giuseppe conte ilva

È STATO L'ACCIAIO - INVITALIA SI PRENDE IL 50% DELL'ILVA: 25 ANNI DOPO IL PASSAGGIO DELL'EX ITALSIDER AI PRIVATI DEL GRUPPO RIVA, IL PUBBLICO TORNA A GESTIRE LA PIÙ GRANDE ACCIAIERIA D'EUROPA. NEL 2022 LA SOCIETÀ GUIDATA DA ARCURI (SEMPRE LUI) AVRÀ LA MAGGIORANZA. MA I 4.700 LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE DOVREBBERO RIENTRARE NEL 2025

Michelangelo Borrillo per il ''Corriere della Sera''

conte ilva

 

Lo Stato torna nella gestione dell' Ilva. Venticinque anni dopo il passaggio dell' ex Italsider ai privati del gruppo Riva - che il 16 marzo del 1995 si aggiudicarono il colosso dell' acciaio di Stato battendo la concorrenza di Lucchini - il pubblico torna a gestire la più grande acciaieria d' Europa (la proprietà degli impianti rientra già nella sfera pubblica, facendo attualmente capo a Ilva in amministrazione straordinaria). E lo fa attraverso Invitalia, così come previsto dal memorandum of understanding , la lettera d' intenti firmata ieri che sarà tramutata nell' accordo vero e proprio il prossimo 11 dicembre.

 

arcuri

Nel dettaglio, Invitalia - assistita come advisor dallo studio Irti - entrerà in Am Investco, società di ArcelorMittal, al 50%, per poi prendere la maggioranza, incrementando la quota al 60% nel 2022. Vengono confermati - così come concordato nella video call di ieri mattina tra esponenti di Mise, Mef, Invitalia, ArcelorMittal e Ilva in As - gli impegni assunti nell' intesa del 4 marzo: produzione a regime di 8 milioni di tonnellate (almeno 5 dal 2021) e 10 mila e 700 addetti, oltre che ingresso dello Stato con la conseguenza principale della permanenza nel gruppo siderurgico del socio privato ArcelorMittal. Che, in alternativa, avrebbe potuto abbandonare la partita vinta nel giugno del 2017 con l' aggiudicazione dell' ex Ilva, pagando una penale di 500 milioni di euro.

 

In attesa che vengano definiti gli aspetti finanziari dell' operazione e la governance (il nuovo cda con consiglieri designati in parti uguali dai due soci individuerà presidente e ad), la svolta pubblica è stata illustrata dai ministri dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, del Lavoro, Nunzia Catalfo, e dall' amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, ai rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm. «Una decisione importante», è stato il commento all' unisono dei sindacati, ma che proprio perché importante, va approfondita.

 

la lega e piu europa uguali su domenico arcuri

«Che lo Stato entri negli asset strategici di questo Paese, nella siderurgia - ha sottolineato la segretaria generale della Fiom Francesca Re David - è una garanzia e una scelta di politica industriale. Riteniamo però che sia ancora insufficiente la quantità di informazioni date. Per noi il cambiamento deve significare il rilancio della siderurgia, l' ingresso delle migliori tecnologie verdi, la salvaguardia dell' intera occupazione».

 

Un tasto su cui battono anche Fim e Uilm: «Sarà fondamentale - ha evidenziato il segretario della Fim Roberto Benaglia - garantire l' occupazione per i lavoratori che stanno attraversando una lunghissima traversata nel deserto, compresi quelli di Ilva in As». E per Rocco Palombella (Uilm) è «inaccettabile un piano che dovrebbe prevedere il rientro graduale dei 4.700 lavoratori ora in cassa integrazione (3 mila in ArcelorMittal e 1.700 in Ilva in As) entro il 2025: non è possibile una transizione con 4.700 esuberi».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?