donald trump

TRUMP ADESSO CREDE NELLA RIMONTA: “BIDEN HA MESSO L'ULTIMO CHIODO NELLA SUA BARA ELETTORALE, QUANDO HA DETTO CHE VUOLE CHIUDERE L'INDUSTRIA PETROLIFERA AMERICANA” - I REPUBBLICANI PUNTANO SU TRE ELEMENTI: L'AUMENTO DEI LORO ISCRITTI NELLE LISTE ELETTORALI RISPETTO AL 2016; I COMIZI AFFOLLATI; IL SONDAGGIO DELLA GALLUP SECONDO CUI IL 56% DEGLI AMERICANI PENSA DI STARE MEGLIO RISPETTO A QUATTRO ANNI FA - E TRUMP E' ANCORA DAVANTI A BIDEN NELL'ENGAGEMENT SUI SOCIAL MEDIA...

1 - TRUMP ADESSO CREDE NELLA RIMONTA: “UN’ONDATA ROSSA TRAVOLGERÀ BIDEN”

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

dibattito donald trump joe biden

«Joe Biden ha messo l'ultimo chiodo nella sua bara elettorale, quando durante il dibattito ha detto che vuole chiudere l'industria petrolifera americana e demolire il sistema che ci ha portati all'indipendenza energetica nazionale. Questo gli costerà il Texas e la Pennsylvania, ma probabilmente lo farà perdere anche in Michigan, Ohio, Wisconsin, e soprattutto Minnesota». Il senior advisor della campagna presidenziale di Trump Jason Miller non stava nella pelle, durante la conference call con i giornalisti organizzata ieri mattina insieme al manager Bill Stepien.

 

joe biden

Sono convinti che il capo della Casa Bianca abbia invertito la rotta delle elezioni, grazie all'ultima sfida col suo avversario democratico, e adesso vedono «diversi sentieri che portano a 270 voti nel collegio elettorale». Infatti il presidente ieri ha sprizzato ottimismo: «Ci sarà un'ondata rossa». Di sicuro Nashville è stata diversa dalla rissa di Cleveland. Microfoni silenziati a parte, i consiglieri di Trump gli avevano suggerito di lasciar parlare Biden, nella speranza che commettesse errori. Lui stavolta li ha ascoltati, apparendo più civile, e spiegando meglio le differenze con Joe.

 

Come previsto lo ha attaccato sugli affari del figlio Hunter in Russia e Cina, ma il democratico ha risposto denunciando gli impicci di Donald, che ha un conto bancario a Pechino e non paga le tasse. Il capo della Casa Bianca ha cercato di difendere la sua gestione dell'epidemia, dicendo che «bisogna riaprire il Paese, altrimenti alla fine non avremo più un Paese. Stiamo imparando a convivere col Covid».

DONALD TRUMP JOE BIDEN BY EDOARDOBARALDI

 

Biden qui ha sbottato: «Cosa? Stiamo morendo con il Covid! Oltre 220.000 americani hanno perso la vita, e chiunque sia responsabile di una simile tragedia non può restare presidente». Poi si sono divisi anche sulla sanità, l'immigrazione, i conflitti razziali, il carattere. Le linee conclusive della campagna quindi appaiono chiare: Joe punta sul virus, che ieri ha fatto il nuovo picco con oltre 70.000 contagi, e la crisi; Donald sulla sua capacità di rilanciare l'economia, sfruttando ora anche il passo falso dell'avversario sull'energia fossile.

 

Miller ha spiegato così la strategia: «I nostri obiettivi nel dibattito erano due: ricordare come Trump sia l'outsider che aiuta i lavoratori, mentre Biden è un membro della palude politica dove è stato per 47 anni senza produrre risultati. A questo si è aggiunta la gaffe sul petrolio, che ci aiuterà in tutti gli stati chiave, perché arrivare a zero emissioni entro il 2025 costerebbe milioni di posti di lavoro nei prossimi 5 anni».

 

donald trump con la mascherina in mano al dibattito contro biden

Stepien allora ha indicato la linea aggressiva che verrà adottata negli ultimi giorni di campagna: «Il distacco nei sondaggi si sta riducendo ovunque, a livello nazionale e negli stati chiave, e riteniamo di avere un'ottima possibilità di conquistare il Minnesota, che Clinton aveva vinto di un solo punto». La mappa quindi è chiara. Come prima cosa, il presidente deve conservare gli stati repubblicani come Florida, Georgia, Arizona, North Carolina, Ohio, Texas, Iowa. Poi deve riconquistarne almeno uno di quelli tolti nel 2016 al "blue wall" democratico, cioè Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. Se non ci riuscisse, dovrebbe compensare strappando agli avversari Minnesota, New Hampshire o Nevada.

 

joe biden donald trump dibattito

I repubblicani puntano su tre elementi che li incoraggiano: l'aumento dei loro iscritti nelle liste elettorali rispetto al 2016, mentre quelli democratici sono diminuiti perché a causa del Covid non hanno fatto la campagna porta a porta; l'entusiasmo e la folla che partecipa ai comizi di Trump; il sondaggio della Gallup secondo cui il 56% degli americani pensa di stare meglio oggi rispetto a quattro anni fa.

 

eric e ivanka trump nel pubblico del primo dibattito trump biden

Nello stesso rilevamento il 39% degli intervistati ha dichiarato che il Paese sta peggio ora del 2016, e quindi si tratta di vedere se voteranno pensando alla propria condizione personale, o a quella degli Stati Uniti. Secondo il sondaggista repubblicano Frank Lutz, il presidente ha vinto il dibattito tra gli indecisi, che «vorrebbero un candidato col carattere di Biden e le politiche di Trump». Il problema è questo: «Oltre 50 milioni di americani hanno già votato. Tra quelli che restano gli indecisi sono circa il 6%, e per ribaltare la situazione il presidente dovrebbe conquistarne il 90%. Non è facile, ma l'affluenza alle urne dovrebbe salire dai 137 milioni del 2016 a 160 milioni. Con questi numeri, tutto può accadere».

dibattito donald trump e joe biden

 

2 - TRUMP ANCORA MIGLIA DAVANTI A BIDEN NELL'ENGAGEMENT SUI SOCIAL MEDIA

Articolo del “The New York Times” pubblicato nella rassegna stampa di “Epr Comunicazione”

 

Il presidente Trump ha fatto della sua guerra alla Big Tech un elemento centrale della sua campagna per la rielezione. Per mesi ha accusato Facebook e Twitter di aver tentato di truccare le elezioni mettendo a tacere le critiche sul suo rivale, l'ex vicepresidente Joseph R. Biden Jr., e ha chiesto nuovi regolamenti per tenere a freno i giganti della Silicon Valley. Ma Trump è tutt'altro che imbavagliato online. Infatti, nelle ultime settimane, ha ampliato il suo impegno sui social media rispetto a Biden – scrive il NYT.

donald trump vs joe biden primo dibattito tv

 

Negli ultimi 30 giorni, la pagina ufficiale di Trump su Facebook ha ottenuto 130 milioni di reazioni, condivisioni e commenti, contro i 18 milioni della pagina di Biden, secondo i dati di CrowdTangle, una piattaforma dati di proprietà di Facebook. Questo è significativamente più grande dell'engagement gap  per il precedente periodo di 30 giorni, quando Trump ha ottenuto 86 milioni di interazioni con i 10 milioni di Biden.

 

Trump ha surclassato  Biden su Instagram, ottenendo 60 milioni di "Mi piace" e commenti sui suoi post negli ultimi 30 giorni, quasi il doppio dei 34 milioni di Biden. Nei 30 giorni precedenti, Trump ha ricevuto 39 milioni di "Mi piace" e commenti, mentre  Biden ne ha ricevuti 13 .

Biden Trump

Trump ha anche superato di gran lunga il Biden su YouTube, ottenendo 207 milioni di visualizzazioni dei suoi video negli ultimi 30 giorni rispetto ai 29 milioni di Biden, secondo SocialBlade, una società di dati che tiene traccia delle prestazioni video. (I dati di SocialBlade, che includono le visualizzazioni su YouTube e i video non pagati, sono leggermente diversi da quelli di CrowdTangle su Facebook e Instagram, che contano soprattutto l'engagement sui post non pagati).

 

DONALD TRUMP JOE BIDEN

Le prestazioni dei social media non sono un indicatore del successo elettorale, naturalmente, e la campagna di Trump probabilmente preferirebbe essere in testa nei sondaggi degli stati, piuttosto che su Facebook e YouTube. I dati sull'engagement, inoltre, non catturano quante persone visualizzano o cliccano sui post, ma solo quanto forte è la reazione che suscitano. E Facebook ha sostenuto che i dati sul "reach" - il numero di persone che effettivamente vedono un determinato post nei loro feed - mostrano un'immagine più accurata di ciò che è popolare sulla piattaforma. (Tuttavia, non rende questi dati disponibili al pubblico).

 

donald trump

Ma è utile esaminare le affermazioni del presidente sulla parzialità di parte delle aziende tecnologiche alla luce del suo altissimo impegno sulle piattaforme di quelle stesse aziende, perché allude alla natura delle sue lamentele. Le sue argomentazioni non sono le suppliche di uno sfavorito che viene messo a tacere, ma le minacce di una stella che vuole avere il permesso di tenere il suo megafono. Alcuni degli incarichi del presidente nelle ultime settimane hanno incluso informazioni errate sul voto per corrispondenza, affermazioni dubbie su Covid-19 e false e non provate accuse di corruzione contro Biden.

 

joe biden a pittsburgh

La settimana più forte del presidente su Facebook e Instagram è arrivata durante il suo ricovero ospedaliero per Covid-19 all'inizio di ottobre, quando i ben auguranti hanno inondato le sue pagine di "mi piace" e commenti di sostegno. Su YouTube, il suo giorno migliore è arrivato questa settimana, quando ha pubblicato una serie di annunci sulle accuse contro il figlio di Biden, Hunter, pubblicati dal New York Post. (Il New York Times non ha confermato in modo indipendente la notizia del New York Post, e la campagna di Biden ha respinto le accuse come "disinformazione russa"). Questi annunci hanno avuto una buona performance per Trump, e il suo canale ha ottenuto quasi 22 milioni di visualizzazioni solo martedì.

 

donald trump in louisiana

Un punto luminoso per Biden è Twitter, dove l'ex vicepresidente si è esibito bene ultimamente. Secondo Axios, che ha citato i dati della società di media intelligence Conviva, Biden ha superato Trump negli ultimi giorni per quanto riguarda il numero medio di retweet e risposte ai suoi post.

 

Un'altra piattaforma dove Biden ha battuto Trump? TV. Secondo Nielsen, la scorsa settimana il suo intervento ha superato il signor Trump per quanto riguarda il numero medio di retweet e di risposte ai suoi post, secondo Axios, che ha citato i dati della società di media intelligence Conviva.

 

joe biden parte per pittsburgh

Un'altra piattaforma dove Mr. Biden ha battuto Mr. Trump? TV. Secondo Nielsen, la scorsa settimana il suo intervento su ABC ha ottenuto un pubblico più numeroso rispetto al testa a testa della NBC, secondo Nielsen. E dato che l'audience dei social media di Biden è significativamente più piccola, sta superando il suo peso. Il "tasso di interazione" della sua pagina Facebook - una misura dell'impegno che tiene conto di quanti follower un account ha - è attualmente più del doppio di quello di Trump.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...