enrico letta roberto gualtieri pier carlo padoan

I VELENI DI FERRONI - FANTAPOLITICA? CHISSÀ: QUALCUNO STA FACENDO GIRARE LA VOCE CHE PIER CARLO PADOAN, INABISSATOSI PER PAURA DEL COVID SULLA TRATTATIVA CON MPS (FINITA MALE), POTREBBE ABBANDONARE LA PRESIDENZA DI UNICREDIT E CANDIDARSI PER LA CAMERA NEL SEGGIO LASCIATO LIBERO DA GUALTIERI…

Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”

PIER CARLO PADOAN CON ELKETTE

 

E SE PADOAN SI RIPRENDESSE IL SEGGIO DONATO A GUALTIERI?

Fantapolitica? Chissà. Però qualcuno sta facendo girare la voce che Pier Carlo Padoan potrebbe abbandonare la presidenza di Unicredit, dopo l’affondamento della trattativa con il Mef attivata per rilevare il Monte dei Paschi di Siena.

 

Una scelta del genere, da parte di Padoan, addosserebbe platealmente le colpe del “fallimento” sulle spalle di Andrea Orcel. Di certo consentirebbe di far tornare l’attuale presidente dell’istituto in sintonia con il segretario del Pd Enrico Letta.

 

enrico letta piercarlo padoan

Il quale, secondo alcuni esponenti del Nazareno, potrebbe così restituire a Padoan, candidandolo, quel seggio parlamentare che aveva abbandonato permettendo a Roberto Gualtieri di avviare la lunga marcia per conquistare il Campidoglio. Sembra il girotondo caro ad Arthur Schnitzler, ma la politica riserva sempre delle sorprese.

Letta Gualtieri

 

 

***

PARMA ATTENDE L’INTERVENTO DI GIORGETTI

In attesa di capire cosa succederà nella Lega, Giancarlo Giorgetti prosegue imperterrito a fare il ministro. Per risolvere il dossier Whirlpool ha attivato l’Invitalia ancora guidata da Domenico Arcuri, ma non manca di partecipare a seminari e tavole rotonde.

 

GIANCARLO GIORGETTI NEGLI STATI UNITI

È previsto oggi un suo intervento a Parma, al convegno annuale sul diritto industriale promosso dall’università con Cesare Galli, professore e grande esperto di Ip, Francesco Albertini e Carlo Stagnaro.

 

 

***

METTI MALAGÒ IN SMART CON CREMONESI

enrico letta roberto gualtieri nicola zingaretti

“Ma perché Giovanni Malagò, presidente del Coni, apre i lavori dell’assemblea dell’Ance?”, chiedeva un ingenuo partecipante alla riunione dei costruttori italiani, ieri mattina  all’Auditorium Conciliazione.

 

“Semplicemente perché bisogna correre, e lui di sport se ne intende”, gli è stato risposto, indicando il cartellone che mostrava un centometrista in attesa del via, con un titolo cubitale nel quale risaltava la scritta “Pronti!”.

 

giovanni malago foto di bacco

Alla fine dell’incontro comunque Malagò è stato visto scappare con una Smart, a bordo della quale non c’era una miss ma l’ex presidente di Acer Roma Giancarlo Cremonesi. E quando la vettura si è trovata a largo Fontanella Borghese ha superato un tranquillo pedone, elegantissimo. Il suo nome? Franco Gabrielli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio

 

***

UN’ALTRA PRESIDENZA PER CIPOLLETTA

 

 

Il consiglio direttivo di Aifi, l’associazione italiana del private equity, venture capital e private debt, si è riunito in presenza, per la prima volta dal lockdown, per nominare le nuove commissioni e discutere le priorità su cui avviare l’attività associativa. La commissione Tax & Legal avrà come presidente Innocenzo Cipolletta, classe 1941.

innocenzo cipolletta foto di bacco

 

 

***

LATINI, SACE PER NAVI SOSTENIBILI

Poseidon Principles per Sace, che si impegna a monitorare le emissioni di gas serra del proprio portafoglio nel settore navale, particolarmente rilevante nell’attività svolta dall’azienda guidata da Pierfrancesco Latini in ambito export, al fine di verificarne la rispondenza agli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’International Maritime Organization (Imo).

 

I Poseidon Principles rappresentano il primo accordo al mondo tra istituzioni finanziarie, rivolto al comparto marittimo, in materia di climate alignment. Sace misurerà su base annuale l’intensità delle emissioni climalteranti delle navi operative in portafoglio e pubblicherà, insieme alle altre istituzioni aderenti, il dato relativo all’allineamento climatico al fine di promuovere la trasparenza.

carlo fuortes foto di bacco (3)

 

 

***

RAI, RIPRENDONO LE SERATE DEL CIRCOLO

Buone notizie dalla Rai, ma Carlo Fuortes non c’entra. Ricominciano le serate del Circolo delle Vittorie, dopo venti mesi di chiusura. Per riaprire i battenti è stato organizzato un evento dedicato all’indimenticato presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, grazie al libro di Gennaro Sangiuliano “Reagan. Il Presidente che cambiò la politica americana, con la partecipazione dell’autore, direttore del Tg2 Rai, dell’editorialista del Corriere della Sera Massimo Franco, del conduttore di Unomattina Marco Frittella e dell’ex caporedattore del Tg2 Rai, e vicepresidente di Stampa Romana, Emilio Albertario. Sede dell’evento, la storica sala teatro della parrocchia di Santa Lucia, a due passi da via Teulada.

 

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?