TUTTO UN MAGNA MAGNA! ALTRO CHE MARINO, QUANDO RENZI ERA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA IN 5 ANNI HA SPESO 1 MILIONE DI EURO DI SOLDI PUBBLICI, DI CUI 600 MILA EURO IN PRANZI E CENE! IL RISTORATORE FIORENTINO LINO AMANTINI: “ERA SEMPRE QUI E PORTAVA LA QUALUNQUE. POI FATTURAVO AL COMUNE”

Il ristoratore Amantini: “Quella dove siamo seduti ora è la ‘saletta Renzi’. Sa quante tavolate, feste, pranzi e cene di lavoro qui dentro? Un' infinità. E poi si mandava la fattura in Comune. Infatti da quando Matteo è andato a Roma m'è calato parecchio l' incasso. Gliel' ho mandato a dire da Luca che ogni tanto passa ancora: 'digli che gli fo causa uno di questi giorni'…

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1 - IL RETICENTE DEL CONSIGLIO

Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”

 

VIGNETTA DI VINCINO - RENZI E MARINO VIGNETTA DI VINCINO - RENZI E MARINO

Ahiahiahi, signor Renzi, lei mi cade sulle cene! L' altro giorno, quando il premier &C. hanno preteso le dimissioni del sindaco Marino per aver mentito su qualche cena da poche centinaia di euro ciascuna, avevamo come il sospetto che la scelta di alzare improvvisamente l' asticella dell' etica pubblica si sarebbe rivelata un boomerang, o almeno un pericoloso precedente per molti. Infatti.

 

Il nostro Davide Vecchi è andato a controllare quanto spendeva Renzi in cene " di rappresentanza" da presidente della Provincia e poi da sindaco di Firenze. E ha scoperto che, al confronto, Marino è un dilettante colbraccino corto. Matteo il Magnifico faceva le cose in grande.

 

Nel quinquennio alla Provincia (2004-2009), spese con la Visa dell' ente pubblico, cioè a carico dei contribuenti, la bellezza di 1 milione di euro, di cui 70 mila in tre anni per trasferte negli Stati Uniti (anche lui) e 600 mila in ristoranti, anche a botte di mille -duemila euro, per pranzi e cene giustificati (si fa per dire) con ricevute molto generiche e anche comiche: la scritta "pasto unico" sotto conti da 1.855, 1.300 e 1.050 euro è roba da Pantagruel.

RENZI MARINO RENZI MARINO

 

Comunque la Provincia sborsava senza discutere: il capogabinetto addetto alla firma, Giovanni Palumbo, seguì Renzi al Comune e a Palazzo Chigi: meglio non lasciarlo mai solo. E il procuratore di Firenze che archiviò varie denunce, dopo che il ministero dell' Economia aveva evidenziato "gravi anomalie" nelle spese della gestione renziana, andò in pensione e fu subito ripescato come consulente del sindaco renziano Nardella.

 

I dati sulle spese di Renzi sindaco (2009-2013) sono invece un mistero, almeno per i dettagli: la Corte dei conti li sta esaminando da un anno e mezzo. Ma oggi pubblichiamo (a pag. 5) un' intervista al proprietario del ristorante fiorentino "Da Lino", che ricorda le cene e le feste di Renzi con moglie, parenti e amici al seguito, e soprattutto le modalità di pagamento: l' allegra comitiva se ne andava senza passare per la cassa perché l' ordine era di inviare la fattura al Comune, che poi saldava tutto. Tutta attività "istituzionale", ci mancherebbe.

IGNAZIO MARINO - MATTEO RENZI - VIGNETTA DI BENNY IGNAZIO MARINO - MATTEO RENZI - VIGNETTA DI BENNY

 

Ora, può essere che l' oste ricordi male. Ma lo stesso si può dire degli osti che sbugiardano Marino sulle sue cene, peraltro costate ai contribuenti romani molto meno di quelle di Renzi ai fiorentini. Che farà il capo del governo? Sarà ingenuo come Marino indicherà uno per uno i commensali tra ambasciatori, manager, dirigenti di onlus e preti per rivestire di "rappresentanza" le gaie tavolate?

 

Oppure farà come sempre, cioè non dirà nulla, rimettendosi alle sentenze definitive dei giudici penali e contabili (campa cavallo)? Se sappiamo che Marino ha mentito, infatti, è perché ha avuto la malaugurata idea di rispondere, e per iscritto, a chi contestava le sue spese. Se avesse fatto come Renzi e le altre reincarnazioni del Marchese del Grillo, nessuno gli rinfaccerebbe le bugie.

 

RENZI MARINO RENZI MARINO

Ma al massimo i silenzi. Che, nel suo caso di brutto anatroccolo, farebbero comunque notizia. Le non -risposte di Renzi invece non le hamai denunciate nessuno, anche perché avrebbero dovuto farlo gli stessi cortigiani che non gli hanno mai posto una domanda.

In un caso il premier ha risposto: quando Marco Lillo lo interpellò sul trucchetto dell' assunzione nell' azienda paterna per gonfiarsi lo stipendio pubblico e i contributi pensionistici, ai quali poi rinunciò.

 

Quando invece gli domandammo delle intercettazioni con il generale della Gdf Michele Adinolfi, il Reticente del Consiglio si cucì la bocca. E quando i 5Stelle presentarono un' interrogazione alla Camera, mandò la solita Boschi a raccontare frottole. Quattro.

 

1) "Nelle conversazioni non è neppure citata l' ipotesi di avvicendamento dell' allora premier" Enrico Letta. Falso: Renzi ventilava con l' amico ufficiale l' ipotesi di "buttare all' ariatutto", cioè di rovesciare il governo Letta, il che "sarebbe meglio per il Paese perché lui è proprio incapace".

marino renzi foto mezzelani gmt325 marino renzi foto mezzelani gmt325

 

2) "Quel che è grave è che intercettazioni prive di rilevanza penale anziché essere stralciate siano finite a un giornale e siano state pubblicate. Su questo sono in atto delle verifiche per accertare eventuali responsabilità". Falso: le intercettazioni non sono "finite a un giornale": le hanno depositate i pm agli avvocati dell' inchiesta Cpl Concordia. E, dopo il deposito, hanno perso il carattere di segretezza, dunque il Fatto le ha legittimamente e doverosamente riferite, senza commettere alcunché di "grave".

 

3) "Nulla da riferire ha il governo, perché non sono coinvolti esponenti del governo".

Falso: dalle intercettazioni emergono le pressioni di Renzi e del sottosegretario Lotti per far promuovere l' amico Adinolfi a comandante generale della Gdf al posto del gen. Capolupo.

 

RENZI FA CAMPAGNA ELETTORALE PER MARINO RENZI FA CAMPAGNA ELETTORALE PER MARINO

4) "Non si fa riferimento mai a possibili sostituzioni o promozioni nella Guardia di Finanza né tantomeno a possibili ricatti nei confronti dell' allora presidente Napolitano". Falso: Adinolfi e Nardella, durante una cena romana, attribuivano laconfermadi Capolupo al presunto strapotere del figlio di Napolitano, Giulio, e ai conseguenti pretesi ricatti sul capo dello Stato ("ce l' hanno per le palle Gianni De Gennaro e Letta, pur sapendo qualcosa di Giulio", diceva Adinolfi).

 

Ora, per carità, nessuno pretende le dimissioni della Boschi per aver mentito al Parlamento e di Renzi per avere speso molto più di Marino in cene molto poco istituzionali. In cambio però Renzi e i suoi cari potrebbero smetterla di fingere scandalo per le cene e le bugie di Marino. Se ne inventino un' altra.

MATTEO RENZI E LINO AMANTINI MATTEO RENZI E LINO AMANTINI

 

2 - IL RISTORATORE FIORENTINO LINO AMANTINI: "NON ERA MAI SOLO E PORTAVA LA QUALUNQUE. RENZI ERA SEMPRE QUI, FATTURAVO AL COMUNE"

Davide Vecchi per il “Fatto quotidiano”

 

Ricorda con chi Matteo Renzi venne a pranzo il 5 giugno 2007 quando spese 1.050 euro per un unico pasto?

Scherza?

 

E invece nell' estate del 2013...

Stop: non mi ricordo nulla, per carità. Ci mancherebbe pure questa: mica schedo i clienti, figurarsi.

 

Lino Amantini è il titolare del ristorante "Da Lino" il rifugio preferito da Matteo Renzi per pranzi e cene negli anni in cui era presidente della Provincia prima e sindaco di Firenze poi. Sono molte le ricevute di questa toscanissima trattoria alle spalle di Palazzo Vecchio finite all' attenzione della Corte dei conti tra le spese di rappresentanza dell' attuale premier. Nei quattro anni alla guida della Provincia, in soli pasti Renzi raggiunse circa 600 mila euro, mentre dell' epoca da sindaco ancora il dettaglio non esiste perché gli scontrini sono al vaglio dei magistrati contabili salvo poche  delibere reperibili da Palazzo Vecchio.

Lino capisce immediatamente il motivo di queste domande e le anticipa.

raffaello napoleone con renzi sindaco di firenze raffaello napoleone con renzi sindaco di firenze

"Marino vero?"

 

Marino, sì

Marino deve aver toccato qualche armadio che non doveva aprire perché non s' è mai visto che un sindaco va a casa per qualche cena, stiamo parlando di 20 mila euro in due anni, giusto? Cioè niente.

 

Avrebbe mentito su alcuni commensali e il ristoratore, per quanto il sindaco non fosse cliente assiduo, ha una memoria ferrea.

Marino io non lo conosco, ma da quel che ho potuto leggere credo che non abbia il 100 per cento delle colpe, anzi. Lì c' è un mondo dietro, un mondo strano dal quale per fortuna io son lontano. Ma mi deve dire quale sindaco non va a cena fuori con le persone? Amici, familiari, politici, imprenditori. È normale, stupisce piuttosto tutto questo clamore per due cene, siamo seri.

MATTEO RENZI NEL CANDIDATO SINDACO A FIRENZE MATTEO RENZI NEL CANDIDATO SINDACO A FIRENZE

 

Siamo seri. Lei non ricorda i giorni specifici ma si ricorda di Renzi come suo cliente?

Ma scherza? Matteo era sempre qui, mai solo e portava la qualunque. Amici, familiari.

Ricordo benissimo che tre giorni prima di avere l' ultimo figlio venne con l' Agnese qui, aveva il pancione. Non toccatemi l' Agnese, eh, che è proprio bravissima, una persona meravigliosa guardi ed è rimasta quella di sempre, non è cambiata d' una virgola, first lady o no.

 

Leggenda vuole che in questo ristorante ci sia la "saletta Renzi".

Leggenda un corno, è questa dove siamo seduti ora. Sa quante tavolate, feste, pranzi e cene di lavoro qui dentro? Un' infinità. E poi si mandava la fattura direttamente in Comune. Infatti da quando Matteo è andato a Roma m'è calato parecchio l' incasso. Gliel' ho mandato a dire da Luca che ogni tanto passa ancora: 'digli che gli fo causa uno di questi giorni'.

Matteo Renzi Sindaco Firenze Matteo Renzi Sindaco Firenze

 

Luca immagino sia Luca Lotti, anche lui suo cliente?

Lui e tutti gli altri. Eran bimbetti, li ho visti crescere. La Boschi, la Bonafè, Lotti, Bonifazi. Ancora? La Manzione.

Tutti quanti, pensi che Carrai io lo chiamo 'fratello'. Marco è un bravo ragazzo, ora viene con la moglie, bella coppia, genteproprio perbene. Con la moglie e la famiglia veniva anche Nardella.

 

Lui è rimasto

MATTEO RENZI GIOVANE MATTEO RENZI GIOVANE

Sì, oraè sindaco lui ma non c' è paragone con i tempi di Matteo. Prima qui erasempre pieno e c' era la coda fuori di gente chevolevamangiar qui solo nella speranza di poter parla redue secondi con Matteo. Ora macché.. Oh per carità: Dario è intelligentissimo, preparato ma Matteo era un' altra storia.

 

E le fatture le manda ancora direttamente in Comune?

No, no. Ora chi viene paga di tascasua, poinonlo so sechiedono i rimborsi o come funziona. Certo vengono molto meno, son cambiati i tempi.

Nessunatavolatae zero fatture al Comune. Poi Renzi spesso riusciva a far pagare l' ospite al posto suo, qualcuno da fuori, ma non mi chieda i nomi di politici o altro perché non me li ricordo: né che saldassero loro o lui. Comunque sembra passata una vita.

 

Ora sta a Roma

matteo renzi 7 matteo renzi 7

Io glielo dissi: non andarci a Palazzo Chigi senzaprenderti i voti, lì ci devi andare legittimato dal voto popolare e portare ituoi parlamentari altrimenti poi non sai chi ti ritrovi.

 

Verdini è mai venuto qui?

Esatto... infatti deve fare alleanze e gli tocca farle con Verdini. Lasciamo perdere, dire che noi romantici di sinistra siamo delusi è dire poco. Ma vabbè, 'sto Paese va sistemato e se serve pure Verdini, come dice lui, amen. Vede però la stranezza?

 

Quale?

Per raddrizzare il Paese ci tocca digerire persino Verdini e quindi significa che deve essere di parecchio storto' sto Paese, però il sindaco di una città importante e difficile come Roma viene messo in croce per due cene.

 

Quindi?

Quindi nulla, a me non torna però se serve. E comunque 'forza Matteo', sempre. Il ragazzo ci sa fare, vedrà, è in gamba.

 

matteo renzi 5 matteo renzi 5

Sa dove cena a Roma?

No, ma sicuro s' è sistemato pure lì. Lasciatelo lavorare.

 

Lei condivide le riforme che sta facendo?

matteo renzi evoluzione matteo renzi evoluzione

Mi lasci andare via, ora devo mettermi in cucina.

 

Ultima cosa: nel menu cuè ancora il piatto Renzi?

Certo, l' aveva inventato lui: salmone e melone.

 

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