TONNO PALAMARA SI SENTE IN UNA SCATOLETTA DI FERRO - MOLTE DELLE PERSONE CHE HANNO TRAMATO CON LUI E CHE SONO RIMASTE "IMPIGLIATE" NELLE INTERCETTAZIONI SONO VICINE AL QUIRINALE - PALAMARA VUOLE LA TESTA DI PIGNATONE E SE NON LA OTTIENE PUNTA PIU' IN ALTO, VERSO LA "FILIERA SICULA" - L'UNICA RIFORMA POSSIBILE DEL CMS? IL SORTEGGIO DEI TOGATI - NON SOLO GRATTERI: ANCHE PAOLO IELO IN CORSA PER LA PROCURA DI MILANO. ENTRAMBI HANNO MOLTE CARTE DA GIOCARE…

-

Condividi questo articolo


luca palamara al csm luca palamara al csm

1 - DAGONEWS

Luca Palamara, nonostante il rinvio a giudizio chiesto per lui dalla procura di Perugia, si sente in una botte di ferro. E' sicuro che non verrà arrestato perché molte delle persone che hanno straparlato con lui di promozioni e nomine, e sono rimaste "impigliate" nelle intercettazioni, sono vicine al Quirinale…rovinosa 

 

L'ex presidente dell'Anm, finito nel tritacarne nell'indagine sul "Sistema" sull'intreccio malato tra magistratura e politica, vuole la testa di quello che considera il responsabile numero uno della sua caduta nella polvere: Giuseppe Pignatone.

 

giuseppe pignatone giuseppe pignatone

L'ex capo della Procura di Roma fa parte di una "filiera" tutta sicula che comprende anche l'ex presidente berlusconiano del Senato Renato Schifani, l'ex capo dell'Aisi (fino al 2016) Arturo Esposito e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Se il bersaglio Pignatone dovesse essere mancato, gli "addetti ai livori" giurano che Palamara proverà ad alzare il tiro…

 

Anche per l'aria fetida che s'annusa in zona giustizia-magistrati-procure, Mattarella non vuole essere coinvolto e si è reso indisponibile non solo a un settennato-bis ma anche a un biennio-bis alla Napolitano. Con l'intreccio tossico dei poteri, vendette in corso varie e potenziali, le ambizioni dei magistrati, chi glielo fa fare a restare ancora al Colle e dunque alla guida di quella santabarbara che è diventato il Csm?

Mattarella Mattarella

 

Per uscire dal tunnel di veti incrociati, s'avanza forse l'unica realistica riforma del Consiglio Superiore della Magistratura: sorteggiare i membri togati e lasciare al Parlamento la nomina dei laici.

 

PS: Ricordate la chat tra i magistrati della procura di Milano la cui esistenza è stata svelata da "Il Giornale"? In quelle conversazioni le toghe si sono scambiate fendenti senza pietà, sia per le conseguenze del caso Palamara che per la sconfitta della Procura nel processo Eni. Ecco, la chat è stata chiusa. Ne è stata aperta un'altra, con un numero ristretto di partecipanti che sono alla ricerca della spia che ha spifferato i segreti della chat…

 

PS-bis: a novembre andrà in pensione il procuratore capo di Milano, Francesco Greco. Per la successione non ci sono solo le ambizioni sbagliate di Nicola Gratteri, attualmente procuratore della Repubblica a Catanzaro, che i poteri forti non vogliono a capo di una procura che è molto più "delicata" di quella romana, essendo anche una piazza finanziaria. C'è anche Paolo Ielo, procuratore aggiunto a Roma. Come finirà? Non si sa. Quel che si sa è che entrambi hanno molte carte da giocare…

francesco greco francesco greco

 

2 - BUFERA PROCURE: PM PERUGIA CHIEDE PROCESSO FUZIO

Claudio Sebastiani per ANSA

 

La procura della Repubblica di Perugia mette un altro punto alle inchieste che ruotano intorno alla figura dell'ex magistrato e consigliere del Csm Luca Palamara. Lo fanno chiedendo il rinvio a giudizio, a vario titolo, dell'ex procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio e del già sostituto procuratore di Roma Stefano Rocco Fava. Oltre che dello stesso Palamara, in un troncone d'inchiesta nel quale compaiono sullo sfondo alcune delle contrapposizioni all'interno della procura di Roma.

