giorgia meloni matteo salvini antonio tajani magistrati toghe giustizia giudici

LE TOGHE VANNO AL CONTRATTACCO – DOPO LE CRITICHE DEL GOVERNO PER LE SENTENZE SUI MIGRANTI, L’ANM VARA UN DOCUMENTO DURISSIMO E INVOCA L’INTERVENTO DEL CSM: “SI RESPIRA UN’ARIA PESANTE, ATTACCHI PER DELEGITTIMARCI E ASSOGGETTARCI. UN CERTO GIORNALISMO SI È PRESTATO AL LINCIAGGIO MEDIATICO” – LA REPLICA DELLA LEGA: “PER INVERTIRE LA TENDENZA MENO CONVEGNI E PIÙ LAVORO”. FORZA ITALIA: “SOLO UN LUNGO PIAGNISTEO”. A MELONI GIRANO GLI OTOLITI MA PER ORA TACE…

1 - L’APPELLO DEI MAGISTRATI AL CSM "CI TUTELI DAL LINCIAGGIO DEI POLITICI"

Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”

 

Giuseppe Santalucia - presidente anm

Non intendono più restare a guardare, i magistrati. Né subire in silenzio l’assalto contro singoli giudici e l’intera categoria, accusata dal governo di essere politicizzata solo per aver fatto il suo dovere: scrivere sentenze a norma di legge, criticate «perché sgradite all’indirizzo della maggioranza» di turno. In gioco c’è «l’autonomia e l’indipendenza » di una funzione tutelata dalla Costituzione, la stessa «tenuta democratica» di un Paese in cui il potere esecutivo prova a mettere le mani sul potere giudiziario per «assoggettarlo».

 

Tale da imporre una reazione durissima: quella che il direttivo dell’Anm ha declinato in due diversi documenti, varati all’unanimità, a protezione delle toghe che, assediate come mai prima, si sono ricompattate dopo mesi di liti e distinguo. Frutto dell’aggressione ai colleghi che hanno sospeso il trasferimento dei migranti in Albania, del tentativo di eliminare le sezioni speciali presso i tribunali, della riforma sulla separazione delle carriere.

 

matteo salvini

Nella delibera inviata al Csm, il vertice del sindacato — che, visto il momento, ha deciso di anticipare al 15 dicembre l’assemblea generale straordinaria prevista a metà gennaio — ha sollecitato «iniziative» in difesa della magistratura, sottoposta ad «attacchi per screditarla» e per «preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità». Nel mirino, anche le nuove norme sui migranti, che «metteranno in ginocchio le Corti d’Appello» poiché su di esse graveranno «30mila procedimenti» in più all’anno, «da definire peraltro in tempi strettissimi».

 

ENRICO COSTA CARLO NORDIO

Accuse che la maggioranza rispedisce subito al mittente: «Meno convegni, più lavoro» replica la Lega. Parla di «lungo piagnisteo» il forzista Enrico Costa […]

 

A innervosire il centrodestra, il vibrante j’accuse sul "linguaggio della democrazia" col quale il direttivo dell’Anm ha contestato gli «attacchi sempre più frequenti di una certa politica a provvedimenti resi dai magistrati nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali, criticati non per il loro contenuto tecnico-giuridico, ma perché sgraditi all’indirizzo politico della maggioranza governativa».

 

CARLO NORDIO GIORGIA MELONI

E ce n’è pure per «il linciaggio mediatico cui un certo giornalismo si è prestato: scrutare la vita delle persone », ovvero di alcuni giudici, «riportando le loro vicende intime, del tutto prive di rilevanza pubblica, è condotta non in linea con l’etica giornalistica». Tant’è che un esposto verrà adesso inviato all’ordine nazionale.

 

[…]  Rilievi pesanti, che finiscono per irritare la premier Meloni in trasferta in Brasile. La quale tuttavia preferisce non intervenire, ordinando ai suoi Fratelli di fare lo stesso. Non così gli alleati. «Rassicuriamo l’Anm», rincara la Lega: «Per screditare la magistratura basta la magistratura che blocca le espulsioni dei clandestini, libera gli spacciatori, chiede la galera per Salvini». […]

 

2 - L’ANM: LA POLITICA CI SCREDITA ED È SUBITO SCONTRO CON LA LEGA

Estratto dell’articolo di Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”

 

ANM

Nel conflitto permanente tra magistratura e governo, le toghe licenziano un documento durissimo e invocano l’intervento del Csm: «Siamo screditati e attaccati», è scritto nella delibera dell’Anm trasmessa all’organo di autogoverno della magistratura, in cui si sollecitano «iniziative a tutela della nostra indipendenza e della nostra autonomia» sottoposta ad «attacchi per preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità che la Costituzione ci affida».

 

È la Lega a protocollare la risposta più tagliente: «Rassicuriamo l’Anm, per screditare la magistratura basta la magistratura — è scritto in una nota del partito —. Blocca le espulsioni dei clandestini delinquenti, libera gli spacciatori per errore, va in piazza contro il governo, chiede la galera per Matteo Salvini perché “ha ragione ma va attaccato”. Per invertire la tendenza meno convegni e più lavoro». […]

 

giuseppe santalucia

I magistrati oltre a lamentare le «intollerabili accuse di essere politicizzati» e «il linciaggio mediatico cui un certo giornalismo si è prestato», con un secondo documento, indicano i rischi di alcuni provvedimenti recentemente approvati.

 

Esplicito fin dal titolo — «Protezione internazionale e Corti di appello: l’indifferenza del legislatore per l’organizzazione giudiziaria» — il documento dell’Anm mette nel mirino le due misure con cui il governo si proponeva di mettere al riparo il decreto sui Paesi sicuri nell’ambito dell’operazione per il trasferimento di migranti in Albania, dalle sezioni immigrazione dei tribunali, ritenute politicizzate: la reintroduzione del secondo grado di appello, nei casi dei richiedenti asilo, e il passaggio di competenza sulla convalida dei trattenimenti dalle sezioni speciali immigrazione alle corti d’appello.

 

ALBANIA QUI NON E HOLLYWOOD - MEME

Il coinvolgimento delle Corti d’appello «metterà in ginocchio le Corti territoriali, che saranno gravate da sopravvenienze di 30.000 procedimenti all’anno» e «prolungherà l’iter di accertamento», scrive l’Anm. Che invita il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a «scongiurare un irragionevole aggravamento del sistema organizzativo».

 

[…]

 

Un altro fronte politico, l’Autonomia differenziata azzoppata dalla sentenza della Corte costituzionale, attraversa invece la maggioranza. Il vicepremier forzista, Antonio Tajani, frena le intemperanze della Lega. Interpellato sulle parole di Roberto Calderoli che si augurava che l’opposizione potesse «tacere per sempre», dice: «Il linguaggio del ministro Calderoli non mi appartiene, ma il suo era un messaggio politico, non di odio personale». Che la legge che porta il nome del ministro leghista torni in Aula, aggiunge Tajani, «è la strada giusta».

ANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINIgiuseppe santalucia

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….