tomaso montanari marco travaglio aldo grasso

TRAVAGLIO IN DIFESA DI MONTANARI: “RETTORE DI LOTTA E DI GOVERNO? ALDO GRASSO INVECE È DI LECCA E DI GOVERNO” - POI DEDICA UNA PAGINATA DEL “FATTO” ALL’AUTODIFESA DELLO STORICO DELL’ARTE: “LE MIE PAROLE HANNO SCATENATO LA RABBIOSA REAZIONE DI TUTTE LE DESTRE ITALIANE: DA ITALIA VIVA A CASAPOUND, PASSANDO PER LEGA E FRATELLI D'ITALIA: L'EFFETTO È STATO QUELLO DI UN 'FASCISMO POLIFONICO'. NESSUNO NEGA LE FOIBE, COME NESSUNO NEGA L'ATROCITÀ DELLE DUE ATOMICHE SGANCIATE SUL GIAPPONE: MA QUESTO NON SIGNIFICA CHE…”

tomaso montanari 1

1 - “MONTANARI È UN RETTORE DI LOTTA E DI GOVERNO: QUANDO NON GOVERNA, LOTTA” – ALDO GRASSO SI CUCINA LO STORICO DELL’ARTE DOPO IL CASINO SULLE FOIBE: “SVILISCE UNA PAGINA DOLOROSA DELLA STORIA DEL NOSTRO PAESE, BASANDOSI SU UNA MESCHINA CONTABILITÀ. PER LA CRONACA, MONTANARI SI È DIMESSO DAL CONSIGLIO SUPERIORE MA RESTA NEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DELLE BELLE ARTI, “PRESIDIO DI TUTELA DELL'INTERESSE GENERALE”. RIDICOLO: È LUI CHE DEVE DECIDERE COSA CONSERVARE O NO, COSA RICORDARE O NO…”

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-montanari-rettore-lotta-governo-quando-non-281095.htm

 

aldo grasso

2 - MA MI FACCIA IL PIACERE

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto quotidiano”

 

Foie Gras. "Le foibe e il rettore di lotta e di governo. Il doppio ruolo di Tomaso Montanari" (Aldo Grasso, Corriere della sera, 29.8). Lui invece è di lecca e di governo. (…)

 

tomaso montanari a otto e mezzo 1

3 - FOIBE, VERITÀ E MENZOGNE DIETRO LA CANEA DELLE DESTRE

Tomaso Montanari per “il Fatto quotidiano”

 

Le parole che, lunedì scorso, ho dedicato al Giorno del Ricordo hanno scatenato la rabbiosa reazione di tutte le destre italiane: da Italia Viva a CasaPound, passando per Lega e Fratelli d'Italia (col rincalzo di Aldo Grasso e dell'agente Betulla). Con una sola voce hanno chiesto, preteso, minacciato (quelli al governo) le mie dimissioni da rettore (lo sarò peraltro solo da ottobre...): l'effetto è stato quello di un "fascismo polifonico" (per usare un'espressione di Gianfranco Contini).

 

marco travaglio festa articolo uno

Come se, improvvisamente, fossero scomparsi dalla Costituzione gli articoli 21 (libertà di espressione) e 33 (libertà della scienza e autonomia delle università): in un assaggio di quel ritorno al fascismo che potrebbe comportare l'ascesa al governo di questa compagine nera.

 

salvini renzi

SALVINI È ARRIVATO a dire che mi devo fare curare: rinverdendo la tradizione dei dissidenti chiusi in manicomio. La Meloni, in una apologia dei fascisti ormai senza veli, che devo "essere fermato". L'Unghe ria, insomma, non è lontana. Confermando il senso del mio articolo (il fascismo riesce ad avere ragione solo quando trucca la storia), giornalisti e politici hanno scritto e ripetuto che avrei "negato le Foibe". Falso, diffamatorio.

foibe

 

Avevo scritto tutt' altro: "La legge del 2004 che istituisce la Giornata del Ricordo (delle Foibe) a ridosso e in evidente opposizione a quella della Memoria (della Shoah) rappresenta il più clamoroso successo di questa falsificazione storica".

 

renato farina foto di bacco (2)

Come ha detto benissimo Eric Gobetti (storico, e autore di E allora le Foibe?, Laterza): "Il dibattito parlamentare sulla legge istitutiva fu molto eloquente. Alla fine, la versione neofascista è diventata la narrazione ufficiale dello Stato italiano". Questo era il fine: costruire una "festa" nazionale da opporre alla Giornata della Memoria e al 25 aprile, costruire un'antinarrazione fascista che contrasti e smonti l'epopea antifascista su cui si fonda la Repubblica. E ora un disegno di legge giacente in Senato vorrebbe rendere un reato il negazionismo delle Foibe, ancora una volta all'in seguimento della Shoah: "At traverso la equiparazione delle due parti, si mira alla rivincita degli sconfitti" (Claudio Pavone).

matteo salvini e giorgia meloni alla foiba di basovizza per il giorno del ricordo 1

 

Chi si stupisce che Italia Viva si schieri con Casa Pound dimentica che nell'agosto del 2019 Matteo Renzi visitò le Foibe di Basovizza proprio nel giorno dell'eccidio nazista di Sant 'Anna di Stazzema: scelta singolare, per un toscano.

 

Come dire: 'i morti sono tutti uguali, fondiamo la pace su una memoria condivisa'. Cioè il messaggio del famoso discorso di Luciano Violante: un messaggio che, semplicemente, demolisce le fondamenta della Costituzione e della Repubblica antifasciste. E che costruisce il terreno per pelose unità nazionali capaci di saldare, al governo del Paese, il peggio della politica italiana.

foibe

 

COSÌ IL PATRIMONIO culturale del Paese (che è fatto, sì, anche di feste, ricorrenze, cerimonie, immaginario...) viene violentato, e piegato all'utilità del mercato politico corrente. Era proprio ciò che la destravoleva con l'istituzione del Giorno del Ricordo (primo firmatario Ignazio La Russa).

GIANFRANCO PAGLIARULO.

 

Motivando, in Senato, il suo meritorio voto contrario, l'attuale presidente dell 'Anpi Gianfranco Pagliarulo vide lucidamente che "in apparenza (il Giorno del Ricordo, ndr) attiene ad un generale ripudio della violenza nelle sue forme più efferate, ma nella sostanza annega le responsabilità del Ventennio e della guerra mondiale con una 'equa ', e perciò del tutto inaccettabile, distribuzione delle colpe. Sono le equiparazioni che hanno sempre fatto i fascisti in Italia per giustificare gli orrori del Ventennio".

foibe

 

NESSUNO NEGA le Foibe (che videro, secondo l'opinione oggi prevalente tra gli storici, la morte di circa 5000 persone - fascisti, collaborazionisti ma anche innocenti - per mano dei partigiani di Tito), come nessuno nega l'atrocità dei bombardamenti alleati, o delle due atomiche sganciate sul Giappone: ma questo non significa che americani e nazisti fossero sullo stesso piano.

luciano violante

 

"Ecco perché questa legge è sbagliata e pericolosa - continuava Pagliarulo - perché parla di memoria ma cancella la memoria". Aveva visto bene Paolo Rumiz, che nel 2009 scrisse: "Senza onestà la memoria resta zoppa, e il Giorno del Ricordo potrà creare tensioni ancora a lungo. A meno che non sia proprio questo che si vuole".

 

SCRITTA CONTRO DRAGHI SU UN MURO PUBBLICATA SU INSTAGRAM DA TOMASO MONTANARI

Come ho ricordato nel discorso col quale ho chiesto, e ottenuto, i voti della comunità accademica dell'Università per Stranieri di Siena: "Vivia mo tempi in cui non è per nulla superfluo ricordare che l'uni versità italiana è doppiamente antifascista: lo è per la sua natura libera e umana di università, lo è per la sua adesione incondizionata alla Costituzione antifascista della Repubblic". I nuovi fascisti possono mettersi in pace l'animaccia nera: non mi dimetterò, continuerò a dire la verità.

foibeALDO GRASSOaldo grassomatteo salvini e giorgia meloni alla foiba di basovizza per il giorno del ricordoaldo grassoMATTEO RENZI L'ARIA CHE TIRA

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…