vladimir putin gas

STIAMO SANZIONANDO ANCHE NOI STESSILA GUERRA IN UCRAINA E I PROVVEDIMENTI DELL'OCCIDENTE CONTRO LA RUSSIA POTREBBERO COSTARE ALL'ITALIA FINO 9,9 MILIARDI, CORRISPONDENTI ALL'EXPORT VERSO QUESTI PAESI NEL 2021, "CON CONSEGUENZE MOLTO GRAVI PER IL MADE IN ITALY" - IL QUINTO PACCHETTO DI RESTRIZIONI, OLTRE A BLOCCARE GLI SCAMBI COMMERCIALI E L'ACCESSO A NAVI E TIR, INIZIA A COLPIRE L'IMPORT DEGLI IDROCARBURI RUSSI...

1 - IL PREZZO DELL'EMBARGO

Fabrizio Goria per “La Stampa

 

VLADIMIR PUTIN E IL GAS

Quasi dieci miliardi, ma il conto potrebbe essere più oneroso. Il conflitto in Ucraina e le sanzioni contro la Russia potrebbero costare all'Italia fino 9,9 miliardi, corrispondenti all'export verso questi Paesi nel 2021, «con conseguenze molto gravi per il Made in Italy».

 

A lanciare l'allarme, a un mese dall'invasione russa in Ucraina, è stata la Conferenza delle Regioni. La quale sta chiedendo piani di contingenza al governo. Extra-costi dovranno essere sostenuti da tutte le cancellerie europee, e il rischio - come rimarcato dalle maggiori case d'investimento - è che le conseguenze nascoste siano elevate.

Dalle materie prime alimentari all'energia, il timore è quello di avere un'inflazione più persistente del previsto.

 

PUTIN

Con la conseguenza di un trasferimento diretto sugli scaffali dei supermercati. Per ora, come sottolineato a più riprese dalla Commissione Ue, il rischio di una recessione per l'area euro non è sul tavolo. Ma potrebbe esserci un rallentamento.

 

Quanto severo, ha fatto notare la Banca centrale europea, dipenderà dalla durata della guerra e dalla contro-sanzioni di Mosca. Colpiti in modo particolare alcuni settori, come l'automotive e l'alimentare. Proprio due dei quali su cui l'Italia è fra le più esposte su scala comunitaria.

 

CARBONE - L'INCOGNITA DEI PREZZI PER L'INVERNO

L'Europa è pronta al quinto pacchetto di sanzioni che prevede l'embargo dell'import del carbone dalla Federazione. «Imporremo un divieto di importazione di carbone dalla Russia. Ciò taglierà un'altra importante fonte di entrate per la Russia», ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando il nuovo programma sanzionatorio, del valore di 4 miliardi di euro all'anno solo per il carbone.

 

putin gas

Nonostante gli sforzi degli ultimi anni per rendersi indipendente dal carbone, la fonte fossile più inquinante, di recente l'Ue ha aumentato l'utilizzo per produrre elettricità a causa del balzo dei prezzi del gas.

 

Al 31 dicembre 2019, secondo Eurostat, l'Ue ha importato il 46,7% del carbone dalla Federazione Russa. Il problema, nel caso dell'eurozona, sono gli extra-costi sul mercato del carbone, dove le negoziazioni hanno subìto un'impennata nel corso della prima parte dell'anno, fino a quota 400 dollari, quattro volte tanto la quotazione di un anno fa.

 

Attualmente, il carbone è negoziato di poco sopra 260 dollari. Ma, secondo la previsione di Platts, «è legittimo attendersi un nuovo rialzo da qui alla fine dell'anno». Stesso dicasi per il gas naturale, che potrebbe costringere l'eurozona a una vera e propria economia bellica per ottenere risorse in vista del prossimo inverno.

 

ursula von der leyen summit ue cina

NAVI E TIR - VOLUMI RIDOTTI, IL BLOCCO AI PORTI NON PESERÀ

Un ulteriore stampella per accerchiare l'economia di Mosca riguarda il blocco della logistica. In altre parole, ci sarà «divieto alle navi russe e alle navi operate dalla Russia di accedere ai porti dell'Ue», come spiegato da von der Leyen.

