merkel migranti

VADE RETRO BERLINO! LA MERKEL CI RIMANDA I MIGRANTI: “STORDITI E SEDATI SULL’AEREO" - SOTTO ACCUSA I VOLI DA BERLINO – IL TRATTAMENTO CHOC PER NON FARLI RIBELLARE: "CHI SI OPPONE AL TRASFERIMENTO, DOPO UN PO' È SEDUTO IN AEREO ADDORMENTATO" - E IN GERMANIA È POLEMICA ANCHE PER LA PRESSIONE SULLE PARROCCHIE CHE ACCOLGONO I RIFUGIATI – IL PUGNO DI FERRO USATO DALLA MERKEL STRIDE CON LE LEZIONCINE CHE CI RIFILA IN EUROPA…

Tonia Mastrobuoni per la Repubblica

 

migranti

Non ha fatto in tempo di dire, in inglese, «non voglio venire» che quattro poliziotti lo hanno buttato a terra, lo hanno immobilizzato e gli hanno stretto le manette intorno ai polsi e alle caviglie. Poi lo hanno trasportato nell' hangar di un aeroporto e lo hanno fatto salire su un aereo con destinazione Roma.

 

Era il 23 novembre del 2018 e Abukkabar M., originario della Sierra Leone, si è ritrovato con "più di cinquanta" richiedenti asilo come lui sull' aereo che dalla Germania trasportava i "dublinanti" in Italia, «e una marea di agenti che li scortavano». Soprattutto, racconta, «ho visto qualcuno scalmanato, che cercava di ribellarsi al trasferimento. Dopo un po', però, i rivoltosi erano diventati improvvisamente tranquilli, se ne stavano quasi addormentati nei loro sedili, buoni buoni».

 

La testimonianza di Abukkabar - che non vuol essere citato per intero perché nel frattempo è riuscito a fuggire di nuovo in Germania, ha chiesto di nuovo asilo lì e ha paura di ritorsioni - conferma un sospetto che passa da mesi di bocca in bocca, tra le organizzazioni che assistono i migranti. Il timore è che i profughi vengano sedati per evitare che si ribellino ai trasferimenti. E che subiscano dei maltrattamenti. A noi, Abukkabar ha detto al telefono di essere stato trattato «come un animale ».

 

migranti merkel

Proprio la scorsa settimana la Germania ha approvato una stretta sui migranti che mira ad accelerarne i rimpatri. Per i Verdi «un giorno nero per la democrazia» per alcune regole discutibili come la possibilità di fare irruzione negli appartamenti o quella di metterli in carcere in prossimità della data di espulsione.

 

Anja Tuckermann è una scrittrice berlinese che si è occupata molto di migranti, ha anche visitato strutture di accoglienza italiane a Roma, a Pomezia e Frascati. Di quei centri ha un ricordo "agghiacciante", ci rivela. Nessuno dei profughi voleva restare in Italia. «Mi dicevano tutti "vogliamo tornare in Europa" e l' Europa cominciava per loro al di là delle Alpi». Ma Tuckermann ha assistito anche in Germania alcuni migranti negli attimi drammatici dei loro trasferimenti. Ed è stata testimone di scene "insopportabili".

 

Una sera era al cellulare con chi assisteva una famiglia che doveva essere messa su un aereo. «Davanti ai figli piccolissimi sia il padre sia la madre sono stati ammanettati dalla polizia con le mani dietro la schiena, come dei criminali. E poi portati via. I bambini, spaventati a morte, hanno continuato a urlare e a piangere per ore, finché non sono stati ricongiunti con i genitori». Il motivo di quella separazione, di quella tortura inutile? Ignoto.

rifugiati in germania

 

Uno dei più impegnati difensori dei diritti dei profughi ha un nome e una faccia: Stephan Reichel presiede "Matteo", l' associazione bavarese che si batte per trovare un asilo nelle chiese ai "dublinanti". Il senso è quello di garantire loro riparo nelle parrocchie protestanti e cattoliche finché non scadano i termini per fare domanda in Germania.

 

Anche Reichel, che è quotidianamente in contatto con miriadi di profughi che rischiano di essere riportati soprattutto in Italia, parla di "probabili sedazioni" per impedire che fuggano o che si ribellino ai trasferimenti. «E non solo in Germania: due mesi fa so che un profugo afgano proveniente da Lione è arrivato stordito a Monaco. Lo ha assistito un professore che lo ha portato in ospedale, poi un ragazzo afgano che conosco è andato a trovarlo lì per dargli un po' di conforto». E tra i profughi gira la voce che sia meglio non accettare bottigliette d' acqua prima di salire sugli aerei. Perché potrebbero contenere calmanti o sonniferi.

 

migranti arrivano in germania

Reichel è preoccupato in particolare per la pressione enorme che il governo e i Land stanno esercitando sulle parrocchie perché non concedano più protezione ai richiedenti asilo. Tra lo Stato tedesco e le Chiese non c' è un codice scritto ma una consuetudine su questi delicatissimi casi. Dunque, molto margine di manovra, se lo Stato decide di fare la faccia feroce per rispedire i profughi in Italia o negli altri paesi Ue dove dovrebbero finire secondo le regole di Dublino.

 

E secondo Reichel, è esattamente quello che sta accadendo. Tanto che nel 2018, secondo i numeri del ministero dell' Interno Horst Seehofer, i rifugiati che hanno trovato riparo nelle parrocchie sono stati 1.521, circa 400 a trimestre. Nei primi tre mesi di quest' anno, la cifra è scesa a 250.

 

migranti germania 11

E la stretta denunciata da Reichel e molti volontari, a tratti sta assumendo i contorni di un assedio.

 

Un esempio clamoroso ce lo racconta un insegnante di Bamberga, Christian Witte, impegnato anche lui nell' assistenza dei richiedenti asilo. «Tre settimane fa due eritrei che erano stati accolti dal convento di Plankstetten sono stati arrestati in mezzo alla strada. Il motivo è semplice: i due dormivano e lavoravano nei locali del convento, ma erano costretti ad attraversare una strada pubblica. È lì che la polizia li ha arrestati. Un vero e proprio agguato». E per uno di loro, in un giorno tragico. Quello in cui scadevano i 18 mesi di Dublino. Il giorno dopo, avrebbe potuto chiedere asilo in Germania.

migranti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?