tria di maio

TRIA UNA BRUTTA ARIA – IL MINISTRO DELL’ECONOMIA BATTE UN COLPO E FRENA SUL DECRETO FAMIGLIA VOLUTO DAI GRILLINI: “LE COPERTURE PER ORA NON SONO STATE INDVIDUATE: SE SI SPENDERÀ MENO DI QUANTO PREVENTIVATO PER IL REDDITO DI CITTADINANZA SI SAPRÀ A FINE ANNO E NON ADESSO” – DI MAIO SUBITO SI INCAZZA: “È UNA PRIORITÀ POLITICA, I SOLDI CI SONO…”

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

luigi di maio giovanni tria

Nuovo fronte di scontro nel governo, questa volta tra i Cinque Stelle e il ministro dell’Economia. Non c’è solo il rinvio del dl Sicurezza bis ad agitare gli animi di Lega e M5s, ma anche la mancata approvazione del decreto Famiglia nel Consiglio dei ministri di lunedì 20 maggio. Se a frenare il provvedimento voluto dal Carroccio ci sono i dubbi del Colle e le resistenze grilline, sul secondo pesano invece le perplessità di Giovanni Tria.

 

GIOVANNI TRIA E L'AUMENTO DELL'IVA

“Le coperture“, ha detto il ministro questa mattina ad Agorà su Rai3, “per ora non sono state individuate. Non sappiamo cosa sia questo miliardo. Se si spenderà meno di quanto preventivato per il reddito di cittadinanza si saprà a fine anno e non adesso. È inoltre chiaro che queste spese non possono essere portate all’anno successivo”. Un’osservazione contenuta anche in un parere della Ragioneria di Stato, dove si giudica invece “fattibile” la Flat tax pur specificando che “dipende da come verrà disegnata, come verrà inserita in una riforma fiscale. Servono scelte conseguenti sul lato della spesa”.

tria di maio salvini conte

 

Il ministro Tria ha anche parlato della misura introdotta dal governo Renzi degli 80 euro: “Fu una decisione sbagliata”, ha detto, “tecnicamente fu un provvedimento sbagliato e anche il precedente governo cercava di cambiarlo. Nell’ambito della riforma fiscale gli 80 euro saranno riassorbiti”.

 

Di Maio e M5s contro Tria: “Non si nasconda dietro i numeri”. Alla Camera bocciato emendamento Lega sul bonus bebè. A Tria ha replicato poco dopo Luigi Di Maio, per il quale andare avanti sulle misure per la famiglia è fondamentale mentre il collega del Carroccio spinge sul dl Sicurezza bis. “Il decreto Famiglia”, ha detto al Forum dell’Ansa, “è una priorità politica, i soldi ci sono, l’Inps ci dice che un miliardo quest’anno lo riusciamo a recuperare.

 

GIOVANNI TRIA

Per me quando si decide dove destinare i soldi è la politica che lo decide non i tecnici, fermo restando che ho sempre apprezzato il ruolo da cane da guardia dei conti” di Tria. Ancora più dure le parole del sottosegretario M5s agli Esteri Manlio Di Stefano: “Vorremmo”, ha detto, “che tutto il governo fosse allineato sul provvedimento. E dal ministro Tria ci aspettiamo soluzioni, non ostacoli. Non si nasconda dietro ai numeri, anche perché i numeri ci danno ragione”.

 

salvini tria

Un clima di nervosismo molto chiaro già nella nota diffusa dai 5 stelle alle agenzie in mattinata: “È curioso”, si leggeva, “che il ministro parli di assenza di coperture per il decreto Famiglia, quando il miliardo è stato certificato anche dal presidente Inps, e ammetta poi candidamente che la Flat tax così come proposta si potrebbe invece fare, quando le coperture secondo i tecnici superano i 30 miliardi. E’ lui il ministro dell’Economia, un miliardo per le famiglie lo abbiamo trovato noi e se non ha capito gli possiamo spiegare come”.

 

LUIGI DI MAIO AL TELEFONO

Intanto alla Camera è stato bocciato l’emendamento al decreto Crescita che voleva rafforzare in parte il bonus bebè. La proposta, parte del cosiddetto “pacchetto Fontana”, non ha passato il vaglio dell’ammissibilità nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Resta invece l’altro emendamento, sempre presentato dalla Lega, che chiede di introdurre una detrazione fiscale ad hoc per l’acquisto di latte e pannolini. I deputati della Lega, secondo quanto viene riferito, hanno già presentato ricorso e contano in serata di vedere riammesso l’emendamento.

LA MASCHERA DI LUIGI DI MAIO PINOCCHIO

 

Tria: “Lo sforamento del deficit annunciato da Salvini? Siamo in campagna elettorale”

Il ministro dell’Economia ha anche ridimensionato le parole di Matteo Salvini sullo sforamento del 3% nel rapporto deficit/pil: “Il deficit non è una decisione autonoma dai mercati, perché significa prendere denaro a prestito” e “il problema è che il deficit significa che qualcuno sia disponibile a prestarci del denaro a quel tasso di interesse. Inutile pensare di fare un deficit per 2-3 miliardi in più quando poi per fare questo dobbiamo fare interessi aggiuntivi per 2-3 miliardi”.

 

tria cerca le coperture

E il capo del Viminale, ha risposto a una specifica domanda, “lo sa bene e non devo spiegare nulla a nessuno”. Quindi la sua interpretazione della mossa del ministro dell’Interno: “C’è una campagna elettorale in atto”. Ricordando che mancano pochi giorni alle Europee, Tria ha aggiunto: “Mi pare che in campagna elettorale sia difficile che i pariti non battibecchino perché ogni partito cerca voti per il proprio. Smetteranno? Questo non lo so, non lo deve chiedere a me. Lo spero”.

 

mario monti saluta giovanni tria.

Eppure, ha detto ancora il ministro dell’Economia, “la cosa più importante è quello di ricreare un clima di fiducia intorno ai programmi economici del governo, non è tanto il tetto del 3%. Bisogna convincere chi presta soldi all’Italia a farlo a un tasso non troppo alto”. In questo ‘ecosistema’, ha aggiunto Tria, la stabilità politica “è uno dei fattori importanti della crescita, come quella sociale, e quella finanziaria”.

 

L’Italia, ha aggiunto, ha “bisogno di tutte e tre queste stabilità per creare un ambiente per la crescita”. Alle domande sul clima nell’ultimo Consiglio dei ministri Tria ha inizialmente risposto: “È stato proficuo e abbiamo fatto delle nomine importanti da me proposte. Poi c’è stata una discussione sull’opportunità o meno di fare alcune decreti e si è deciso di non farli e di rinviarli”.

 

GIORGETTI TRIA

Il clima, ha riferito, “è normale, siamo persone educate”. Poi però ha aggiunto che “dissensi politici evidentemente a volte ci sono, ma questo credo che sia normale”. Nella seconda parte dell’anno, ha aggiunto, “potremo avere una ripresa più forte e dipende anche da quanto riusciamo a creare fiducia negli investitori e fiducia nei risparmiatori, che così possono utilizzare più reddito per i consumi. Per questo non bisogna creare allarmi per il futuro”.

LUIGI DI MAIO SCUOLA SCUOLABUSLA FOTO DI LUIGI DI MAIO CON DUE RAGAZZE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?