UNO VALE UNO? NO, ''IO SO' IO E VOI…'' - M.FELTRI: "I CINQUE STELLE EUROPEI SI SEPARANO E COMUNICANO AGLI OTTO ADDETTI DELLA COMUNICAZIONE CHE SONO TUTTI LICENZIATI. IERI HANNO RICEVUTO IL PREAVVISO: FRA DUE MESI RESTERANNO SENZA LAVORO E SENZA PAGNOTTA. SE NON FOSSE CHE I 5 STELLE IN ITALIA SI BATTONO COME LEONI PER IL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI (ALTRUI), SI DIREBBE IL PIÙ RAFFINATO DEI MENEFREGHISMI DI CASTA" - LA RISPOSTA DEL M5S AL PARLAMENTO EUROPEO: "E' L'INIZIATIVA DI 4 EUROPARLAMENTARI CHE NON CONDIVIDIAMO, LA CONSIDERIAMO INQUALIFICABILE"

-

Condividi questo articolo


La risposta del M5S al Parlamento europeo a “la Stampa”

 

Gentile Direttore,

Abbiamo letto il suo ‘Buongiorno’ e anche noi, come lei, siamo rimasti molto sorpresi e colpiti dalla decisione di quattro europarlamentari di sciogliere, senza preavviso e reale motivazione, il contratto dei nostro otto collaboratori alla comunicazione. Ribadiamo che questa è solo una loro iniziativa, che non condividiamo, e che rappresenta una violazione degli impegni presi al momento della candidatura e delle regole interne del Movimento.

 

Di più, la consideriamo una decisione inqualificabile e che si commenta da sola. Nessuna divergenza di opinione politica può e deve mai colpire professionisti e, più in generale lavoratori, che fanno semplicemente il loro dovere. Il Movimento 5 Stelle non lascerà nessuno a casa e noi dieci europarlamentari, che ci dissociamo da questo atto, ci impegniamo a trovare nel più breve tempo possibile una soluzione positiva che possa garantire il posto di lavoro a tutta la nostra squadra di comunicazione di cui, a dire il vero, siamo orgogliosi.

 

Cordialemente

Tiziana Beghin

Capo delegazione M5S al Parlamento europeo

 

Mattia Feltri per “la Stampa

 

BEPPE GRILLO VOLEVA REFERENDUM PER USCIRE DALL EURO BEPPE GRILLO VOLEVA REFERENDUM PER USCIRE DALL EURO

Non vanno molto bene le cose fra i cinque stelle europei.

Dei quattordici parlamentari eletti a Bruxelles, quattro non sono affatto contenti della politica agricola del Movimento. Ignoravo che il Movimento avesse una politica agricola, ma è un problema mio. Comunque, per essere schematici, c' è una politica agricola ufficiale e una politica agricola di minoranza.

 

I quattro sostenitori della politica agricola di minoranza non capiscono perché gli otto assunti per tenere la comunicazione comunichino soltanto la politica agricola ufficiale e non comunichino mai l' altra politica agricola, quella di minoranza (sono cose che succedono quando si confonde la linea con la Verità, per cui diventa complicato comunicare due Verità divergenti). Così i quattro di minoranza, seppure senza comunicazione, sono riusciti a comunicare che non pagheranno più lo stipendio agli otto della comunicazione.

 

ignazio corrao ignazio corrao

E gli altri dieci europarlamentari? Bè, non hanno abbastanza denaro per stipendiare una comunicazione di otto dipendenti. Dunque ne licenziano due? Tre? Macché! Uno vale uno! Li licenziano tutti e otto. Ieri hanno ricevuto il preavviso: fra due mesi resteranno senza lavoro e senza pagnotta. Più avanti, si vedrà.

 

Se non fosse che i cinque stelle in Italia si battono come leoni per il blocco dei licenziamenti (altrui), per la tutela dei più sfortunati col reddito di cittadinanza e in definitiva per la sconfitta della povertà, peraltro già annunciata, ecco, non fosse per questo, che quattordici parlamentari litighino, e dunque caccino otto dipendenti, lo si direbbe il più raffinato dei menefreghismi di casta.

ignazio corrao ignazio corrao

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…