giuseppe conte appalti geometra appalto lavori pubblici

GLI STATI GENERALI DI CONTE SERVONO A QUALCOSA: A FAR SLITTARE IL DECRETO CANTIERI! – IL VOLPINO DI PALAZZO CHIGI SI È GIÀ DIMENTICATO DELLE SEMPLIFICAZIONI. IL “NUOVO SBLOCCA CANTIERI” DOVEVA ESSERE APPROVATO A INIZIO GIUGNO, POI È SLITTATO A METÀ MESE. MA IL GOVERNO È TROPPO IMPEGNATO NEL REALITY SHOW DI VILLA PAMPHILJ…

stati generali conte

 

 

Antonio Signorini per “il Giornale”

 

Distratti dalla lotta politica, talmente occupati a organizzare gli Stati generali da dimenticare il decreto Semplificazioni. Quello che dovrebbe servire a sbloccare i cantieri e fare ripartire i lavori fermi a causa del lockdown, ma anche della burocrazia pre pandemia.

 

Con buona pace dei tanti appelli a fare le riforme proprio per creare un ambiente a favore delle imprese (uno per tutti, quello di Christine Lagarde presidente della Bce).

 

La vicenda assomiglia molto a quella del decreto «aprile», arrivato molto dopo la scadenza naturale. Annunciato a ridosso dell'approvazione del decreto Rilancio, il 14 maggio, come uno stralcio di alcune norme, il «nuovo sblocca cantieri» è scomparso dai radar.

conte meme

 

I due articoli del decreto rilancio, attesissimi dal settore dei lavori pubblici e dai costruttori  necessitavano di una messa a punto che sarebbe dovuta sfociare in un provvedimento separato e arricchito da altre misure. Da approvare - questa la promessa del governo - nel giro di due settimane. La prima scadenza ad essere stata bucata, quindi, è quella di inizio giugno. Dopo solo notizie e indiscrezioni su una nuova scadenza: metà giugno.

 

cantieri

Peccato che lo slot per approvare il decreto sia impegnato dagli Stati Generali, che dureranno ancora una settimana. Ora si ipotizza un consiglio dei ministri a fine mese per vedere un testo o almeno una «copertina» di decreto.

 

Senza contare che il provvedimento necessiterà a sua volta di molti decreti attuativi, spiega Gabriele Buia, presidente dell'Ance, l'associazione dei costruttori che ha denunciato il ritardo. Giorni preziosi per un settore già in difficoltà, «l'unico che dal 2000 non è cresciuto».

 

Se il decreto non rappresenterà «una svolta, lo stato rischia di non trovare una impresa in grado di costruire infrastrutture», è l'avvertimento di Buia. Messaggio che sarà recapitato al premier. «Se non metteranno veramente mano alla burocrazia, non staremo alla finestra»

 

GABRIELE BUIA

Oltre alla necessità di sbloccare cantieri (non solo stradali, ci sono anche le scuole), in ballo c'è un settore che da solo vale il 22% del Pil, aggiunge Buia.

 

E non è l'unico settore toccato dal provvedimento rinviato causa Stati Generali. Oltre ai pagamenti, è urgente sbloccare i contratti di programma Anas e di Rfi, la rete ferroviaria, gare che per il solo 2020 valgono rispettivamente 6 e 14,5 miliardi di euro.

 

Appese, così come sono sospese le modifiche al Codice degli appalti, una storia che va avanti dal 2016, la cui soluzione si è arenata proprio sui ritardi del decreto semplificazioni.

stati generali de micheli

 

Il dossier non è in mano al ministero delle Infrastrutture guidato da Paola de Micheli, ma a Palazzo Chigi, impegnato con gli Stati generali. Nel vuoto del governo si è inserita Forza Italia con una sua proposta.

 

«Subordinare l'avvio delle attività solo a verifiche ex post (con l'abolizione dei controlli ex ante), stop con la richiesta indiscriminata di documenti», poi «una riforma organica del Codice degli appalti e del ruolo dell'Anac», ha spiegato la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini. Intanto il governo sembra volere progredire su Alitalia.

 

«In settimana daremo le prime indicazioni per l'avvio della costituzione della Newco», ha spiegato De Micheli. Le risorse dovrebbero essere confermate in tre miliardi. Per quanto riguarda Ilva, il governo ha individuato Invitalia come soggetto per il coinvestimento.

la quarantena di maria stella gelmini

 

Bonafede agli Stati GeneraliSTATI GENERALI FRANCESCHINIstati generali 3STATI GENERALI SPERANZAstati generalistati generaliSTATI GENERALI 11Lagarde, Gentiloni - stati generali

conte meme

stati generali conte visco

GIUSEPPE CONTE MEMEGIUSEPPE CONTE E IL BONUS MONOPATTINOcantieri

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?