 

Alcune esenzioni, ha spiegato in un videomessaggio, «riguarderanno elementi essenziali come i prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e l'energia».

 

VON DER LEYEN

Ma in ogni caso, come fatto notare da fonti diplomatiche, ogni esenzione sarà «sottoposta a revisioni specifiche», che potranno mutare giorno dopo giorno. Inoltre, ha detto von der Leyen, «proporremo un divieto per gli operatori di trasporto su strada russi e bielorussi. Questo divieto limiterà drasticamente le opzioni per l'industria russa di ottenere beni chiave». Sotto questo versante, il rischio per l'eurozona è «molto più limitato» rispetto ad altri settori, secondo la banca olandese Ing.

 

Questo perché i volumi di interscambio di merci si era già ridotto negli ultimi mesi, complici le recrudescenze della pandemia di Covid-19. Di contro, è possibile - sottolineano gli analisti di Wells Fargo - che ci sia un contraccolpo «decisivo» per Mosca, che dipende da Bruxelles per il suo export.

 

MICROCHIP EUROPA

TECNOLOGIA - CHIP E FILIERE, SOLO A FINE ANNO ARRIVA IL SOLLIEVO

Stati Uniti ed Europa, oltre a imporre i ban sull'energia, hanno deciso di spingere anche sul tech. In arrivo ci sono divieti all'esportazione mirati, per un valore di 10 miliardi di euro, nelle aree in cui la Russia è vulnerabile. Ciò include computer quantistici e semiconduttori avanzati, macchinari sensibili e attrezzature di trasporto.

 

microchip. 2

L'obiettivo è una progressiva e severa destabilizzazione della base tecnologica e della capacità industriale della Russia. In precedenza, lo scorso 31 marzo, il dipartimento del Tesoro statunitense ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia. Colpite 21 società tecnologiche e 13 individui, che fanno parte di una rete per aggirare le sanzioni e continuare a sostenere la guerra del presidente Vladimir Putin, come spiegato dal dipartimento.

 

Una delle compagnie interessate dal provvedimento è Mikron, la principale impresa russa di semiconduttori, responsabile di oltre il 50% delle esportazioni russe di microelettronica. Da valutare le conseguenze anche per l'Occidente. «Riteniamo che l'impatto delle interruzioni della catena di approvvigionamento su imprese e famiglie rimarrà probabilmente significativo nella prima metà del 2022», fanno notare gli analisti di Pimco in una nota. Solo nella seconda parte dell'anno potrebbe esserci un sollievo.

 

2 - «BASTA COL CARBONE RUSSO». E BRUXELLES SOSPENDE ANCHE BANCHE, PORTI E TIR

Gabriele Rosana per “Il Messaggero

 

L'Europa conferma l'approccio graduale alle sanzioni contro la Russia e stavolta infrange pure il tabù energia. Il quinto pacchetto di restrizioni messo sul tavolo ieri dalla Commissione - in coordinamento con gli Usa e i Paesi del G7, che oggi formalizzeranno il nuovo affondo - oltre a bloccare scambi commerciali per un volume d'affari di circa 20 miliardi di euro e l'accesso a navi e tir, inizia a colpire l'import degli idrocarburi russi.

 

le vie del gas russo

Separate le fonti fossili, si comincia con lo stop al carbone: vale 4 miliardi di euro l'anno - ed è più semplice da sostituire rispetto a petrolio e gas - ma la presidente dell'esecutivo Ue Ursula von der Leyen ha assicurato che il lotto «non è l'ultimo» e il prossimo obiettivo è il greggio: «Non abbiamo finito. Stiamo lavorando a sanzioni ulteriori che includano il petrolio e stiamo riflettendo su alcune proposte presentate dai Paesi membri» come «la tassazione dell'importazione di energia dalla Russia», avanzata dalla Polonia, «o l'apertura di canali di pagamento specifici» per le forniture in corso, «ad esempio attraverso dei depositi bloccati».

 

vladimir putin a cavallo

Il gas russo - da cui ancora pochi mesi fa l'Ue era dipendente per il 40% - rimane il convitato di pietra, e se il Parlamento europeo è tornato a chiedere la massima pressione possibile sul Cremlino, metano incluso, vari Paesi continuano per ora a rimandare la chiusura dei rubinetti: «È stato un errore da parte della Germania diventare così dipendente dalla Russia», ha ammesso il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, eppure «dobbiamo capire di cosa possiamo fare a meno e dove invece serve aspettare ancora».

 

Tradotto: (per ora), nessun taglio del gas. Ma la decisione è destinata ad arrivare, «è questione di tempo», si è detta convinta la vicepresidente della Commissione Dubravka uica.

 

L'AGGRESSIONE

Il quinto pacchetto riguarda anche la Bielorussia, alleata di Mosca nell'aggressione in Ucraina, e sarà oggi sul tavolo del Coreper, la riunione dei rappresentanti permanenti dei Paesi membri a Bruxelles: i Ventisette sono chiamati ad approvare le misure all'unanimità. I lotti precedenti - ha aggiunto von der Leyen - «hanno colpito duramente e limitato le opzioni politiche ed economiche del Cremlino. Stiamo vedendo risultati tangibili».

 

vladimir putin

Ma dopo «le atrocità commessa a Bucha» e le testimonianze dei massacri contro i civili «dobbiamo aumentare il nostro pressing». Non solo carbone, la lista è molto dettagliata: tra le nuove sanzioni Ue previsto il blocco totale delle transazioni con quattro banche russe, che «rappresentano il 23% del mercato bancario russo».

 

C'è anche la Vtb (che ieri ha perso l'8,4% alla Borsa di Mosca), il secondo più importante istituto di credito del Paese. Arriva pure il divieto all'accesso ai porti dell'Ue per le navi russe, con importanti eccezioni tuttavia per i rifornimenti di prodotti agricoli e energetici; misura che sarà estesa - come invocato nei giorni scorsi da Polonia e Paesi Baltici - pure ai tir di Russia e Bielorussia, così da impedire di fatto la possibilità per l'industria dei due Paesi di rifornirsi via terra di materiali essenziali dai Paesi Ue.

 

vladimir putin

Previsti poi specifici divieti all'importazione di merci russe per un valore di 5,5 miliardi di euro (in particolare, si tratta di cemento, legno, prodotti ittici e liquori) e di esportazione di prodotti europei per altri 10 miliardi (computer quantistici, microchip e alta tecnologia «per degradare ulteriormente la capacità industriale di Mosca lì dove è più vulnerabile»). E per chiudere l'elenco, sarà impedito alle compagnie russe di partecipare ad acquisizioni pubbliche in tutti i Paesi Ue.

 

Il quinto pacchetto metterà nel mirino altri oligarchi e membri dell'élite, così come i loro familiari, in sintonia con Stati Uniti e Regno Unito e gli altri Paesi del G7, che oggi formalizzeranno nuove misure, tra cui uno stop agli investimenti in Russia.

 

vladimir putin

IL CONGELAMENTO

Ieri anche Washington e Londra hanno anticipato sanzioni finanziarie. La ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha annunciato il congelamento di 350 miliardi di dollari di riserve in valuta estera di Mosca e si è ripromessa di cercare il consenso dei colleghi in vista della riunione G7 di domani sul blocco di tutte le banche e su un calendario preciso per porre fine a ogni importazione occidentale di gas e petrolio: le restrizioni finora coordinate, ha detto, «stanno riportando l'economia russa nell'era sovietica».

 

Il Tesoro Usa ha deciso invece la sospensione della possibilità per Mosca di ripagare il suo debito pubblico in dollari, attingendo alle riserve detenute presso le banche americane: una mossa che, secondo analisti citati dai media internazionali, spingerebbe la Russia sempre più vicina al default, visto che sarebbe «tecnicamente difficile» che possa usare gli spiragli finanziari rimasti aperti, ad esempio le entrate derivanti dal pagamento delle forniture di gas denominate in dollari.

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)