PAOLO IELO PAOLO IELO

 

Per tutti l'inizio dell'udienza preliminare è fissato il 13 maggio prossimo. In particolare la procura perugina - guidata da Raffaele Cantone che coordina l'attività dei sostituti Gemma Miliani e Mario Formisano - ha chiesto di processare Fuzio, già membro del Csm, e Palamara per concorso in rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio.

 

Secondo la ricostruzione accusatoria Fuzio, "su istigazione" di Palamara avrebbe rivelato all'allora sostituto procuratore di Roma l'arrivo al Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura di un esposto presentato dal magistrato Stefano Fava riguardante comportamenti "asseritamente scorretti" dell'ex procuratore di Roma Giuseppe Pignatone.

 

nicola gratteri nicola gratteri

Fuzio inoltre - sempre secondo l'accusa - avrebbe reso noto a Palamara le iniziative che il Comitato di presidenza del Csm intendeva intraprendere per verificare la fondatezza dei fatti descritti nell'esposto. Per la procura di Perugia in questo reato concorreva Palamara che "conoscendo le intenzioni di Fava" (già sostituto procuratore a Roma e ora giudice civile a Latina) aveva chiesto all'ex procuratore generale della Cassazione di verificare che l'esposto fosse stato effettivamente presentato.

 

RICCARDO FUZIO SERGIO MATTARELLA RICCARDO FUZIO SERGIO MATTARELLA

Fatti collocati all'inizio di aprile 2019. Nella richiesta di rinvio a giudizio è coinvolto anche lo stesso Fava di essersi abusivamente introdotto (nel maggio del 2019) in un applicativo del Ministero della Giustizia per la digitalizzazione degli atti acquisendo i verbali d'udienza e della sentenza del procedimento 62278/2012 "per ragioni estranee" a quelle per le quali aveva facoltà.

 

Il suo obiettivo - emerge sempre dalla richiesta di rinvio a giudizio - era di avviare una campagna mediatica ai danni di Pignatone, che da poco aveva lasciato la guida della procura di Roma, e dell'aggiunto Paolo Ielo, anche con "l'ausilio" di Palamara. Fava e Palamara sono poi accusati di avere rivelato ad alcuni giornalisti notizie "d'ufficio che sarebbero dovute rimanere segrete".

 

PIERO AMARA PIERO AMARA

Tra queste il fatto che l'avvocato Piero Amara era indagato per bancarotta e frode fiscale e che nei suoi confronti Fava aveva predisposto una misura cautelare per la quale però "non era stato apposto il visto".

 

Per il solo Fava è stato poi chiesto il processo per abuso d'ufficio in quanto sostituto procuratore a Roma avrebbe acquisito atti di alcuni procedimenti penali per far avviare un procedimento disciplinare nei confronti dell'allora procuratore Pignatone e operato una raccolta di informazioni volte a screditare Ielo, anche attraverso l'apertura di un fascicolo a Perugia.

 

RICCARDO FUZIO SERGIO MATTARELLA RICCARDO FUZIO SERGIO MATTARELLA

Fava è chiamato tra l'altro a rispondere di avere svolto accertamenti investigativi, "raccogliendo atti di procedimenti penali a lui non assegnati, per dimostrare l'incompatibilità dei due magistrati e la violazione dell'obbligo di astensione ma anche di avere presentato un esposto al Csm in cui riportava una versione volutamente incompleta - ritiene l'accusa - degli atti adottati dal procuratore in ordine a supposte ragioni di incompatibilità per la trattazione di alcuni procedimenti".

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…