alessandro giuli gennaro sangiuliano giovanna melandri maxxi

TUTTI I FLOP DEL MAXXI - CI HA PROVATO GIOVANNA MELANDRI A RESTARE AL SUO POSTO. E UN PO' CI SPERAVA DOPO LA SVIOLINATA SU INSTAGRAM A GIORGIA MELONI - ‘’È STATA UNA SCELTA POLITICA, SI POTEVA DECIDERE DIVERSAMENTE”, HA DETTO. MA ERA DIFFICILE CHE SANGIULIANO, ALLA SUA PRIMA NOMINA IMPORTANTE, POTESSE CONFERMARE UNA PERSONA COSÌ TARGATA PD. IERI MELANDRI HA PROVATO A RIVESTIRSI DA TECNICA SOTTOLINEANDO DI ESSER STATA NOMINATA DAL GOVERNO MONTI. MA NESSUNO CI HA CREDUTO, TANTOMENO LA NUOVA DESTRA AL POTERE

 

maxxi

1 - MAXXI, TUTTI I FLOP DEL MUSEO COMMISSARIATO DALLA POLITICA

Estratto dell’articolo di Leonardo Bison per “il Fatto quotidiano”

 

Si è conclusa con una commossa conferenza stampa l'era di Giovanna Melandri come presidente del Maxxi… I numeri snocciolati ieri (3,5 milioni di visitatori dal 2010 al 2022, e di 16,5 milioni di euro di fundraising raccolti) non raccontano però tutto. Per dargli un significato, dobbiamo tornare all'inizio degli anni 10, dopo l'inaugurazione del "gioiello" da 150 milioni di euro.

 

giovanna melandri con lo staff del maxxi foto di bacco

Il Maxxi nasce con un afflato internazionale, con l'ambizione di creare un centro delle arti contemporanee in grado di competere con le grandi Capitali europee, da Londra a Berlino.

Ma qualcosa, fin da subito, non va….

 

Non è difficile affermare che la scommessa da 150 milioni (a cui vanno aggiunti i 6 stanziati anno per anno) finora è in buona parte fallita, avendo il museo trovato - con fatica imprevista - una sua dimensione ottimale nell'ambiente italiano e romano, lavorando bene con il pubblico locale (che costituisce ormai oltre il 70% degli ingressi) e come spazio di documentazione, ma senza poter rivaleggiare coi vari MoMa, Guggenheim o Pompidou.

 

giovanna melandri foto di bacco (5)

E se non può essere il numero di visitatori a qualificare il successo di un museo, si dovrà notare che questi sono rimasti costanti negli anni, stabilizzandosi intorno ai 2-300 mila, anche in presenza di un trend nazionale e internazionale che ha visto i musei segnare costantemente nuovi record negli anni 2010-2019: non così il Maxxi, che però nel frattempo si è allargato con una sede distaccata a L'Aquila, e che presto vedrà un ulteriore allargamento finanziato con 42 milioni di euro. Operazione che porta con sé il rischio di stabilizzare l'immagine del museo come uno spazio anzitutto architettonico, prima che di produzione artistica.

 

alessandro giuli foto di bacco

Ora tocca ad Alessandro Giuli, noto per la sua passione per l'antica Roma e per le sue comparsate televisive, più che per le sue visioni artistiche, guidare il Maxxi alla nuova, ricca e complessa fase. Una fase che sarà per certi versi di continuità, quantomeno nella scelta, curiosa, di mettere in mano il museo che eredita i compiti e le collezioni di ciò che fu il Centro per le arti contemporanee a una persona che per tutta la vita si è occupata di tutt'altro.

 

2 - L'AMAREZZA DELL'EX MINISTRA: "IL CAMBIO NON ERA SCONTATO"

Gianluca Roselli per “il Fatto quotidiano”

 

Giovanna Melandri

Ci ha provato a restare al suo posto, alla guida della Fondazione Maxxi, Giovanna Melandri, qui dal 2012. E un po' ci sperava. E già l'aver convocato una conferenza stampa in fretta e furia, a poche ore dalla nomina di Alessandro Giuli da parte di Gennaro Sangiuliano, per elencare i risultati raggiunti in questi dieci anni, fa intuire il clima che ieri si respirava nella struttura realizzata da Zaha Hadid. "Sono un po' triste, ma orgogliosa di ciò che abbiamo fatto. Vi lascio un gioiello", esordisce Melandri, quasi commossa.

 

Sottotesto: me ne vado, ma chi meglio di me? E ai più attenti non era sfuggito il suo post su Instagram dopo il discorso di Giorgia Meloni alla Camera, il 25 ottobre scorso.

"Ho apprezzato i passaggi più intimi, quando si è definita underdog, una che sbaraglia i pronostici. Molte donne (anch' io) hanno conosciuto questa sensazione e questa fatica", scriveva l'ex ministra dei Beni culturali del governo D'Alema.

 

alessandro giuli vitalia 5

Una sviolinata che aveva strappato sorrisi maliziosi nella Capitale. In cosa poi Melandri possa definirsi "sfavorita" appartenendo a un'ottima famiglia della borghesia romana (cugina, tra l'altro, di Giovanni Minoli), con doppia cittadinanza americana e italiana (è nata a New York), due volte ministro e deputata ininterrottamente dal 1994 al 2012 (quando planò al Maxxi), si fatica a immaginarlo. Ieri, però, la sua delusione era palpabile.

 

alessandro giuli foto di bacco

 "L'avvicendamento era nell'ordine del possibile, ma non scontato. È stata una scelta politica, si poteva decidere diversamente. Faccio a Giuli i miei migliori auguri", osserva la presidente, accolta da una standing ovation in una conferenza stampa che - ormai vizietto bipartisan - non prevede domande. Solo qualcuna a margine, in mezzo agli abbracci di amici e collaboratori.

 

maxxi 2

Ma del resto era difficile che Sangiuliano, alla sua prima nomina importante, potesse confermare una persona così targata Pd. Ieri Melandri ha provato a rivestirsi da tecnica sottolineando di esser stata nominata dal governo Monti. Ma nessuno ci ha creduto, tantomeno la nuova destra al potere.

alessandro giulialessandro giuli vitalia 10 alessandro giuli vitalia 4

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?