migranti libia

TRIPOLI & TRIBOLI - IL DOSSIER DEGLI 007: SEIMILA PROFUGHI PRONTI A PARTIRE PER L’ITALIA DALLA LIBIA - NELLE INFORMATIVE CONSEGNATE AL PREMIER GIUSEPPE CONTE I RISCHI CHE IL CONFLITTO SCATENI I GRUPPI COLLEGATI ALL’ISIS - L’INTELLIGENCE: “TEMIAMO CHE DIVENTI UNA NUOVA SIRIA”

Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it

 

HAFTAR E GIUSEPPE CONTE

La maggior parte vive ammassata nei centri di detenzione dove l’acqua e il cibo sono sempre più scarsi. Altri sono stipati negli edifici e nelle baracche sulla costa. E poi ci sono i detenuti stranieri. Tutti in attesa di riuscire a liberarsi e partire. L’intensificarsi dei combattimenti per la conquista di Tripoli rende più concreto e drammatico il pericolo che la catastrofe umanitaria coinvolga direttamente l’Italia. Perché è nel nostro Paese che i profughi cercheranno di arrivare in qualsiasi modo, con qualsiasi mezzo.

 

I rischi su quel che potrà accadere sono stati più volte evidenziati dall’intelligence nei report riservati consegnati in queste ore al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma anche nel corso dell’audizione di fronte al Copasir del direttore dell’Aise — l’agenzia per la sicurezza all’estero — Luciano Carta. E paventano la possibilità che ci siano almeno 6.000 stranieri determinati a imbarcarsi pur di sfuggire all’inferno libico. Tra loro moltissime donne e bambini. Senza tralasciare i rischi legati al terrorismo, il pericolo che la guerra civile scateni una nuova offensiva dei gruppi legati all’Isis.

 

al serraj haftar giuseppe conte

Gli incontri segreti

Nelle ultime settimane ci sono stati diversi incontri tra emissari del governo italiano e le due parti in conflitto. Il dialogo è sempre rimasto aperto sia con il presidente del governo riconosciuto Fayez al Sarraj, sia con il generale Khalifa Haftar in una posizione «dove tutti — viene sottolineato — sono a conoscenza del nostro operato e soprattutto dell’attività di mediazione che cerchiamo di portare avanti, consapevoli che un conflitto provocherebbe conseguenze disastrose non soltanto nell’area, ma anche negli Stati del Mediterraneo, primo fra tutti l’Italia».

 

conte haftar

Ecco perché il nostro Paese continua a porsi come interlocutore in un’attività di mediazione che al momento trova «sponda leale nella Germania». E se il trascorrere delle ore fa aumentare il rischio di guerra, la tela che si sta tessendo serve a tentare di mettere in sicurezza le aziende che operano in Libia, tenendo conto che soltanto alcune hanno deciso di evacuare il personale.

 

Ma soprattutto perché appare più che mai necessaria la protezione dalle interferenze estere. Non a caso durante la riunione urgente che si è svolta venerdì a palazzo Chigi è stata ribadita la volontà di tenere fede a tutti gli impegni presi anche dai governi precedenti, compresa quell’autostrada che deve attraversare la Libia. Un affare che confermerebbe il ruolo chiave dell’Italia nella gestione delle «commesse».

NAUFRAGIO DI UN BARCONE IN LIBIA

 

Scafisti e milizie

Con il conflitto in corso e le milizie impegnate a difendere le postazioni, il controllo del territorio inevitabilmente rimane appannaggio della criminalità. Ma è pur vero che senza gli aiuti «esterni» — vale a dire finanziamenti e approvvigionamento dei mezzi — organizzare le partenze in queste ore appare complicato. Ecco perché «i trafficanti di uomini stanno cercando di organizzarsi nel reperimento di barche e gommoni», in modo da prepararsi al trasporto dei profughi in fuga.

 

Una situazione che lo stesso Conte ha ben presente, non a caso ha ribadito di voler «coordinare ogni iniziativa», comprese quelle legate all’arrivo delle navi nei porti italiani. Ieri il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha voluto ribadire la «linea dura» ma appare pressoché scontato che — in caso di guerra — potrebbe essere necessario non soltanto autorizzare gli sbarchi e prevedere corridoi umanitari.

NAUFRAGIO DI UN BARCONE IN LIBIA

 

Ai 6.000 profughi che sono già chiusi nei centri e nelle prigioni, bisogna infatti aggiungere altre migliaia di persone che erano giunte dal deserto proprio per intraprendere il viaggio verso l’Europa. Senza tralasciare — è questa l’altra incognita — la capacità della Guardia costiera libica di tenere sotto controllo quel tratto di mare, ma soprattutto la certezza che Tripoli certamente non possa essere considerato «porto sicuro».

 

L’esercito e l’Isis

Secondo le informazioni a disposizione dell’Aise, «Haftar può contare su un esercito composto da 25mila persone, tra loro anche molti ragazzini». Ma con l’avanzare verso la capitale può avere problemi logistici, le ultime informazioni giunte dal campo parlano di «numerose “tecniche” — i pick up utilizzati dai soldati ed equipaggiati con le mitragliatrici — rimaste ferme perché senza carburante». Proprio su queste difficoltà si cercherà di fare leva a livello diplomatico per cercare di scongiurare il conflitto finale. L’intelligence evidenzia nei dossier «la presenza tuttora massiccia di gruppi presenti nel Paese e direttamente collegati all’Isis, determinati a sfruttare la situazione di caos, pronti a trasformare la Libia nella nuova Siria».

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...