ivana jelinic enit alessandra priante daniela santanche

TURISTI DELLA DEMOCRAZIA – LA MAGGIORANZA LITIGA ANCHE SULL’ENTE NAZIONALE DEL TURISMO, L’ENIT, CHE DANIELA SANTANCHÈ HA VOLUTO TRASFORMARE IN UNA SPA (SOTTOPOSTA AL SUO CONTROLLO) – DOPO LE INCHIESTE DI ANAC E CORTE DEI CONTI, FORZA ITALIA HA ANNUNCIATO UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE. IL MOTIVO DI TANTO PENARE? UNA LUNGA LISTA DI CONSULENZE E COLLABORAZIONI, TUTTE LEGITTIME SECONDO L’ENTE – SI VOCIFERA DI UNO SCONTRO TRA L’AD, IVANA JELINIC, E LA PRESIDENTE, ALESSANDRA PRIANTE (IMPOSTA ALLA “PITONESSA” DALLA MELONI)

Articoli correlati

GIORGIA MELONI RIFILA UNA SBERLA ALLA SANTANCHE E 'COMMISSARIA' L'ENTE NAZIONALE DEL TURISMO...

FLASH! ALESSANDRA PRIANTE E IL NUOVO PRESIDENTE DELL'ENIT, L'AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO

SANTANCHE' E SEMPRE PIU' SOLA E SOTTO ASSEDIO - FORZA ITALIA ANNUNCIA UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell'articolo di Alessandro Da Rold per “La Verità”

 

ENIT

Non c’è solo la proposta di introdurre lo ius scholae […]. […] Lo scontro tra Fi e Fratelli D’Italia potrebbe presto riproporsi su Enit. Dopo i difficili anni della gestione di 5 stelle e Pd, ci si aspettava un rilancio dell’ente del turismo da parte del nuovo governo di centrodestra, ma la situazione appare ancora bloccata.

 

L’Enit che il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha voluto trasformare in una spa sottoposta al suo controllo, è ancora in un limbo. Non è un caso che le Regioni […] si continuino a muovere in ordine sparso, prescindendo […] completamente da ogni sinergia con Enit. Che, per giunta, nell’ultimo mese, ha dovuto affrontare ben due inchieste di Anac e Corte dei conti.

 

daniela santanche

A questo si è aggiunta negli ultimi giorni anche la minaccia di un’interrogazione parlamentare da parte di Forza Italia, nonostante il presidente Alessandra Priante e l’amministratore delegato Ivan Jelinic siano espressione dell’esecutivo.

 

Sta di fatto che prima di Ferragosto, dopo il licenziamento di Massimo Perrino, dirigente degli affari giuridici, proprio dagli Azzurri sia partita la proposta di un’interrogazione parlamentare per far luce «su nuovi particolari inquietanti emersi nell’ambito dell’inchiesta dell’Anac su Enit».

 

A inizio luglio, infatti, l’Anac ha inviato una lettera per chiedere informazioni «sull’affidamento di incarichi di consulenza e collaborazione» mettendo nel mirino la trasformazione in società per azioni.

 

Ivana Jelinic

In risposta Enit ha assicurato che la maggior parte dei contratti era stata affidata prima della riforma e che sono stati confermati per consentire la prosecuzione delle attività. Ma a questo si aggiunge una richiesta di trasmissione di documenti da parte della magistratura contabile. In aprile la Corte dei conti (pm Paolo Crea) ha chiesto al presidente di Enit una relazione sulle dimissioni di «Maria Rossi, dirigente dal 2018 al 2022» e «sul perché abbia beneficiato di un aumento di stipendio da 105.000 a 125.000 euro».

 

Ma secondo Dagospia ci sarebbero anche altri contratti sotto osservazione, tra cui uno «di consulenza stipulato con lo studio Zocca ma anche quello sottoscritto con Rcs sports & events, quello per sostenere la promozione della festa viterbese della Macchina di Santa Rosa, quello con l’associazione Agnus Dei, un altro con lo studio Amica e con lo studio Donati e molti altri».

 

alessandra priante 3

La gestione dell’ente sarebbe per di più inceppata per uno scontro tra ad e presidente. È per questo che il parlamentare di Fi, Francesco Maria Rubano ha annunciato un’interrogazione al ministro del governo che lui stesso sostiene.

 

«Vogliamo sapere», afferma Rubano, «se corrisponde al vero la notizia, denunciata dal collegio dei revisori e da un sindacato interno, dell’elargizione cospicua di incarichi all’interno dell’Enit. L’ultimo in ordine di tempo, quello assegnato a un noto studio legale con un compenso di oltre 140.000 euro.

