maria elena boschi silvio berlusconi

IL TERZO POLO SULLA GIUSTIZIA È PIÙ A DESTRA DI BERLUSCONI – È TOCCATO ALLA BOSCHI PRESENTARE LE PROPOSTE DI CALENDA E RENZI SUL TEMA: NON SOLO MEB SI È DETTA D’ACCORDO CON L’INAPPELLABILITÀ DELLE SENTENZE DI ASSOLUZIONE, PROPOSTA DAL CAV, MA È ANDATA OLTRE, TRA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE, VALUTAZIONE DEI MAGISTRATI E LIMITI ALLA CARCERAZIONE PREVENTIVA – “LA STAMPA”: “ALTRO CHE IL LACONICO ED ETEREO PROGRAMMA DEL CENTRODESTRA. SULLA GIUSTIZIA QUELLO DEL TERZO POLO HA PIÙ STELLETTE BERLUSCONIANE DI QUELLO DI BERLUSCONI…”

1 - SUI GIUDICI SCAVALCATO PURE IL CAV

Giuseppe Salvaggiulo per “La Stampa”

 

MARIA ELENA BOSCHI CARLO CALENDA

Sì al progetto di legge delle Camere penali sulla separazione delle carriere tra pm e giudici; ulteriore rafforzamento della valutazione dei magistrati; riforma della riforma del Csm che ancora deve essere applicata; formazione manageriale dei capi degli uffici;

 

ulteriore riduzione dei magistrati fuori ruolo; ulteriore limitazione della custodia cautelare; ripristino della prescrizione sostanziale, pare accanto all'improcedibilità made in Cartabia; ulteriore incentivo ai patteggiamenti; inappellabilità delle assoluzioni; ulteriore stretta sulla cronaca giudiziaria.

BOSCHI - BONETTI - GELMINI - CALENDA - CARFAGNA – MARATTIN

 

Renzi ha anche parlato di responsabilità civile diretta dei magistrati. Altro che il laconico ed etereo programma del centrodestra. Sulla giustizia quello del Terzo Polo ha più stellette berlusconiane di quello di Berlusconi.

 

2 - «SIANO INAPPELLABILI LE SENTENZE DI ASSOLUZIONE PER NOI IL GIUSTIZIALISMO È UN'ABERRAZIONE»

M. Esp. per il “Corriere della Sera”

 

ROMA «Per noi il giustizialismo è un'aberrazione». Maria Elena Boschi non usa mezzi termini. Durante la conferenza stampa di presentazione del programma del terzo polo, insieme al leader di Azione Carlo Calenda, l'ex ministra presenta le proposte sulla giustizia, un tema che le sta particolarmente a cuore.

 

MARIA ELENA BOSCHI E MATTEO RENZI

Ascolta Maria Stella Gelmini parlare di riforme istituzionali, suo vecchio cavallo di battaglia. Poi tocca a lei. Snocciola un programma ambizioso: inappellabilità delle sentenze di assoluzione, separazione delle carriere, riforma del Csm e della prescrizione, valutazione dei magistrati, riduzione dei tempi dei processi e dell'uso della carcerazione preventiva. «Deve essere un'eccezione, e non la regola», spiega.

 

«Noi siamo garantisti. Vogliamo farci carico della richiesta di cambiamento che è arrivata da milioni di italiani che hanno partecipato ai referendum sulla giustizia». Per la Boschi alcune riforme di questa legislatura sono state troppo timide: «Per noi è importante riformare con più coraggio il nuovo Csm. Chiediamo una valutazione vera ed effettiva dei magistrati a cui possano prendere parte gli esponenti del mondo dell'avvocatura e dell'università».

 

MARIA ELENA BOSCHI CARLO CALENDA EMMA BONINO MEME

Altro obiettivo fondamentale è la riduzione dei tempi dei processi, uno dei pilastri del Pnrr, secondo il quale vanno diminuiti almeno del 25%: «È necessario ridurre i tempi della giustizia - spiega Boschi - per garantire i diritti dei cittadini, innanzitutto per le famiglie delle vittime dei reati, ma anche per chi è innocente. Mediamente - prosegue - tra le indagini preliminari e la sentenza di primo grado possono passare anche sette anni. Lo dico per esperienza personale» aggiunge, facendo riferimento alla vicenda che ha visto il padre coinvolto nelle inchieste su Banca Etruria. Ma non si ferma, Boschi.

carlo calenda mara carfagna

 

Svela che anche il terzo polo, così come Silvio Berlusconi, è favorevole «all'inappellabilità delle sentenze di assoluzione». Altra questione delicata, la prescrizione. «Vogliamo tornare alla prescrizione sostanziale, perché la mediazione al ribasso che si è dovuta fare in una maggioranza così ampia non ci ha consentito di fare una norma che funzioni bene». Poi il delicatissimo tema del carcere.

 

CARLO CALENDA

Sono più di cinquanta nel solo 2022 i detenuti che si sono tolti la vita: «Abbiamo bisogno di un sistema carcerario che non diventi una condizione di inappellabilità per le migliaia di persone oggi detenute. Bisogna lavorare non solo sull'edilizia ma anche sull'ordinamento penitenziario, incentivando l'esecuzione penale alternativa e garantendo un supporto psicologico vero per evitare il dramma dei suicidi». «Portare avanti queste battaglie con Iv e Azione è semplice perché sono parte del Dna di tutte le persone candidate da queste forze politiche» conclude Boschi, probabilmente lanciando una frecciatina agli ex colleghi del Pd.

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI

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