salvini donne

I SOSPETTI M5S SU SALVINI - I GRILLINI SONO CONVINTI CHE IL LEGHISTA ABBIA QUALCOSA DA NASCONDERE E TEMONO CHE QUALCUNO TIRI FUORI DEI DOSSIER NEL CASSETTO SU DI LUI E SUL SUO PARTITO, MAGARI DALLA RUSSIA (NON SARÀ CHE “IL CAPITONE” SI E’ DIVERTITO TROPPO A MOSCA?) - NON VIENE ESCLUSO CHE IN AUTUNNO POSSANO SORGERE ALTRI PROBLEMI IN GRADO DI METTERLO IN DIFFICOLTÀ. ALLORA SÌ CHE…

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

putin salvini

Giovedì sera, Montecitorio. Nella giornata in cui la minacciata crisi di governo tocca il picco più alto, grillini e leghisti sono indaffarati in attività molto diverse tra di loro. Alcuni deputati del Carroccio, riuniti alla buvette della Camera, brindano sorridenti e sornioni «alla campagna elettorale». I pentastellati, nel frattempo, soprattutto quelli alla prima legislatura, sono silenziosi e pensano solo a preparare le valigie per tornare a casa, in campagna elettorale, appunto.

 

Molti di loro salutano il Palazzo con la convinzione di non metterci più piede. Sono sicuri che Matteo Salvini salirà al Quirinale in serata, per dare avvio alle operazioni di guerra contro gli ex alleati del M5s. Chiedono lumi ai più esperti, magari a quelli che siedono nei banchi del governo, ricevono generiche rassicurazioni dal quartier generale; ma non abbandonano la certezza che i Cinque stelle si schianteranno come e peggio rispetto alle elezioni europee, dimezzando gli attuali seggi in Parlamento.

 

vladimir putin brinda con giuseppe conte e salvini con savoini sullo sfondo

Fine del flashback. Risveglio dal sogno, crisi annullata, o rinviata, dalle dichiarazioni di Di Maio, Conte e Salvini. Fioccano le domande, nel corpaccione stellato, sul perché il Capitano della Lega, forte dei sondaggi e del consenso, non abbia deciso di veleggiare sicuro verso la poltrona più importante di Palazzo Chigi relegando finalmente i grillini all' opposizione. Ecco qualche ragionamento incredulo: «Ha il doppio dei voti, il Paese lo ama e lui si accontenta di chiedere un micro rimpasto?».

 

Modifiche nella composizione dell' esecutivo che Di Maio sembra intenzionato a concedere in toto a Salvini. Infatti è convinzione diffusa che le voci su un contro-rimpasto chiesto dal M5s che vorrebbe sostituire i ministri leghisti Gianmarco Centinaio, Marco Bussetti e Giulia Bongiorno, siano state semplicemente una boutade messa in giro dallo staff dei Cinque stelle per ammansire le proteste di molti parlamentari e alcuni sottosegretari infastiditi dallo strapotere del Carroccio.

 

matteo salvini vladimir putin luigi di maio

Così il capo politico, dopo essere stato tentato dall' anticipare la mossa della crisi di governo, si è deciso ad andare avanti. «L' unica cosa che posso dirvi - ha detto da Trento dove si trovava per un' assemblea con gli attivisti M5s - è che vale la pena andare avanti perché abbiamo degli obiettivi da raggiungere, lo dico a tutti nel governo. Andiamo avanti per l' amore che abbiamo per questo Paese e non lasciamo che chi ci vuole buttare giù, ci riesca». E ancora: «il mio pensiero in questo momento va al governo del Paese, a governare con amore questo Paese, portare avanti questo governo».

 

MATTEO SALVINI E VLADIMIR PUTIN

Sicuramente, a questo punto, pensano i pentastellati, tra chi vuole far cadere l' esecutivo non c' è Salvini. Forse altri nella Lega, ma «lui non vuole fare il premier» chiosano alcuni eletti del Movimento. C' è chi pensa che con un ruolo così importante, il leader leghista e ministro dell' Interno sarebbe troppo in vista.

 

Ancora di più sotto i riflettori, nel mirino di opposizioni e sistema mediatico: «lo passerebbero ai raggi x» è un' altra frase che circola in alcuni ambienti stellati. Il sospetto, non esplicitato a taccuini aperti, è che Salvini abbia qualcosa da nascondere e tema che qualcuno tiri fuori dei dossier nel cassetto su di lui e sul suo partito. E non viene escluso che in autunno possano sorgere altri problemi in grado di metterlo in difficoltà. Allora sì che dalla crisi non si potrebbe più tornare indietro.

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO