE DELLA RICCHEZZA”

-

Condividi questo articolo


Gerry Freda per www.ilgiornale.it

Il miliardario George Soros Il miliardario George Soros

 

Diversi miliardari americani, tra cui l'imprenditore filantropo George Soros, hanno in questi giorni sottoscritto un appello per una “maggiore tassazione della ricchezza negli Usa”. Sulla piattaforma per pubblicazioni online Medium è infatti apparso di recente un documento redatto da 18 magnati statunitensi mirante a sensibilizzare i candidati democratici alle presidenziali del 2020 sulla necessità di una riforma fiscale che gravi in maniera incisiva sulle mega-aziende, sui colossi bancari e sui grandi patrimoni.

 

donald trump donald trump

Tra i firmatari dell’appello per una “maggiore giustizia sociale” vi sono, oltre a Soros, il cofondatore di Facebook Chris Hughes, il finanziere Charlie Munger, gli eredi del produttore cinematografico Walt Disney e i proprietari della catena alberghiera Hyatt. Ad avviso dei sostenitori di maggiori tasse sui ricchi, l’aumento del carico tributario sugli individui benestanti consentirebbe al governo federale di incamerare le risorse necessarie a “fronteggiare i cambiamenti climatici, sviluppare l’economia, aumentare i salari, creare opportunità di lavoro dignitose e consolidare i valori democratici alla base della nostra nazione”.

chris hughes con il marito chris hughes con il marito

 

Una tassa sui grandi patrimoni sarebbe inoltre giustificata, spiegano i promotori dell’appello, dalla “drammatica situazione sociale” che starebbe scontando oggi l’America. I 18 miliardari liberal citano, a tale proposito, un recente rapporto Ocse che posiziona gli Usa tra i primi dieci Paesi al mondo per gravità delle disuguaglianza di reddito, in quanto la maggior parte della ricchezza nazionale sarebbe concentrata nelle mani di neanche il 10% della popolazione.

GEORGE SOROS EMMA BONINO GEORGE SOROS EMMA BONINO

 

Dopo avere evidenziato la “drammaticità” di tali dati, i firmatari della proposta in ambito tributario manifestano il loro “pieno appoggio” a Elizabeth Warren, Pete Buttigieg e Beto O'Rourke, tutti candidati dem alla Casa Bianca che avrebbero “dimostrato coraggio” dichiarandosi, nei mesi scorsi, favorevoli a tassare di più le 75mila famiglie americane con un reddito superiore ai 50 milioni di dollari annui.

 

elizabeth warren in senato elizabeth warren in senato

Infine, l’appello sottoscritto dai 18 magnati vicini al Partito democratico bolla le misure economiche varate finora dall’amministrazione Trump come “ingiuste” e “responsabili di favorire la concentrazione della ricchezza nazionale nelle mani di pochi privilegiati”. I tagli alle tasse decisi dal tycoon sarebbero inoltre, sempre a detta di Soros e degli altri miliardari “progressisti”, un “tradimento delle idee propugnate in passato dall’attuale presidente”.

DONALD TRUMP DONALD TRUMP

 

The Donald, precisano i sostenitori di maggiori tasse sui redditi elevati, avrebbe infatti, nel 1999, manifestato il proprio appoggio all’introduzione di un“tributo straordinario” sui ceti benestanti finalizzato a reperire risorse per abbattere il debito pubblico. Questa idea sarebbe stata però “rinnegata” dall’esponente repubblicano al momento della sua discesa in campo alle ultime presidenziali americane. Egli avrebbe così rigettato le istanze di una maggiore giustizia sociale in cambio dell’“abbraccio delle élite finanziarie Usa”.

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA “DITTA FERRAGNEZ” È SCOPPIATA DEFINITIVAMENTE CON L’ADDIO DI FEDEZ ALLE TETTINE CONIUGALI DI CHIARA. UN “TRASLOCO” CHE PARE SIA STATO ALLIETATO DA UN DURISSIMO LITIGIO TRA I NOSTRI EROI CADUTI DALL’OLIMPO DIGITALE. UNA PAROLA TIRA UNA PAROLACCIA, FINCHÉ SI È ARRIVATI A UN CLASSICO DI OGNI FINE MATRIMONIO: IL RINFACCIO DI GELOSIE E TRADIMENTI - UNA VOLTA TORNATO A CASA DELLA MAMMINA, IL FEDEZZONE È TORNATO MASCHIO ALFA. ED E’ SUBITO SCOPPIATA UNA RISSA CON NASKA, UN ROCKER BONAZZO IN MODALITÀ MANESKIN - IL 'CAOS BELLI' DI TANTO FERVORE MUSCOLOIDE DEL RAPPER DEFERRAGNIZZATO NEI CONFRONTI DEL BALDO NASKA E' SINTETIZZATO DA FABRIZIO CORONA IN UNA FRASE SIBILLINA: “A QUANTO PARE, I SUOI FIGLI”. OHIBO', CHE C’ENTRA NASKA CON LA FERRAGNI? AH, SAPERLO…

DAGOREPORT – CHE CONFUSIONE, SARÀ PERCHÉ VOTIAMO: LE EUROPEE DEL 9 GIUGNO METTONO IN CAMPO DUE SCHIERAMENTI: URSULA & GIORGIA CONTRO MACRON & SCHOLZ - SE LE DUE BIONDE SI FANNO BELLE IN EGITTO CON 7,4 MILIARDI SGANCIATI DALL'UNIONE EUROPEA, I MASCHIETTI FANNO FUORI LE DUE MERKEL IMMAGINARIE, CHIAMANO IL POLACCO TUSK E DANNO VITA AL "TRIANGOLO DI WEIMAR" PER FRONTEGGIARE LA GUERRA UCRAINA - IL DOPPIO GIOCO DELLA DUCETTA: SPINGE URSULA MA TIENE IN CALDO LA MALTESE METSOLA – OSTACOLI PER DRAGHI - IL MESSAGGIO “IN CODICE” DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA E LE PAROLE AL VENTO DI CROSETTO…

DAGOREPORT – L'ENNESIMO BLUFF DELLA MELONA SI CHIAMA UCRAINA: IL SUO SOSTEGNO E' SOLO UN RIDANCIANO ''CONFORTO VOCALE” COL SOLITO CONTORNO DI SMORFIE E OCCHIONI SBATTUTI A QUELL'ANIMA IN PENA DI ZELENSKY - LA PROVA? A BERLINO, OGGI, SI SONO RIUNITI I LEADER CHE DECIDONO DAVVERO LA STRATEGIA EUROPEA PER SOSTENERE CON ARMI E MEZZI L'UCRAINA: IL FRANCESE MACRON, IL TEDESCO SCHOLZ E IL POLACCO TUSK. E L'ITALIA? NON RIUSCENDO A TRASFORMARE IL BLA-BLA DELLA MELONA NÉ IN SOLDI NÉ IN ARMI, NON CONTA UN CAZZO E STA A CASA - COSI' MENTRE OGGI SI RIUNIVA IL COSIDDETTO "TRIANGOLO DI WEIMAR", SAPETE DOV'ERA L'UNDERDOG DE' NOANTRI? A CIANCIARE SU UN ALTRO SUO POLVERONE: QUEL FANTOMATICO "PIANO MATTEI" CHE FINIRA' CON L'INAUGURAZIONE DI UNA BELLA POMPA DI BENZINA A TUNISI (SE VA BENE...)