davide casaleggio vito crimi giuseppe conte luigi di maio

TRA I 5 STELLE TORNA DI MODA IL “VAFFA”: NEL SENSO CHE SI MANDANO TUTTI AFFANCULO! - CASALEGGIO È INCAZZATO NERO PER LE INCHIESTE E ORA CHE I GRILLINI GLI STANNO PER TOGLIERE ANCHE I VERSAMENTI DEI PARLAMENTARI MEDITA VENDETTA. DAVIDE SI È DECISO A FAR CADERE CONTE, MA CRIMI ALLISCIA IL CIUFFO AL VOLPINO DI PALAZZO CHIGI: “CHI VOTERÀ CONTRO LA RISOLUZIONE SCRITTA DAI GRUPPI DI MAGGIORANZA RISCHIA L’ESPULSIONE"

VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE

Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”

 

L'assemblea a suon di «vaffa », «fascisti» e non «potete portare Conte sul patibolo» - a seconda che a parlare fossero i ribelli o i governisti - è durata fino all'una e mezza di notte. Ma la rabbia, quella vera, dei vertici M5S, è scattata alle 11:45 di ieri mattina. Quando sui loro telefonini è arrivato un alert del blog delle stelle (gestito dall'associazione Rousseau di Casaleggio) che annunciava un approfondimento di "e-learning".

 

DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO VITO CRIMI

Materia, la riforma del Mes. Professore: Raphael Raduzzi. Uno dei firmatari della lettera che sta facendo tremare, e rischia di far cadere, il governo di Giuseppe Conte.

 

Uno dei deputati più vicini alle posizioni della Lega su Europa e dintorni. «Davide vuole far cadere Conte», commenta lapidario uno dei massimi dirigenti del Movimento. Che ha in tasca una soluzione, però: subito dopo il voto della prossima settimana sul documento uscito dagli Stati generali, con la nomina di Claudio Cominardi come nuovo tesoriere, nascerà un conto corrente intestato ai 5 Stelle dove dovranno confluire le donazioni che attualmente vanno all'associazione Rousseau.

CLAUDIO COMINARDI

 

Basta finanziamenti diretti. I 300 euro che ciascun eletto è costretto a versare, d'ora in poi, saranno gestiti dal partito. È il preludio di quel contratto di servizio cui i big M5S vogliono costringere il figlio del cofondatore, tenendolo fuori dallo Statuto che verrà. È l'inizio di una rivoluzione e anche - a guardar bene - il prosieguo di uno scontro sanguinoso. Che continua anche sul piano parlamentare.

 

raphael raduzzi

Per il reggente Vito Crimi, «chi voterà contro la risoluzione scritta dai gruppi di maggioranza rischia quel che rischia chi va contro le decisioni del suo gruppo». Tradotto: l'espulsione. Non ci saranno scuse e non ci saranno appelli. La decisione da prendere mercoledì riguarda una riforma europea che non si può fermare, non la richiesta del prestito Mes che è un'altra cosa e che è ormai rifiutata da tutto il Movimento.

alfonso bonafede luigi di maio

 

Innervosito, non avesse già i suoi problemi interni, dalle dichiarazioni di queste ore di Matteo Renzi e di vari esponenti pd (anche Zingaretti è tornato a definire la linea pandemica del fondo salva-Stati «vantaggiosa»), che appaiono in un momento così delicato come una provocazione. Così, si lavora per far rientrare molti degli oltre 50 firmatari della lettera.

DAVIDE CASALEGGIO ALESSANDRO DI BATTISTA

 

Quelli che in assemblea hanno definito fascista il modus operandi dei vertici: lo ha detto la deputata Emanuela Corda perché a Crimi, Bonafede e Di Maio sono stati concessi più dei due minuti e mezzo riservati agli interventi di tutti gli altri. O quelli che hanno mandato tutti a quel Paese al grido: «Io quella riforma non la sosterrò mai», come il deputato Francesco Forciniti o il senatore Matteo Crucioli. La speranza è che molti scelgano di non essere in aula evitando di votare contro.

renzi di maio

 

Ma per quanto l'assemblea sia comunque servita a far sfogare un po' di persone e a far capire quel che si rischia, i numeri non sono ancora sicuri. «Sono molto preoccupato», ammette il viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni, uno di coloro che stanno lavorando p er far rientrare i dissidenti.

ALESSANDRO DI BATTISTA

 

E che però ha avvisato: «Questo nodo dovevamo affrontarlo prima, serve una maggiore condivisione delle scelte per non arrivare a situazioni come questa ». Per non lasciare cioè che la frustrazione di molti, troppi parlamentari, conduca i 5 stelle su una traiettoria impazzita e incontrollabile.

 

«Il colpevole di tutto questo è Alessandro », dice un parlamentare riferendosi a Di Battista. La guerra ai vertici fatta partire dall'ex deputato - insieme a Davide Casaleggio avrebbe scoperchiato il vaso di Pandora di un Movimento che neanche gli Stati generali sono stati capaci di compattare. È stato lui a fornire una "cornice" alla dissidenza, che unita ai mezzi del figlio del cofondatore sta di fatto dando vita a un partito alternativo.

 

VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE STATI GENERALI

Con obiettivi molto diversi da quelli coltivati da chi è al governo o si sente pienamente parte di questa maggioranza. La situazione è talmente complessa, che perfino un sottosegretario come Alessio Villarosa è arrivato a dire: «Per cambiare linea sulla riforma del Mes serve far esprimere i nostri iscritti su Rousseau», causando l'ira dei suoi colleghi al governo che sulle chat esplodono: «Non se ne può più!».

 

E se perfino Di Maio, che in assemblea ha fatto un discorso duro e franco arrivando a dire ai ribelli: «Io vi conosco, non vi va mai bene niente », è accusato dalla parte vicina a Di Battista di aver fatto due parti in commedia, perché è stato il primo in un video pubblicato il primo gennaio - a parlare di «riforma peggiorativa che l'Italia non userà».

DAVIDE CASALEGGIO E ALESSANDRO DI BATTISTADAVIDE CASALEGGIO HUAWEI

 

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...