becciu bergoglio lapo elkann

TUTTI I PASTICCI COI SOLDI VATICANI, MESSI IN FILA - LA GESTIONE DELL'OBOLO PER I POVERI NELL'ERA BECCIU (CHE RIDEVA SU TWITTER) PARTE DAI FONDI OFFSHORE IN ANGOLA, PASSA PER L'IMMOBILE LONDINESE E GLI INVESTIMENTI DI MINCIONE IN CARIGE (AUGURI), RETELIT E TAS, E POI FINISCE A MALTA DOVE SERVE A FORAGGIARE FILM SU ELTON JOHN E IL BUSINESS ALLEGRO MA FINANZIARIAMENTE ROVINOSO DI LAPO. E LE OFFERTE DEI FEDELI CROLLANO (TE CREDO)

 

MONSIGNOR ANGELO BECCIU

Fabrizio Massaro e Mario Gerevini per il “Corriere della Sera

 

Da circa sei anni il Vaticano ha un capitale enorme congelato in un prestigioso palazzo a Chelsea, nel cuore di Londra. Si tratta di un investimento da 200 milioni di dollari, ed è una delle più grandi, ma anche controverse, operazioni finanziarie mai realizzate dalla Santa Sede. Tornando dal Giappone papa Francesco ha dichiarato che «è la prima volta che in Vaticano la pentola viene scoperchiata da dentro».

 

I soldi provengono dalla cassa della Segreteria di Stato che gestisce l' Obolo di San Pietro, cioè le offerte che ogni 29 giugno dal profondo della comunità cattolica salgono fino al Papa. Anche se sempre meno. Dai 70-80 milioni del 2013 si è scesi a circa cinquanta milioni.

 

Non esiste una rendicontazione, ma la stima del patrimonio complessivo della Segreteria è intorno ai 700 milioni di euro, destinati a mantenere la macchina vaticana e ai più bisognosi. Denaro quindi da investire con un certo criterio morale e non in attività azzardate o speculative.

 

angelo becciu papa francesco

Si tratta di una parte rilevante del tesoro complessivo attribuibile alla Santa Sede e alla Città del Vaticano: undici miliardi, secondo le stime più recenti, di cui circa cinque in titoli e sei in immobili «non funzionali» all' attività istituzionale. Il patrimonio della Chiesa nel mondo è invece valutato oltre duemila miliardi, scuole, ospedali e università compresi.

 

A gestire cassa e Obolo, dentro la Segreteria di Stato guidata dal 2013 da Pietro Parolin, è la Sezione Affari Generali, affidata dal 2011 al 2018 a monsignor Giovanni Angelo Becciu (oggi cardinale) e da ottobre del 2018 al venezuelano Edgar Peña Parra.

Tutto comincia nel 2012 dall' Angola, cioè il Paese africano nel quale Becciu per molti anni è stato nunzio apostolico.

 

LA LETTERA DI ENRICO CRASSO A ANGELO BECCIU

Un imprenditore locale suo amico, António Mosquito, gli propone di investire duecento milioni di dollari nella sua compagnia petrolifera Falcon Oil. Scelta rischiosa: si trattava di diventare soci di minoranza (5 per cento) nello sviluppo di una piattaforma petrolifera offshore. Dalle carte consultate dal Corriere della Sera , di quei duecento milioni 35 sarebbero andati direttamente a Mosquito per rimborsare un suo precedente prestito a Falcon Oil. «In un primo momento sembrava attraente, ma dopo uno studio approfondito la proposta non fu accolta». Parole di Becciu.

 

A spiegare alla Segreteria che l' operazione non gira è l' allora semisconosciuto finanziere italiano, con base a Londra, Raffaele Mincione, che entra nella partita grazie al Credit Suisse, nei cui conti svizzeri confluisce l' Obolo. Il custode della cassa vaticana è un dirigente dell' istituto, Enrico Crasso, banchiere di riferimento della Santa Sede. «Gli ho detto - racconta Mincione -: volete raddoppiare i soldi? Vi propongo un mio palazzo nel centro di Londra».

papa francesco bergoglio e il cardinale parolin

 

L' immobile è al numero 60 di Sloane Avenue, già sede di Harrods. E gli uomini di chiesa affidano i duecento milioni al Fondo Athena, gestito da Mincione. Il fondo ha un solo cliente-sottoscrittore: il Vaticano.

 

A giugno del 2014 il Fondo Athena investe i soldi del Vaticano per comprare il 45% del palazzo, gravato anche da un mutuo di circa 120 milioni con Deutsche Bank. L' altro 55% Mincione lo investe in speculazioni di Borsa su Carige, Retelit e Tas. Il suo piano è riqualificare il palazzo e rivendere tutto a 600-700 milioni di sterline. Ma arriva la Brexit, la sterlina crolla e il Vaticano comincia a perdere tanti soldi.