 

ENIT

Nell’interrogazione chiediamo di verificare i dubbi sollevati dal sindacato rispetto al lavoro effettivamente compiuto. Dallo scambio di numerose mail, infatti, si evincerebbe che il lavoro commissionato sarebbe svolto interamente da personale interno mentre lo studio in questione si limiterebbe alla semplice trasmissione di carte. Quante e quali sono le consulenze? Anac[…]  lo ha chiesto più volte. Noi chiediamo di sapere quanto costano e se siano tutte necessarie». […]

Ivana Jelinicalessandra priante 2Ivana Jelinic

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - A 53 GIORNI DAL RINNOVO DELLA GOVERNANCE DI GENERALI, A CHE PUNTO È IL RISIKO BANCARIO? NEL SUO SOGNO DI CONQUISTARE IL LEONE DI TRIESTE, EVITANDO PERO' IL LANCIO DI UNA COSTOSISSIMA OPA, PARE CHE NELLA TESTA DI CALTA FRULLI UN PIANO IN DUE TEMPI: INTANTO CONQUISTARE LA MAGGIORANZA NEL CDA DELLA COMPAGNIA, DOPODICHÉ PAPPARSI MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI (SEMPRE CHE NON ARRIVI A PIAZZETTA CUCCIA UN CAVALIERE BIANCO) – ALL’OFFENSIVA DI CALTA, L’ASSO NELLA MANICA DI DONNET SI CHIAMA UNICREDIT. ORCEL AVREBBE PERSO L’ENTUSIASMO PER BPM E SAREBBE BEN FELICE DI PORTARSI A CASA BANCA GENERALI - TANTO PER SURRISCALDARE IL CLIMA GIÀ TOSSICO È ARRIVATA IERI “LA STAMPA” CHE LANCIAVA ‘’L’IPOTESI DEL CONCERTO CALTAGIRONE-MILLERI” (SMENTITA)…

luca richeldi papa francesco bergoglio sergio alfieri

DAGOREPORT - I MEDICI DEL GEMELLI CHE CURANO IL PAPA (SERGIO ALFIERI E LUCA RICHELDI) SONO STATI CHIARI CON FRANCESCO: SE E QUANDO VERRÀ DIMESSO, BERGOGLIO DOVRÀ DIMENTICARE LA VITA MOVIMENTATA CHE HA CONDOTTO FINORA, E DARSI UNA REGOLATA. IL FISICO DEL PONTEFICE 88ENNE È MOLTO PROVATO E NON POTRÀ REGGERE AD ALTRI VIAGGI, OMELIE AL GELO E MARATONE DI INCONTRI CON I FEDELI – IL FUMANTINO CAPO DELLA CHIESA CATTOLICA ACCETTERÀ LA “CAMICIA DI FORZA” DI UNA CONVALESCENZA "PROTETTA" A SANTA MARTA?

angela merkel friedrich merz

DAGOREPORT – IL MURO DI BERLINO NON E' MAI CADUTO: MERZ E MERKEL SONO LE DUE FACCE DI UN PAESE CHE NON HA SANATO LE STORICHE DISEGUAGLIANZA TRA IL RICCO OVEST E IL POVERO EST – FIGLIOCCIO DI SCHAUBLE LUI, COCCA DI KOHL LEI, MERZ E MERKEL SI SFIDARONO NEL 2000 PER LA LEADERSHIP DELLA CDU. MA LA DEFLAGRAZIONE DEI LORO RAPPORTI SI È AVUTA CON LA POLITICA MIGRATORIA DI ANGELONA, FALLIMENTARE AGLI OCCHI DI MERZ (CHE RITENEVA NECESSARIO INTEGRARE I TEDESCHI DELL’EST, PRIMA DI ACCOGLIERE SIRIANI E TURCHI) - SE LA MERKEL L’AVESSE ASCOLTATO, OGGI L’AFD NON SAREBBE AL 20%...

beppe sala elly schlein

DAGOREPORT - TE LO DO IO IL CENTROTAVOLA! - L'IDEONA DI ELLY SCHLEIN PER NEUTRALIZZARE CHI SOGNA LA NASCITA DI UN PARTITO CENTRISTA ALLEATO DEL PD: CREARE LISTE CIVICHE PER LE REGIONALI E, SE FUNZIONANO, RIPROPORLE IN CHIAVE NAZIONALE ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 COL NOME DI "ALLEANZA PER L'ITALIA" - LEADER DEL PROGETTO DOVREBBE ESSERE BEPPE SALA, CHE PERÒ HA PERSO SMALTO (LE INCHIESTE SULL’URBANISTICA MILANESE) - L'ISOLAMENTO DI SCHLEIN NEL PD SUL PIANO DI RIARMO DI URSULA E LA SUA MANCANZA SI CARISMA: I SUOI GIORNI AL NAZARENO SONO CONTATI...

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER