orlando zingaretti lotti renzi

TAFAZZISMO DEMOCRATICO - ZINGARETTI VARA LA NUOVA SEGRETERIA DERENZIZZATA (E DELOTTIZZATA) - L’IRA DEI RENZIANI ESCLUSI: DA PARTITO DEL NOI È DIVENTATO IL PARTITO LORO”- IL PD È NEL CAOS: SI LITIGA ANCHE SUL CASO LOTTI E SUL GARANTISMO, ANDREA ORLANDO, EX GUARDASIGILLI E VICESEGRETARIO VICARIO, ANNUNCIA QUERELE…

Monica Guerzoni per corriere.it

NICOLA ZINGARETTI E MATTEO RENZI

 

 

Nicola Zingaretti prova a riportare sui binari il treno del Pd, che rischia di deragliare per la bufera che ha investito le procure. Il leader vara la nuova segreteria, de-renzizzata e de-lottizzata e si mostra concentrato sulla sfida al governo, più che sulle tensioni interne innescate dalle intercettazioni di Luca Lotti. L’ex ministro si è autosospeso e Zingaretti ha fretta di chiudere la vicenda.

 

Il segretario non alzerà i toni e non caccerà nessuno. Resta convinto che tenere una linea «equilibrata e unitaria», evitando processi sommari, sia l’unico modo per prendere distanze da eventuali responsabilità, senza spaccare il Pd. Il rischio di una scissione non è affatto scongiurato e perché l’ira di Lotti (e di Matteo Renzi) non inneschi la mina, Zingaretti cerca di gestire la crisi nel modo più soft, attento a non farsi schiacciare su una linea giustizialista.

 

RENZI ZINGARETTI

I renziani insorgono, contestano la segreteria e ironizzano sul nuovo Pd, che «da partito del noi è diventato il partito loro». Martedì in Direzione nazionale Zingaretti metterà ai voti la sua «bella squadra, con donne, giovani, gente di esperienza». E pazienza se per la minoranza odora di vecchio e di sinistra: Andrea Martella coordinatore, Enzo Amendola agli Esteri, Andrea Giorgis alle Rifome e poi Roberta Pinotti, Roberto Morassut, Marina Sereni... Zingaretti ha chiamato Giorgio Gori a presiedere il forum degli Amministratori, eppure il renzianissimo presidente dei senatori del Pd, Andrea Marcucci, ci vede «un’unica matrice identitaria».

 

IL MEME DI OSHO SU RENZI DOPO LA VITTORIA DI ZINGARETTI ALLE PRIMARIE

La versione del Nazareno è che la scelta di restare fuori dalla porta sia stata degli stessi renziani, per quanto Zingaretti abbia chiamato i capicorrente di minoranza offrendo loro una gestione il più possibile unitaria. Roberto Giachetti, leader della mozione «Sempre avanti» che si sta saldando con la corrente di Lotti, avrebbe detto un secco «no grazie». Maurizio Martina invece ha accettato l’incarico di presidente della Commissione di Riforma del Partito e dello Statuto. Zingaretti fa sapere che aprirà i futuri dipartimenti «alle sensibilità diverse delle minoranze congressuali» e i renziani duri e puri si preparano a cestinare l’invito.

 

lotti renzi

La fragile tregua è incrinata, il partito è nel caos. Walter Verini e Giachetti litigano sul correntismo che avvelena i pozzi. Il senatore Luciano D’Alfonso, che è stato presidente dell’Abruzzo, difende Lotti e accusa di inadeguatezza Zingaretti: «Vertici sospesi rispetto alla realtà». Andrea Orlando, ex Guardasigilli e vicesegretario vicario, annuncia querele: «Alcuni vigliacchi chiamano in causa la mia persona... Voglio invitare gli anonimi diffamatori a palesarsi». Lo accusano di aver brigato per portare Giovanni Melillo, suo ex capo di gabinetto al ministero della Giustizia, a capo della Procura di Napoli. E Orlando si arrabbia, rivendica di aver scelto come collaboratori al ministero della Giustizia «alcuni dei migliori magistrati italiani» e assicura di essersi sempre astenuto da ogni ingerenza, rispettando l’autonomia del Consiglio superiore della magistratura.

orlando zingaretti

 

Giovanni Legnini, che del Csm è stato vicepresidente, esprime «turbamento e sconcerto». E il vicepresidente in carica dell’organismo di autogoverno dei giudici, David Ermini, si tira fuori dalla tempesta di fango che sporca i vetri del Nazareno: «Accostarmi a queste trame è un fatto di gravità inaudita». Michele Anzaldi assiste allibito allo scontro e commenta, con una parola sola: «Tafazzismo».

LUCA LOTTI

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."