I DOCUMENTI PUBBLICATI DA LIBERO SUL CONFLITTO DI INTERESSI DI GIUSEPPE CONTE SUL CASO RETELIT

 

Settembre 2018: il Fondo Athena in cinque anni ha perso oltre il 20 per cento. Nel frattempo a Roma monsignor Becciu è stato promosso cardinale. Al suo posto arriva Peña Parra e la strategia cambia. L' ordine è: «Smontare l' investimento nel fondo per prendere tutto il palazzo».

 

A chi si affidano in Vaticano per una manovra finanziaria di questo calibro? Non a una banca d' affari o a intermediari di primo piano. La scelta cade su Gianluigi Torzi, un broker molisano trapiantato a Londra, con qualche piccola pendenza penale e un paio di fallimenti societari in Italia, e con il quale Mincione in passato ha condiviso già altri affari.

RAFFAELE MINCIONE

Il 23 novembre 2018 il palazzo passa da Mincione alla Gutt, una società lussemburghese amministrata da Torzi. Un minuto dopo la firma del contratto in Segreteria si accorgono di aver affidato tutti i poteri gestionali al broker che detiene soltanto lo 0,1%. Parte la trattativa per smontare l' accordo e convincere Torzi a farsi da parte. A maggio 2019 il palazzo di Londra finisce in una nuova società, la London 60, controllata al 100% dalla Segreteria di Stato Vaticana.

 

Alla fine di tutta la vicenda il Vaticano ha dovuto sborsare a Torzi dieci milioni, sedici milioni a Mincione per la gestione degli investimenti, più altri 44 per liquidare il fondo, e infine due milioni per consulenze. Nelle casse del Papa invece non è entrato un euro di guadagno. Il Pontefice ha parlato di «corruzione». E su questo sta indagando la magistratura vaticana.

carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone indagati in vaticano

 

Cinque persone sono finite sotto inchiesta: monsignor Mauro Carlino, il direttore dell' Aif (l' antiriciclaggio) Tommaso di Ruzza e tre dipendenti della Segreteria: Vincenzo Mauriello, Fabrizio Tirabassi e Caterina Sansone. Intanto a Londra è in corso un progetto di ristrutturazione del palazzo. L' ha spiegato lo stesso papa Francesco, giorni fa: «Affittare e poi vendere».

 

Perché i soldi dell' Obolo, ha sottolineato, vanno investiti ma poi anche spesi. Senza imbrogliare.

Ma dove sono gli altri fondi (centinaia di milioni) della Segreteria? Depositati presso il Credit Suisse. Ad occuparsene è il consulente di riferimento Enrico Crasso che nel 2014, lasciata la banca, si mette in proprio e si fa carico di investire i cinquecento milioni della Segreteria.

 

TOMMASO DI RUZZA jpeg

Lo fa per un paio d' anni attraverso la sua Sogenel Holding ma nel 2016 vende il «cliente» Vaticano - circostanza mai emersa prima - ad Az Swiss del gruppo Azimut, colosso della gestione del risparmio quotato in Borsa. Crasso, però, diventa contestualmente dirigente di Az Swiss, mantiene la gestione del mezzo miliardo e in più crea un Fondo tutto suo a Malta dove sposta altri cinquanta milioni della Segreteria.

 

IL PALAZZO DEL VATICANO A SLOAN SQUARE - LONDRA

Si chiama Centurion e ha investito sei milioni nella società di occhiali di Lapo Elkann; circa dieci nella galassia Giochi Preziosi del patron del Genoa Calcio; altri 4,7 milioni per entrare nelle acque minerali (Cristallina Holding, Acqua Pejo e Goccia di Carnia); 1,2 milioni per una quota di minoranza del sito Abbassalebollette; 16 milioni per rilevare una sede italiana della multinazionale ABB; 4,3 milioni in bond per finanziare i film «Rocketman» sulla vita di Elton John e l' ultimo «Men in Black»; infine 4,5 milioni prestati a una piccola società di costruttori romani, la Bdm Costruzioni e Appalti.

 

lapo elkann a bali

Affari oculati? Non proprio. Nel 2018 il fondo Centurion ha perso il 4,61%. Ai manager, però, sono andati quasi due milioni di commissioni.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DA UN PEZZO È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO E ABILITÀ DI CUI NESSUN ESPONENTE DEL CENTROSINISTRA POSSIEDE NELLA SUA LEADERSHIP... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...