vincenzo spadafora

SPADAFORA, VADA FORA - BELPIETRO CHIEDE LE DIMISSIONI DEL SOTTOSEGRETARIO: “MENTRE SU ‘REPUBBLICA’ L'ONOREVOLE GRILLINO DÀ PROVA DI SCANDALIZZARSI PER LE CARTE D'IDENTITÀ CON SCRITTO PADRE E MADRE, NON APRE BOCCA SULL'INCHIESTA DI BIBBIANO, DOVE DECINE DI BAMBINI SONO STATI SOTTRATTI AI LEGITTIMI GENITORI PER ESSERE DATI IN AFFIDO AD ALTRE COPPIE, ALCUNE DELLE QUALI OMOSESSUALI. PER LUI LE COSE GRAVI DI CUI OCCUPARSI SONO SOLO LA CAPITANA RACKETE E LE DONNE IMMIGRATE?”

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

maurizio belpietro sulla terrazza dell atlante star hotel (1)

Contro Salvini ne dicono di tutti i colori. L'accusa più sentita è di essere un razzista dei peggiori, seguita a ruota da quell' altra imputazione dello stesso stampo, ossia di voler imporre all' Italia una dittatura di tipo fascista. C' è poi l' insinuazione più grave, ovvero di avere in animo di far affogare tutti gli immigrati, come se fosse responsabilità del ministro dell' Interno ogni naufragio con vittime.

 

Tuttavia, fino a oggi non avevamo ancora letto nulla a proposito dei crimini contro le donne, ossia minacce, molestie e femminicidi. A colmare la lacuna ci ha pensato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il grillino Vincenzo Spadafora, il quale ieri, in un' intervista a Repubblica, se ne è uscito con le seguenti frasi: «L' Italia vive una pericolosa deriva sessista. Come facciamo a contrastare la violenza sulle donne, se gli insulti alle donne arrivano proprio dalla politica, anzi dai suoi esponenti più importanti?».

 

vincenzo spadafora

Una risposta che deve aver mandato in sollucchero la giornalista che gli poneva le domande, la quale quindi ha incalzato il responsabile delle Pari opportunità, invitandolo a fare qualche esempio di questo nuovo tipo di misoginia. E quello, non trovando di meglio, che ha detto? Ecco l'arguta replica del politico a 5 stelle con ufficio a Palazzo Chigi. «Gli attacchi verbali del vicepremier alla capitana Carola. L'ha definita criminale, pirata, sbruffoncella. Parole, quelle di Salvini, che hanno aperto la scia all' odio maschilista contro Carola, con insulti dilaganti per giorni e giorni sui social».

 

SPADAFORA CONTE E GIORGETTI

Non contento di aver preso le difese di una signorina che volontariamente ha violato una legge fatta dal governo di cui egli stesso fa parte, Spadafora si è poi spinto più in là, cioè a parlare di donne immigrate, prendendone le difese: «Sono vittime fra le vittime. E il decreto sicurezza peggiorerà ancora di più la loro condizione di vulnerabilità. Il ministero dell' Interno le sta lasciando senza più supporti, siamo di fronte a una tragedia che ha la firma della Lega».

 

A questo punto, probabilmente, vi starete chiedendo se il sottosegretario intervistato da Repubblica faccia davvero parte dell' esecutivo guidato da Giuseppe Conte e non sia invece un signore lasciato in eredità, assieme all' arredamento e ai guai, dai governi precedenti del Pd.

vincenzo spadafora foto di bacco (2)

 

Siamo in grado di confermarvi che colui che ha concesso l'intervista al quotidiano fondato da Eugenio Scalfari fa parte della maggioranza pentaleghista ed è stato eletto in quota grillina. E tuttavia, Spadafora dice cose che lo fanno apparire un marziano. Anzi, a dire il vero, sembrerebbe più un onorevole del Pd o di Sinistra italiana, visto che prende le difese della Capitana e attacca il decreto Sicurezza allo scopo di difendere i migranti.

 

In passato il sottosegretario si era impegnato per far togliere - riuscendovi - il patrocinio della presidenza del Consiglio al Forum delle famiglie, ritenendo che il dibattito a Verona fosse retrogrado solo perché metteva al centro della discussione le famiglie composte da maschio e femmina.

 

MEME - CAROLA RACKETE COME LA ISOARDI IN BRACCIO A SALVINI

E anche ieri, nel colloquio con la giornalista del quotidiano caro alla sinistra, Spadafora ha dato prova di avere un concetto un po' allargato di famiglia. Infatti, alla sollecitazione della cronista che lo invitava a parlare del mondo Lgbt e delle carte d'identità con scritto padre e madre, la risposta del sottosegretario non si è fatta attendere: «Un'assurdità. Su questo il mio pensiero è noto. Ero a Palermo, con una coppia di papà che stavano registrando all' anagrafe la loro bambina. L'ufficiale di stato civile ha allargato le braccia dicendo: non ci possiamo fare niente, lo spazio è quello, uno di voi due verrà definito madre per legge».

chi l'ha visto sul caso bibbiano 1

 

Dopo aver letto con stupore l' intervista, Salvini ha invitato Spadafora a dimettersi e a unirsi alle Ong, cosa che certamente non dovrebbe dispiacergli, visto che nel 2009 plaudeva alle parole di Laura Boldrini sui migranti, condannando i respingimenti.

 

Ma più che per le accuse al ministro dell' Interno e il sostegno alla Capitana, il sottosegretario dovrebbe scollarsi dalla poltrona per un altro motivo che a noi pare più grave di ciò che abbiamo raccontato finora. Infatti, mentre su Repubblica l'onorevole grillino dà prova di scandalizzarsi per le carte d' identità con scritto padre e madre, quasi che esserlo sia da considerarsi offensivo, non apre bocca sull' inchiesta di Bibbiano, dove decine di bambini sono stati sottratti ai legittimi genitori per essere dati in affido ad altre coppie, alcune delle quali omosessuali.

 

carola rackete salvini

In questo caso i minori non avevano pari opportunità? Non dovevano essere protetti? A quanto pare per Spadafora le cose gravi di cui occuparsi sono solo la Capitana, le donne immigrate e la carta d' identità con scritto padre e madre. Ma allora, forse, è davvero ora che traslochi dai banchi della maggioranza a quelli dell' opposizione. Se seguirà il consiglio vedrà che si troverà certo più a suo agio, visto che Bibbiano è un caso tutto nato e cresciuto a sinistra.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO