di maio salvini trump conte

TRUMP CHIAMA ROMA: CACCIATE I SOLDI - L'AMBASCIATRICE AMERICANA ALLA NATO AVVERTE L'ITALIA: ''DOVETE SPENDERE DI PIÙ PER LA DIFESA''. IL CAZZIATONE CHE GIÀ FECE OBAMA AGLI EUROPEI VIENE RIBADITO DALL'AMMINISTRAZIONE ARANCIONE: ''BISOGNA ARRIVARE AL 2% DEL PIL, LO PREVEDE IL TRATTATO''. DA UNA PARTE WASHINGTON APPREZZA E INCORAGGIA IL GOVERNO GIALLOVERDE SUL PIANO POLITICO, DALL'ALTRA NON SEMPRE TROVA L' INTESA SUI DOSSIER PRATICI CHE CONTANO

Paolo Mastrolilli per ''La Stampa''

 

 

«L' Italia deve assumersi le sue responsabilità e spendere di più per la difesa». Non lascia spazio ad equivoci l' ambasciatrice americana alla Nato Kay Bailey Hutchison, quando le chiediamo di valutare l' impegno finanziario di Roma a favore dell' Alleanza, durante un briefing con i giornalisti.

 

KAY BAILEY HUTCHISON

Hutchison, per anni influente senatrice del Texas, è un peso massimo dell' establishment repubblicano. L' Italia finora non ha rispettato l' impegno preso a Cardiff di investire almeno il 2% del Pil nella difesa, vuole tagliare gli aerei F-35, e chiede che le spese per la cybersecurity e le missioni internazionali vengano conteggiate nel contributo alla Nato. Ad una domanda della «Stampa» su questi punti, l' ambasciatrice ha risposto così:

 

«Noi speriamo che l' Italia continui ad aumentare le spese, in modo da arrivare al 2%. L' Italia è un alleato importante. In Afghanistan è una nazione framework, cioè uno dei quattro paesi con un quartier generale divisionale. Sta facendo un grande lavoro, là e in altre missioni. Ma nella spesa per la difesa abbiamo bisogno di avere tutte le capacità di cui la nostra sicurezza necessita, e ciò richiede che l' Italia si assuma le sue responsabilità. Tutti noi dobbiamo assumerle. Ora l' Italia non è a questo livello. Perciò la stiamo incoraggiando ad aumentare le capacità di spesa, pur riconoscendo le missioni molto importanti a cui contribuisce».

KAY BAILEY HUTCHISON E DONALD TRUMP

 

Sembra il problema ricorrente che Washington incontra con Roma: da una parte apprezza e incoraggia il governo gialloverde sul piano politico, ma dall' altra non sempre trova l' intesa sui dossier pratici che contano. La questione del «burden sharing» riguarda anche altri alleati, come la Germania, che sostengono di non avere al momento le risorse per arrivare al 2% del Pil. Ma Hutchison dice: «Dobbiamo spiegare il messaggio alle opinioni pubbliche, affinché capiscano l' importanza delle spese per la difesa e perché sono importanti.

 

CONTE TRUMP

Ciò è necessario per i rischi che tutti fronteggiamo da parte di una Russia aggressiva, con l' influenza maligna esercita all' interno della nostra alleanza. Ma riguarda anche le operazioni di anti-terrorismo, e molti dei nostri paesi si trovano a fronteggiare questi attacchi, così come quelli cyber e ibridi. Dobbiamo chiarire il messaggio ai nostri popoli, affinché capiscano l' importanza di arrivare al 2%, così che poi i parlamenti comprendano quanto sia essenziale».

 

CONTE TRUMP CURRICULUM

Prima la sicurezza Trump insiste molto su questo punto, ed è arrivato a dire che gli investimenti nella difesa dovrebbero salire al 4% del Pil in tutti i paesi Nato: «Il presidente, e molti di noi, pensa che spendiamo approssimativamente il 4%. Io credo sia importante mettere la sicurezza al primo posto. Quindi quando parla del 4% non sta stabilendo un nuovo obiettivo per la Nato, ma dice che noi diamo alla sicurezza la massima importanza, sopra i commerci o qualunque altra cosa. Prima di tutto devi essere sicuro, questo poi fornisce le capacità economiche. Chiedere il 2% non è molto, per garantire di avere gli strumenti di cui abbiamo bisogno.

giuseppe conte donald trump 8

 

Ma il mio secondo punto è questo: se guardiamo al futuro, al tipo di armi che alcuni stanno sviluppando, o ai paesi che potremmo dover combattere un giorno, cioè Russia, Cina, Corea del Nord, Iran, i sistemi sono molto avanzati, e noi dobbiamo essere disposti a fare gli investimenti necessari a garantire la sicurezza dei nostri popoli. I 29 paesi membri della Nato rappresentano il 50% del Pil mondiale. Non è solo una percentuale, ma siamo noi che dobbiamo essere uniti per fare quanto è necessario a proteggere il nostro popolo, che si tratti di guerre spaziali, sottomarine, o qualunque cosa renda insicura la nostra gente».

 

Niente tassa per le truppe Hutchison ha smentito che Washington voglia imporre una tassa del 50% ai paesi che ospitano le sue truppe, come l' Italia, ma ha aggiunto di essere preoccupata per i nostri accordi con Pechino: «La Nato sta valutando cosa fa la Cina.

Stanno comprando i diritti di accesso ai porti in Italia e in altre parti del mondo. Siamo anche preoccupati per i network 5G, perché se il governo cinese chiede informazioni alle sue imprese, sono obbligate a darle, e questo mette a rischio la sicurezza dei sistemi dell' Alleanza. Se un paese investisse in infrastrutture che potrebbero interrompere o distorcere le comunicazioni Nato, sarebbe un problema molto serio. Perciò stiamo valutando i rischi».

elisabetta trenta giuseppe conteconte tria moavero 1

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?