macron trump

TRUMP VS MACRON: “HA INSULTATO LA NATO”, E’ GUERRA TOTALE AL SUMMIT DI LONDRA - LA RITORSIONE DEL PRESIDENTE USA CONTRO LA DIGITAL TAX DI PARIGI: "PRONTI I DAZI PER I PRODOTTI FRANCESI” - LA LITE ANCHE SUI FOREIGN FIGHTER, TRUMP: “VUOI UN PO’ DI COMBATTENTI DELL’ISIS, NE ABBIAMO TANTI…”, LA REPLICA DEL PRESIDENTE FRANCESE CHE ATTACCA ANCHE SU ERDOGAN E RUSSIA – IL VIDEO IN CUI MACRON, TRUDEAU E JOHNSON PARLANO MALE DI TRUMP

 

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

trump macron

C' era una volta l' amicizia tra Emmanuel e Donald, la gara a chi stringeva la mano più forte, la cena a lume di candela sulla Tour Eiffel con Brigitte e Melania. Magari era tutta ipocrisia, però serviva a tenere unite le due sponde dell' Atlantico. Ieri a Londra è stata sostituita dall' acrimonia, e con la Gran Bretagna in procinto di Brexit, e la Germania indebolita dal tramonto di Merkel, a rimetterci rischia di essere l' intera Europa, e non solo per i dazi che Trump minaccia di imporre alla Francia, ma anche all' Italia.

 

Lo scontro infatti riguarda i commerci, il destino dei terroristi in Siria, la Russia, il futuro stesso della Nato. La tensione è calata soltanto in serata quando Trump, con Giuseppe Conte al suo fianco, ha dato un passaggio sulla Beast a Macron.

Il capo della Casa Bianca si è presentato lunedì al vertice agitando tariffe del 100% sulle esportazioni di prodotti francesi per 2,4 miliardi di dollari.

 

macron melania trump

La proposta è stata fatta come ritorsione contro la digital tax di Parigi, accusata di penalizzare le multinazionali americane come Google, Apple, Amazon e Facebook. Le tariffe colpirebbero 63 categorie di prodotti, dal formaggio al vino, ed entrerebbero in vigore non prima della metà di gennaio. Ciò darebbe il tempo di negoziare un compromesso. Washington, però, ha minacciato ritorsioni simili anche contro Italia, Austria e Turchia, perché hanno tasse digitali analoghe a quelle francesi. A margine del G7 di Biarritz, Trump e Macron avevano raggiunto un compromesso che sembrava aver congelato la crisi. Parigi si era impegnata a rimborsare le tasse raccolte dalle aziende americane, se avessero superato gli importi di un' imposta digitale globale da negoziare in seno alla Ocse. Gli Usa ora hanno deciso di accelerare, perché non vedono progressi sufficienti. Trump ha iniziato ad attaccare Macron dalla colazione di ieri col segretario della Nato Stoltenberg, definendo «nasty»(cattiva) l' accusa del francese secondo cui l' Alleanza è vicina alla morte cerebrale: «Ha insultato 28 paesi, e nessuno ha più bisogno della Nato della Francia».

trump macron

 

Poi è passato a umiliarlo: «In Francia l' economia non va bene, perciò ha pensato di tassare le aziende straniere. Io non amo Facebook, Google e compagnia, perché sono contro di me, ma sono compagnie americane e dobbiamo tassarle noi». Ha ripetuto le critiche ai Paesi che non investono il 2% del pil nella Difesa, dicendo che dovrebbero salire al 4%, e ha messo in discussione la volontà di applicare l' Articolo 5 della Nato per la difesa reciproca. Invece ha difeso la Turchia, che «ha acquistato i missili S-400 dalla Russia perché Obama non le ha permesso di comprare i Patriot». Si è tenuto alla larga dalle elezioni britanniche, per paura di danneggiare Boris Johnson. Sulla Cina ha scosso i mercati, avvertendo che «potrebbe convenirmi di rimandare l' accordo commerciale a dopo le elezioni», forse perché spera che la determinazione contro Pechino gli faccia guadagnare voti.

macron trump

 

Lo scontro tra Emmanuel e Donald è proseguito nel faccia a faccia. «La mia dichiarazione - ha detto il francese - ha fatto discutere, ma non la ritiro.

 

Quando discutiamo di Nato parliamo solo di soldi, mentre dovremmo discutere di strategia». Trump allora lo ha attacco per la resistenza a rimpatriare i terroristi partiti dall' Europa: «Vuoi un po' di combattenti dell' Isis? Ne abbiamo tanti».

 

trump melania

Macron ha risposto scuro in volto: «Cerchiamo di essere seri. I terroristi stranieri sono una minoranza. Il vero problema è la situazione nella regione. Non abbiamo nemmeno la stessa definizione di terrorismo, quando vedo la Turchia che combatte contro coloro che hanno combattuto con noi», cioè i curdi. Sui dazi Donald minimizza: «Abbiamo una piccola disputa, possiamo superarla». Allora Emmanuel ha rilanciato: «Così non si attacca la Francia, ma l' Europa. Cosa fai con la Gran Bretagna, che ha la stessa tassa? E l' Italia, l' Austria, la Spagna? Io voglio solo ristabilire la giustizia». Anche sulla Russia Macron ha dribblato: «Serve il dialogo, ma senza ingenuità».

trump melaniaregina elisabetta melania trumptrump melaniatrudeau boris johnsonmelania trump carlo

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO