coronavirus vaccino ue eu europa

SUI VACCINI L'EUROPA HA PERSO - GLI STATI UNITI SI SONO RESI AUTONOMI NELLA PRODUZIONE E SI SONO ACCAPARRATI ENORMI QUANTITÀ DI ASTRAZENECA; LA GRAN BRETAGNA HA IL VACCINO IN CASA E ISRAELE HA STRAPAGATO LE DOSI UTILIZZANDO I FONDI DELLA DIFESA - BRUXELLES NON HA GIOCATO DI ANTICIPO E NON HA SAPUTO APPLICARE IL CONCETTO DI SICUREZZA NAZIONALE A UNA PANDEMIA - L'ANALISI DE "LA VERITA'"

vaccino astrazeneca

Claudio Antonelli e Camilla Conti per “la Verità”

 

Abbiamo ricostruito la filiera dei vaccini con tanto di mappe per l' Europa, la Gran Bretagna e gli Usa. L' obiettivo è comprendere chi produce, chi assembla e chi tiene in mano le chiavi di ciascun vaccino e chi gestisce i singoli siti come fossero carri armati. Purtroppo, l'Europa dimostra di avere perso la guerra dei vaccini. Di non poter essere autonoma dalla A alla Z e di dipendere da altri.

 

vaccino pfizer

Soprattutto dagli Usa, ma anche dalla Gran Bretagna e persino indirettamente dall' India. È chiaro a chiunque che le nazioni in grado di vaccinare prima i propri cittadini vinceranno la battaglia contro il virus e arriveranno prime nella corsa alla ripresa economica. Tradotto: chi vince la guerra dei vaccini salirà sul podio delle potenze globali. Per arrivare a questo obiettivo, semplice da comprendere e difficile da realizzare, un governo deve aver chiaro il concetto  di sicurezza nazionale. E perseguirlo in tutti i modi.

 

Israele ha utilizzato le proprie strategie. Ha dirottato già ad aprile del 2020 i fondi della Difesa ed è andato sul mercato opzionando a suon di shekel le prime tranche delle produzioni future. Gli Stati Uniti hanno unito la forza della finanza alla gestione militare per lavorare a stretto contatto con i colossi produttori.

 

ASTRAZENECA

Il programma Warp Speed è stato voluto già lo scorso maggio da Donald Trump ed è stato rilanciato a gennaio da Joe Biden. Risultato? Gli Usa adesso sono completamente autonomi e sul proprio territorio nazionale gestiscono l' intera filiera che va dalla produzione di lipidi, dei vettori virali, dei principi attivi fino all' infialamento. Gli Usa sono autonomi anche dal punto di vista dell' mRna e del relativo inserimento nelle nanoparticelle.

 

POTENZA DI FUOCO

Grazie all' aiuto di un esperto La Verità ha tracciato la filiera americana su ricerche Oitaf. Pfizer, Moderna, Novavax e Johnson & Johnson hanno siti produttivi, di gestione dei bulk delle materie prime e siti di infialamento sparsi dal New Hampshire all' Alabama.

 

DOSI DEL VACCINO PFIZER IN ITALIA

Lo stabilimento di Kalamazoo in Tennesse è uno dei principali poli mondiali di assemblaggio, secondo solo agli stabilimenti indiani di Serum. Negli ultimi mesi Pfizer ha messo in attività due siti (McPherson in Kansas e Groton nel Connecticut) che hanno consentito quasi il raddoppio della produzione settimanale. Moderna a sua volta non scherza con il sito di Bloomington nell' Indiana, così scendendo fino a Rochester nel Michigan. Ma gli Stati Uniti sono anche stati in grado di utilizzare la celebre Fujifilm con il suo ramo biotecnologico per convertirsi alla produzione di un vaccino di cui ancora non si sa nulla. Il progetto è secretato.

 

coronavirus vaccino moderna 2

Washington ha anche avviato la produzione di un vaccino straniero. Si tratta dell'anglosvedese Astrazeneca. Il motivo è molto semplice. Gli Usa non solo hanno raggiunto l'obiettivo sovrano, ma lavorano pure alla scalabilità della produzione per realizzare milioni di fiale.

 

In poche parole se Joe Biden manterrà la promessa di vaccinare tutti entro il 4 luglio, dal giorno successivo i colossi a stelle strisce saranno in grado di inondare il mondo esportando di nuovo la democrazia Usa come si faceva ai vecchi tempi con i «tank», la Nato o i dollari. Userà la leva di forza in Europa, ma anche in altre parti del mondo. Questo anche perché Bruxelles non ha giocato di anticipo e non ha saputo applicare il concetto di sicurezza nazionale a una pandemia.

 

joe biden.

Non l' ha fatto perché l' Ue non è una nazione e perché non ha afferrato un concetto: se ci si avvia a una guerra, bisogna avere le armi per vincerla. Come si può vedere dalla mappa della filiera vaccinale che La Verità ha potuto ricostruire, si vede chiaramente come la gran parte dei Paesi ha stabilimenti in grado di assemblare e infialare dosi le cui materie prima provengono al momento dagli Usa o dalla Germania. Berlino è l' area che, grazie a Biontech, ha più siti produttivi.

ursula von der leyen e vladimir putin

 

Ma per arrivare prima ha dovuto allearsi con Pfizer, il colosso che in quanto americano risponde a Biden. Al di fuori però della joint venture con Biontech, sia Pfizer che Curevac devono rispettare una clausola contenuta negli accordi chiamata «breach of contract» - se non la rispetti , decade il contratto - che di fatto impedisce loro di «deviare» negli Stati Uniti l' eventuale parte in eccesso di vaccini prodotti nell' Unione.

 

Se lo fanno, devono restituire il 50% dell' importo come risarcimento. Bruxelles potrebbe anche decidere di bloccare il sito in Portogallo dove si lavora per l' americana Novavax o lo stabilimento di Saint Amand in Francia dove si assembla Moderna, ma sarebbe come fare il solletico a chi sta Oltreoceano. Per capire ancor meglio quanto l'Ue cammini sul filo di lana bisogna analizzare il rapporto con la Gran Bretagna, fresca di Brexit.

 

moderna vaccino coronavirus

Astrazenaca è la pietra dello scandalo. Il produttore anglosvedese ci ha messo del suo infilando una serie di errori, ma la prima a bloccare l' export è stata proprio l' Ue, adottando a fine gennaio il meccanismo che ha permesso nei giorni scorsi all' Italia di stoppare le 250.000 dosi di vaccino verso l' Australia.

 

Così Astrazeneca, mentre fa i conti con il caso dei lotti finiti sotto inchiesta, venerdì sera ha annunciato nuovi tagli alle forniture. In sostanza, il gruppo ha ridotto le previsioni di fornitura all' Ue nel primo trimestre a circa 30 milioni di dosi. Si tratta dell' ennesimo rallentamento dopo quello annunciato il 24 febbraio. In quell' occasione veniva inoltre precisato che «il contratto con la Commissione europea è stato siglato in agosto del 2020 e in quel momento non era possibile fare una stima precisa delle dosi. A questa complessità si è aggiunta una produttività inferiore alle previsioni nello stabilimento destinato alla produzione Ue, e per questo non siamo ancora in grado di fornire previsioni dettagliate per il secondo trimestre».

 

astrazeneca

Per restare in linea con quanto indicato nel contratto, Astrazeneca aveva sottolineato come «circa la metà delle dosi previste provenga dalla catena di approvvigionamento europea nella quale stiamo continuando a lavorare per aumentarne la produttività. Il resto proverrà dalla nostra rete internazionale». Per raggiungere la consegna di 180 milioni di dosi all' Europa nel secondo trimestre sarebbe stata dunque sfruttata la capacità globale. Perché allora la produzione è tornata in affanno?

 

GLI INTOPPI IN OLANDA

Dopo i problemi di esportazioni con gli Usa, dalla scorsa domenica anche l' India - che con il colosso Serum produce centinaia di milioni di dosi Astrazeneca - ha deciso di porre un freno alle esportazioni privilegiando la sua popolazione. L' effetto ricade così non solo su Londra ma anche su tutto il Vecchio continente.

 

VACCINO MODERNA

Ma c' è di più. Il Financial Times svela che le difficoltà di Astrazeneca sono in parte legate all' impianto olandese gestito da Halix che non ha ancora ricevuto il via libera dell' Ue, chiesto lo scorso agosto. «Significherebbe che tre dei quattro impianti elencati nel contratto originale dell' Ue non forniscono dosi all' Ue», scrive l' Ft. La supply chain di Astrazeneca dedicata all' Europa continentale oggi si compone, escludendo i fornitori secondari (tipo la Catalent di Anagni), dell' olandese Halix e di uno stabilimento a Seneffe in Belgio che si occupa di produrre e fornire il vettore virale.

 

AIFA AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

Questo impianto, che oggi regge la maggior parte della produzione di adenovirus, era di proprietà di Novasep, ma a metà gennaio è stato rilevato dall' americana Thermo Fisher. E proprio a Seneffe si sono verificati alcuni problemi alla fase di filtraggio che hanno provocato la riduzione della produzione già nei mesi scorsi. Intanto ci sono dosi stoccate nello stabilimento olandese che attendono l' ok di Ema e di Bruxelles per essere rilasciate.

 

BORIS JOHNSON E LA EX MOGLIE

La cosa strana è che l' agenzia del farmaco olandese (corrispondente alla nostra Aifa) ha già dato a dicembre il suo ok alla prima linea produttiva. Quindi, da una parte l' Ue continua a minacciare misure contro Astrazeneca perché «non sta facendo di tutto per onorare i suoi impegni», come ha tuonato venerdì il commissario all' industria, Thierry Breton, chiamando in causa addirittura il cda dell' azienda.

 

Ma dall' altra non concede il via libera alla distribuzione, o almeno così sembra. È chiaro però che una guerra così organizzata fa solo che male ai Paesi membri.

Un altro esempio per essere più chiari. Uno dei brevetti vaccinali su cui Bruxelles vuole puntare è in mano alla francese Valneva. L' azienda in patria ha solo sede e attività amministrative.

charles michel

 

I siti di produzione e assemblaggio sono divisi tra Vienna, Solna in Svezia e Livingstone in Scozia. Inutile dire che quest' ultimo è il principale. Se l' ostruzionismo (giustificato che sia) contro Astrazeneca e Boris Johnson andrà avanti, a Londra basterà mettere il divieto di export dalla Scozia per troncare sul nascere le aspettative di un nuovo vaccino made in Ue. Il medesimo discorso vale anche per altre filiere di produttori tedeschi come Curevac o Corden.

 

Non è un caso che dietro la strategia Ue ci siano il pensiero tedesco e il braccio politico del Ppe. Il primo a sparare contro Boris Johnson è stato, in effetti, Charles Michel, con l' intento di alzare la palla al presidente del gruppo Max Weber. Il quale ha twittato: «La smettano di darci delle lezioni e ci mostrino i dati dell' esportazione dei vaccini in Europa o altrove. Negli ultimi mesi sono stati inviati 8 milioni di vaccini Biontech/Pfizer dall' Europa al Regno Unito, quanti vaccini avete inviato in Europa?», ha scritto Weber.

PFIZER BIONTECH

 

Dichiarazioni utili per la campagna elettorale tedesca, entrata già nel vivo, ma alla fine dannose per la campagna vaccinale europea. Perché come adesso appare evidente, il Vecchio continente non è autosufficiente sul fronte delle dosi. Speriamo che l' Italia non resti schiacciata tra i problemi tedeschi e le fregole anti Brexit. E che, mentre mette in piedi un polo produttivo per il 2022, trovi una terza via.

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...