salvini bossi

TERREMOTO NELLA LEGA: ESPULSI I TRE CONSIGLIERI CHE HANNO LASCIATO SALVINI PER ADERIRE A COMITATO NORD, LA CORRENTE DI BOSSI - ALTRI POTREBBERO SEGUIRLI – COME DAGO-RIVELATO GLI ADDETTI AI LIVORI SOSTENGONO CHE UN SOSTEGNO A “MESTIZIA” MORATTI POTREBBE ARRIVARE DA UN ENDORSEMENT DI UMBERTO BOSSI. IL "SENATUR", CHE HA LANCIATO IL MOVIMENTO “COMITATI PER IL NORD” IN CHIAVE ANTI-SALVINI, SAREBBE TENTATO DI MOLLARE AL SUO DESTINO ATTILIO FONTANA...

Chiara Baldi per corriere.it

 

ROBERTO MURA

Altri tre consiglieri della Lega al Pirellone escono dal Carroccio: dopo la fuoriuscita di Gianmarco Senna - passato a Italia Viva, quindi al Terzo polo - ecco che anche Roberto Mura, Federico Lena e Antonello Formenti hanno deciso giovedì sera di lasciare il partito di Matteo Salvini per ufficializzare, venerdì mattina, l’abbandono. E ora, c’è chi giura che «adesso in via Bellerio la soglia di allarme sia arrivata a 5».

 

L’uscita dei tre, oltre a Senna, riduce da 31 a 27 il numero di consiglieri del Carroccio in aula, anche se rimarrebbero - almeno Mura, Lena e Formenti - nella galassia del centrodestra: fonderanno, infatti, il gruppo consiliare - per il quale servono proprio 3 persone già elette - del Comitato Nord, la costola dei dissidenti leghisti nata da Umberto Bossi (e sostenuta da Paolo Grimoldi, Angelo Ciocca e Massimiliano Bastoni).

 

ANTONELLO FORMENTI

I tre hanno motivato la loro decisione spiegando che non era più rimandabile visto «il malessere interno», la «non predisposizione all'ascolto delle innumerevoli criticità territoriali» e «l'abbandono totale delle tematiche autonomiste nordiste». Il capogruppo della nuova formazione potrebbe essere Roberto Mura. Al Pirellone il gruppo del Comitato Nord sosterrebbe, in ogni caso, Attilio Fontana.

 

In questi giorni di tensione nel Carroccio, la scelta dei tre che cade proprio di venerdì 9 dicembre non è casuale: oggi infatti dovrebbe arrivare il decreto del Governo che indice le elezioni regionali il prossimo 12 e 13 febbraio. La norma vuole che i gruppi riconosciuti per le prossime elezioni sono quelli che si formano entro le 23.59 del giorno precedente l’entrata in vigore del decreto (nello specifico, questo decreto del Governo sarebbe attuato da domani, quindi i gruppi da riconoscere sono quelli che si presentano entro oggi).

 

FEDERICO LENA

Un «gruppo di autotutela, cioè cautelativo», lo definiscono alcune fonti, dal momento che «l’obiettivo dei tre non è presentare le liste alle elezioni, ma candidarsi con un gruppo già fatto». Mura, Lena e Formenti, infatti, avevano partecipato alla riunione di sabato a Pavia del Comitato Nord scatenando le ire di Salvini che in queste ore stava valutando una possibile loro «epurazione» in vista delle prossime Regionali: non sarebbero, infatti, neanche stati ricandidati.

 

E ora la paura dentro la Lega è che nelle prossime ore possano esserci altri pronti ad uscire: al Pirellone si fanno le voci di Massimiliano Bastoni e Andrea Monti. Ha invece smentito le voci sul suo conto Marco Mariani: «Resto e resterò nel gruppo Lega, ogni notizia in senso opposto è frutto di fantasia». Anche Silvia Scurati dichiara di voler rimanere nella Lega.

 

matteo salvini e umberto bossi

«Le fibrillazioni nel fronte della Lega hanno prodotto la scissione del gruppo regionale e potrebbe non essere finita qui», dichiara il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Fabio Pizzul. «Oggi il fronte a sostegno di Fontana è molto più debole di prima e le ragioni sono politiche, perché la Lega di Salvini non sta più rappresentando la Lombardia e i suoi interessi e men che meno lo può fare Fratelli d’Italia, un partito fortemente centralista, romanocentrico, più attento alle ragioni del sud e sempre contrario a ogni forma di autonomia. La Lega ha tradito la Lombardia e i suoi elettori alle politiche hanno tradito la Lega, e ora le crepe si vedono anche in Consiglio regionale. Questo Salvini lo sa bene e infatti chiede di votare anche il lunedì, perché teme fortemente l’astensione dei suoi elettori. La verità è che Fontana e la Lega salviniana hanno tradito la Lombardia e i lombardi se ne sono accorti».

 

matteo salvini umberto bossi

I tre «secessionisti» sono stati espulsi dalla Lega. Annuncia Fabrizio Cecchetti, coordinatore regionale lombardo della Lega: «Preso atto della decisione dei consiglieri Formenti, Lena e Mura di tradire il mandato ricevuto da migliaia di elettori e militanti leghisti e abbandonare il gruppo regionale della Lega Salvini, si è riunito il Comitato di Disciplina e Garanzia, che ha espulso i tre consiglieri». Cecchetti critica le motivazioni addotte dai tre uscenti: «Prendiamo atto della loro scelta politica ma sarebbe opportuna almeno la correttezza, perché parlare di scelta dettata da "criticità territoriali e abbandono delle tematiche autonomiste" è inverosimile, riferendosi alla Lombardia, pensando che il nostro movimento ha cinque ministri lombardi, pensando ai miliardi appena sbloccati dal ministro Salvini per opere infrastrutturali lombarde, pensando all’accelerazione impressa dal ministro Calderoli all’iter dell’autonomia regionale o tanti dossier lombardi, primo fra tutti quello delle Olimpiadi, subito presi in mano dai nostri ministri».

UMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINI 2salvini bossi pontida

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…