sarkozy prigione

TOCCATEVI, È TORNATO SARKO’! – NONOSTANTE IL PROCESSO PER CORRUZIONE CHE LO ATTENDE, L’EX PRESIDENTE FRANCESE STA CERCANDO DI DARSI UNA PASSATA DI LUCIDO CON UNA NUOVA AUTOBIOGRAFIA – CARLA BRUNI, “IL CENTRO DELLA MIA VITA”, MACRON E BRIGITTE, LE LODI A CHIRAC E LE RANDELLATE A HOLLANDE – E IL (FU) CENTRODESTRA SPERA CHE SI RICANDIDI – VIDEO

 

Gaia Cesare per “il Giornale”

 

NICOLAS SARKOZY Passions

È la rivincita dopo la ferale notizia del processo che lo attende da quando ha lasciato la politica e perso l' immunità, prima volta nella storia della Quinta Repubblica francese che un ex presidente andrà a processo per corruzione. Nicolas Sarkozy, 64 anni, capo dello Stato dal 2007 al 2012, ultimo leader vincente del centrodestra francese, celebra in queste ore il successo della sua nuova vita dopo l' Eliseo. Lo fa in libreria, dove Passions (Éditions de l' Observatoire, 360 pp), ottavo libro sfornato da Sarko e uscito il 27 giugno in Francia, già tre giorni dopo era campione di vendite e oggi, a distanza di un mese, è a quota 213mila copie (pronte 40mila ristampe).

 

nicolas sarkozy e carla bruni 8

Un buon risultato era prevedibile: Chirac nel 2009 vendette 500mila copie, Valéry Giscard d' Estaing nel 1988 sfiorò il milione. Ma Passions promette di andare oltre. È già un «successo colossale» per Muriel Beyer, direttrice della casa editrice con cui Sarkozy pubblica il suo «racconto di vita», «la mia e quella dei francesi», «ciò che mi ha toccato, entusiasmato e qualche volta sconvolto, al di là della stretta attualità e della lotta politica».

 

carla bruni nicolas sarkozy 2nicolas sarkozy e carla bruni 7

L' autobiografia parziale è «un resoconto disordinato - spiega Sarkozy - senza ordine cronologico, senza preoccupazioni tematiche, senza retro-pensiero politico», della sua storia politica e privata, dai primi passi nella destra neogollista di Jacques Chirac, nel lontano 1975, fino alla vittoria nel 2007, dal matrimonio colato a picco con Cécilia, che gli annuncia di voler divorziare il giorno del dibattito tv tra i due turni delle presidenziali, fino alle nozze con Carla Bruni, «il centro della mia vita», e che era al suo fianco alla cena su invito di Emmanuel Macron all' Eliseo, in cui la première dame Brigitte, «una donna di qualità», lo ha colpito per «sincerità e semplicità».

SARKOZY MACRON

 

CECILIA E NICOLAS SARKOZY

Sarkozy si dice «fortunato, molto fortunato», anche se sostiene di «aver dovuto pagare a volte un prezzo troppo alto per il successo». Eppure «mai, mai, ho conosciuto la noia». A partire dal momento in cui Chirac, il leader che cita di più, lo ascolta parlare a Nizza ai tempi della nascita del partito neogollista Rassemblement pour la République e gli dice: «Sei fatto per la politica. Voglio che lavori per me». Non è stato tutto rose e fiori - spiega Sarko - «ci sono stati a volte momenti di confronto brutale», ma con la famiglia Chirac «si è creato qualcosa che va oltre i sentimenti. Non sarei mai diventato ciò che sono senza gli Chirac».

manifestazione a parigi sarkozy e hollande

 

Bordate, invece, Sarkozy ne riserva al leader socialista che gli soffiò l' Eliseo, François Hollande, e alla sua ex moglie Ségolène Royal, battuta invece nel 2007. Lei «capace di affermare cose di cui non crede una parola», lui che mostrò tutta la sua «brutalità» al momento del passaggio di poteri, «scortese, specialmente con Carla, cosa che mi è profondamente dispiaciuta». Parole dure ne ha per François Fillon, che contribuì alla fine della sua carriera politica nel 2016 battendolo alle primarie dei Républicains, e che definisce «fragile e rancoroso», e per l' ex premier Dominique de Villepin, «arroccato a un mondo virtuale».

 

carla bruni nicolas sarkozy

Il solo italiano citato è l' allora Commissario europeo per la Concorrenza, Mario Monti, «intelligente, competente, molto cortese, ma dotato di un rigore che sconfina spesso nella rigidità». Con Macron invece, Sarko spiega di avere in comune la giovane età che li ha portati all' Eliseo, «utile per prendere il potere, ma una debolezza nell' esercitarlo». Unica stoccata: ora tutti pensano che se l' attuale presidente è riuscito a contare meno sul lavoro e più sulla fortuna, tutto sia possibile per tutti. Però il lato umano è salvo, anche grazie alla moglie Brigitte, che a cena gli ha detto: «Ho sempre avuto simpatia per lei e non me ne pento».

SARKOZY JUPPE FILLON

 

Ammette di essere «naturalmente eccessivo» Sarko. E si fa tenero quando parla d' amore, «tesoro inestimabile», specie per la moglie Carla, che lo colpì «soprattutto per la sua intelligenza» più che per la bellezza.

brigitte macron

 

Chissà che questi ricordi non aiutino alla rinascita della destra francese, ormai umiliata, relegata all' 8% alle ultime Europee ma che vede ancora in Sarkozy l' unico salvatore, il miglior leader della destra, al 46% (Elabe per Bfmtv) e al secondo posto per Ifop tra i leader più graditi con il 47%. Macron è al 36%, quattordicesimo.

brigitte macron ed emmanuel sarkozy al thanisarkozy aurelien einthoven carla bruniLETTA SARKOZY HOLLANDE sarkozy aurelien einthoven carla bruniJUPPE SARKOZY FILLON SARKOZY CARLA BRUNINICOLAS SARKOZYmerkel sarkozy papandreouhamad bin khalifa al thani, moza bint nasser nichoals sarkozyCECILIA E NICOLAS SARKOZY manifestazione a parigi sarkozy e hollandeNICOLAS SARKOZYscontri in franciaNICOLAS SARKOZYNICOLAS SARKOZYLETTA SARKOZY HOLLANDE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…